Rassegna Stampa 2
La scherma e i suoi valori come strumento di inclusione sociale. Ha preso ufficialmente il via ieri il progetto “Fencing for change – Una stoccata per la vita”, siglato lo scorso giugo, riguardante l’insegnamento gratuito della scherma, per i ragazzi delle scuole elementari e medie. Dedicato ai giovani studenti frequentatori dell’oratorio salesiano del Redentore, nel quartiere “Libertà” di Bari, il progetto prevede lo svolgimento di corsi di scherma, che saranno tenuti gratuitamente da personale qualificato. Cinquanta i ragazzi coinvolti, di età compresa fra i 10 e i 14 anni. Promotore dell’iniziativa è stato il Comando Militare Esercito “Puglia”, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Pugliese, la Federazione Italiana Scherma Puglia (Fis), l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.
Il progetto dà impulso all’attuazione del protocollo d’intesa stipulato fra il Ministero della Difesa ed il Pontificio Consiglio della Cultura. Il generale di Brigata Mauro Prezioso, Comandante territoriale dell’Esercito in Puglia, per l’occasione ha sottolineato che “il protocollo trova piena attuazione nelle periferie e nei quartieri ad alto rischio sociale, per indirizzare i giovani, attraverso la pratica dello sport, verso sani e fondamentali valori necessari alla costruzione della società civile” e ha annunciato che nei prossimi giorni anche a Lecce, presso l’Istituto “Stomeo Zimbalo”, oltre 500 studenti saranno coinvolti nel progetto.
“La scherma è un linguaggio sportivo innovativo nel nostro ambiente. Cerca di incanalare l’energia propulsiva dei ragazzi, legata alle difficoltà del quotidiano, in una disciplina che ha delle regole e ha un alto valore educativo. Mi ha colpito molto il saluto iniziale e finale, si è avversari, ma non nemici” aggiunge don Francesco Preite , direttore dell’opera salesiana del Redentore di Bari
Alla giornata inaugurale, oltre al generale Prezioso hanno preso parte il presidente della Conferenza episcopale pugliese e arcivescovo della diocesi Bari e Bitonto, mons. Francesco Cacucci, il presidente della Fis Puglia Matteo Starace, il delegato allo sport dell’Università “Aldo Moro”, Francesco Fischetti, Mario Trifiletti dell’Ufficio scolastico regionale, l’Assessore del Comune di Bari, Carla Palone, il presidente del Coni Puglia, Angelo Giliberto ed un ampia rappresentanza di studenti del Redentore.
BARI - Prenderà vita oggi, mercoledì 8 novembre, alle 17.30, il progetto “Una stoccata per la vita” siglato presso la Caserma “D. Picca” sede del Comando Militare Esercito “Puglia” lo scorso Giugno, riguardante l’insegnamento gratuito della scherma, per i ragazzi delle scuole elementari e medie.
Il Comando Militare Esercito "Puglia ", in collaborazione con la Conferenza Episcopale Pugliese, la Federazione Italiana Scherma Puglia (FIS) , l'Ufficio Scolastico Regionale, l'Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, ha avviato il progetto "Fencing for change - una stoccata per la vita", dedicato ai giovani studenti frequentatori dell’oratorio salesiano del Redentore, sito nel quartiere “Libertà” di Bari.
Il progetto prevede lo svolgimento di corsi di scherma, che saranno tenuti gratuitamente da personale qualificato, con lo scopo di diffondere i valori dello sport – della scherma in particolare – quale elemento di integrazione ed inclusione sociale.
Fencing for change - una stoccata per la vita, che nasce per dare impulso all'attuazione del protocollo d'intesa stipulato fra il Ministero della Difesa ed il Pontificio Consiglio della Cultura, interesserà circa 50 ragazzi dai 10 ai 14 anni frequentanti l’oratorio salesiano.
Il Generale di Brigata Mauro Prezioso, Comandante territoriale dell’Esercito in Puglia, per l’occasione ha sottolineato che “….il protocollo trova piena attuazione nelle periferie e nei quartieri ad alto rischio sociale, per indirizzare i giovani, attraverso la pratica dello sport, verso sani e fondamentali valori necessari alla costruzione della società civile” e ha annunciato che nei prossimi giorni anche a Lecce, presso l’Istituto “Stomeo Zimbalo”, oltre 500 studenti saranno coinvolti nel progetto.
Alla giornata inaugurale, oltre al Generale Prezioso parteciperanno il presidente della Conferenza Episcopale Pugliese e >Arcivescovo della Diocesi Bari e Bitonto, Mons Francesco Cacucci, il Presidente della FIS Puglia Matteo Starace, il delegato allo sport dell’Università “Aldo Moro”, Francesco Fischetti, ,Mario Trifiletti dell’Ufficio Scolastico Regionale, l’Assessore del Comune di Bari, Carla Palone, il Presidente del CONI “PUGLIA”, Angelo Giliberto ed un ampia rappresentanza di studenti del Redentore
Avvenire 08 novembre 2017 pag 26 - PDF
TRE PIAZZE nuove Redentore, De Nicola e Disfida di Barletta; tre boulevard con alberi e aiuole, corso Mazzini, via Fieramosca e via Dante; un grande parco nell'area dell'ex gasometro; un playground per gli skateboard sotto il ponte Adriatico; sette milioni di euro del piano Periferie. E la rinascita della Manifattura Tabacchi che ospiterà il polo scientifico del Cnr (11 istituti e 720 ricercatori), il cercalavoro di Porta Futuro, il mercato di vendita e degustazione di prodotti tipici aperto anche di sera.
Eppure il "masterplan per il Libertà" presentato dal sindaco di Bari Antonio Decaro con il questore Carmine Esposito ai parroci del quartiere non basta. "La riqualificazione crea gli spazi, ma non i luoghi - avverte don Francesco Preite, direttore dell'oratorio dei Salesiani e parroco della chiesa del Redentore - il rischio è che tutte le iniziative rimangano come tante scintille staccate l'una dall'altra senza produrre il cambiamento che auspichiamo ".
Don Francesco, non la convincono gli interventi programmati dal Comune sul rione?"Sono opere meritorie su cui c'è un forte impegno dell'amministrazione, soprattutto per rilanciare le piazze come luoghi di aggregazione. Credo però che vada rafforzata anche la riqualificazione sociale e formativa. Al Libertà c'è prima di tutto un problema sociale, non urbanistico".
Di cosa ha bisogno davvero il quartiere?"L'emergenza è legata ai ragazzi senza scuola e senza lavoro sono bombe a orologeria. Sono ragazzi che hanno finito la terza media e non vogliono andare più a scuola: se stanno per strada non possono che delinquere. E allora che serve riqualificare le piazze se poi vengono di nuovo vandalizzate e ci troviamo punto e a capo? È una lotta impari. Bisogna dare a questi ragazzi un senso di futuro, insegnare loro un lavoro, dare un'alternativa plausibile. Mancano, in questo piano, le politiche sociali e formative: io sposterei l'asse dai luoghi alle persone, vanno educate prima le persone".
Il job center Porta Futuro aperto nell'ex Manifattura Tabacchi non aiuta i ragazzi a trovare lavoro?"Porta Futuro favorisce il matching tra domanda e offerta, ma a questo matching il ragazzo deve andare preparato. E il problema è che questi ragazzi non hanno formazione. Ecco perché serve un tavolo di concertazione con Regione Puglia, che ha le competenze, e Comune di Bari, che ha la mappa del disagio, per rilanciare, insieme con le aziende del territorio, la formazione professionale e fare un piano triennale. Servono alternative alle logiche della strada e della delinquenza. Che poi tu voglia abbellire le strade va bene, ma la vera emergenza è questa perché altrimenti dare di più a chi ha avuto di meno resta solo uno slogan".
E intanto anche la scuola del quartiere si spopola. Perché?"La presenza della scuola San Giovanni Bosco è un presidio importantissimo. E siamo molto allarmati perché è a rischio chiusura. Perché i genitori iscrivono i figli nelle scuole del centro ghettizzando ulteriormente i ragazzi della San Giovanni Bosco. L'educazione è una questione di modelli: se ci sono ragazzi che vivono in un contesto familiare normale possono portare modelli positivi a chi vive invece un disagio familiare. Bisogna scongiurare la ghettizzazione. Se dovesse chiudere qui il Redentore rimarrebbe da solo ".
Non c'è l'intervento degli assistenti sociali per aiutare i ragazzi difficili?"Le politiche sociali del Comune sulle periferie sono assenti, non è possibile che poche associazioni riescano a gestire tutto l'universo delle famiglie disagiate. Ripeto, bisogna rafforzare le filiere formative e sociali anche perché l'assistenza va bene fino a un certo punto, noi dobbiamo rendere autonome le persone".
Nasce proprio per dare un'opportunità ai giovani del Libertà il pub sociale che avete aperto. Come va l'esperimento?"Il social pub Lupi e agnelli è un'alternativa alla strada, la notte qui ci sono solo take away, non ci sono posti dove fermarsi e raccontarsi la vita. È anche un modello di autoimpiego per alcuni giovani che si stanno impegnando. L'esperienza funziona anche se stiamo cercando di trovare formule per implementare le iniziative musicali e culturali. Non nascondo, però, le difficoltà di gestione; è comunque una sfida da cogliere e da promuovere ed esportare".
Quali sono state le richieste dei parroci a sindaco e questore?"La richiesta di sicurezza, soprattutto in via Nicolai e via Principe Amedeo. E poi la pulizia: le strade sono troppo sporche e ci sono lamentele continue. La mancata pulizia porta al degrado e peggiora le strade perché il cittadino è portato a sporcare di più. Occorre un'attenzione maggiore sul Libertà".
Pubblicato da Repubblica - Bari 2 novembre 2017 pag IV di Francesca Russi - PDF

Rassegna Stampa
La Gazzetta del Mezzogiorno 24 Ottobre 2017 Bari Città prima pagine e pag VII PDF 

La Gazzetta del Mezzogiorno 18 ottobre 2017 Bari città Pag VI - PDF

La Gazzetta del Mezzogiorno 03 ottobre 2017 pag IV Baricittà - PDF

BARI - Noi siamo il Redentore è lo slogan di quest’anno pastorale che impegna l’Oratorio e tutta la comunità educativa pastorale del Redentore nel realizzare una comunità che sia casa per molti e madre per tutti #nessunoescluso. Un programma pastorale ed educativo ampio con diverse attività ed iniziative rivolte soprattutto ai minori del quartier Libertà di Bari.
“Oltre i gruppi formativi di iniziazione cristiana e giovanili – afferma don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore - l’Oratorio intende essere una comunità cristiana aperta ed accogliente con una proposta educativa integrale che sappia parlare il linguaggio dei piccoli, dei giovani e delle famiglie. L’Oratorio è il cuore dell’opera salesiana Redentore, ricca di iniziative ed opportunità per i giovani perché nessuno si senta escluso: Centro di formazione professionale CNOS/FAP, Comunità educativa per minori, Centro d’Ascolto per Famiglie e Centro Aperto Polivalente per minori, Centro socio-educativo diurno, Casa per gli studenti universitari, Laboratorio culturale, Biblioteca di quartiere, Social pub”.
Dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17 con il sostegno scolastico per ragazzi/e delle scuole elementari e medie, i nostri giovani dell'oratorio saranno pronti ad aiutare e supportare i piccoli studenti, con esperienza a tanta allegria.
Per chi ama invece la parte più creativa, sono stati programmati vari laboratori educativi in collaborazione con l’Aps Marcobaleno e la Federazione Scherma: il lunedì dalle 18.30 alle ore 20, si terranno i corsi di bricolage e hip hop, il martedì , alla stessa ora, di chitarra e danza moderna e caraibica; il mercoledi di scherma; il giovedì di percussioni e cucina; e per finire il venerdì di rap e clown per età compresa dagli 11 ai 14 anni.
C’è anche lo sport: calcio e basket. Quest’anno grazie alla collaborazione con l’asd Intesa Clipper, si è attivata la scuola calcio Intesa Redentore dai piccoli amici (nati dal 2012) fino all’uder 21 con allenamenti due volte a settimana e la partecipazione ai campionati FIGC. L’anno scorso la squadra di Basket del Redentore ha vinto il torneo cittadino del CSI, quest’anno rinnova la proposta sportiva grazie alla palestra interna al Redentore con attività rivolte agli under 13.
Per i genitori, c’è un laboratorio di decupage organizzato da alcune mamme che si svolge il Martedì alle 18,30 ed il sabato alle ore17. La settimana si conclude la domenica con l’incontro dei ministranti, la S. Messa delle ore 10, a seguire giochi in Oratorio.
Per ulteriori informazioni http://redentorebari.donboscoalsud.it/news/3211/noi-siamo-il-redentore-l’oratorio-riparte.aspx.
‘Noi siamo il Redentore’, l’oratorio del Libertà riparte. Don Francesco: “Tante attività perché nessuno si senta escluso”

‘Noi siamo il Redentore’. È questo lo slogan scelto dall’oratorio e da tutta la comunità educativa e pastorale del Redentore per accompagnare il programma delle attività e delle iniziative rivolte soprattutto ai minori del quartiere Libertà di Bari.
“Oltre i gruppi formativi di iniziazione cristiana e giovanili – afferma don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore - l’Oratorio intende essere una comunità cristiana aperta ed accogliente con una proposta educativa integrale che sappia parlare il linguaggio dei piccoli, dei giovani e delle famiglie. L’Oratorio è il cuore dell’opera salesiana Redentore, ricca di iniziative ed opportunità per i giovani perché nessuno si senta escluso: Centro di formazione professionale CNOS/FAP, Comunità educativa per minori, Centro d’Ascolto per Famiglie e Centro Aperto Polivalente per minori, Centro socio-educativo diurno, Casa per gli studenti universitari, Laboratorio culturale, Biblioteca di quartiere, Social pub”.
Dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 17, con il sostegno scolastico per ragazzi/e delle scuole elementari e medie, i giovani dell'oratorio saranno pronti ad aiutare e supportare i piccoli studenti, con esperienza a tanta allegria.
Per chi ama invece la parte più creativa, sono stati programmati vari laboratori educativi in collaborazione con l’Aps Marcobaleno e la Federazione Scherma: il lunedì dalle 18.30 alle ore 20, si terranno i corsi di bricolage e hip hop; il martedì, alla stessa ora, di chitarra e danza moderna e caraibica; il mercoledì di scherma; il giovedì di percussioni e cucina; e per finire, il venerdì, di rap e clown per età compresa dagli 11 ai 14 anni.
C’è anche lo sport, con il calcio e il basket. Quest’anno grazie alla collaborazione con l’asd Intesa Clipper, si è attivata la scuola calcio Intesa Redentore dai piccoli amici (nati dal 2012) fino all’under 21 con allenamenti due volte a settimana e la partecipazione ai campionati FIGC. L’anno scorso la squadra di basket del Redentore ha vinto il torneo cittadino del CSI, quest’anno rinnova la proposta sportiva grazie alla palestra interna al Redentore con attività rivolte agli under 13.
Per i genitori, c’è un laboratorio di découpage organizzato da alcune mamme che si svolge il martedì alle 18,30 ed il sabato alle ore 17. La settimana si conclude la domenica con l’incontro dei ministranti, la Santa Messa delle ore 10, a seguire giochi in oratorio.
“Noi siamo il Redentore” è lo slogan di quest’anno pastorale che impegna l’Oratorio e tutta la comunità educativa pastorale del Redentore nel realizzare una comunità che sia casa per molti e madre per tutti #nessunoescluso. Un programma pastorale ed educativo ampio con diverse attività ed iniziative rivolte soprattutto ai minori del quartier Libertà di Bari.
“Oltre i gruppi formativi di iniziazione cristiana e giovanili – afferma don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore – l’Oratorio intende essere una comunità cristiana aperta ed accogliente con una proposta educativa integrale che sappia parlare il linguaggio dei piccoli, dei giovani e delle famiglie. L’Oratorio è il cuore dell’opera salesiana Redentore, ricca di iniziative ed opportunità per i giovani perché nessuno si senta escluso: Centro di formazione professionale CNOS/FAP, Comunità educativa per minori, Centro d’Ascolto per Famiglie e Centro Aperto Polivalente per minori, Centro socio-educativo diurno, Casa per gli studenti universitari, Laboratorio culturale, Biblioteca di quartiere, Social pub”.
Dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 17 con il sostegno scolastico per ragazzi/e delle scuole elementari e medie, i nostri giovani dell’oratorio saranno pronti ad aiutare e supportare i piccoli studenti, con esperienza a tanta allegria.
Per chi ama invece la parte più creativa, sono stati programmati vari laboratori educativi in collaborazione con l’Aps Marcobaleno e la Federazione Scherma: il lunedì dalle 18.30 alle ore 20, si terranno i corsi di bricolage e hip hop, il martedì , alla stessa ora, di chitarra e danza moderna e caraibica; il mercoledi di scherma; il giovedì di percussioni e cucina; e per finire il venerdì di rap e clown per età compresa dagli 11 ai 14 anni.
C’è anche lo sport: calcio e basket.
Quest’anno grazie alla collaborazione con l’Asd Intesa Clipper, si è attivata la scuola calcio Intesa Redentore dai piccoli amici (nati dal 2012) fino all’uder 21 con allenamenti due volte a settimana e la partecipazione ai campionati FIGC. L’anno scorso la squadra di Basket del Redentore ha vinto il torneo cittadino del CSI, quest’anno rinnova la proposta sportiva grazie alla palestra interna al Redentore con attività rivolte agli under 13.
Per i genitori, c’è un laboratorio di decupage organizzato da alcune mamme che si svolge il Martedì alle 18,30 ed il sabato alle ore17. La settimana si conclude la domenica con l’incontro dei ministranti, la S. Messa delle ore 10, a seguire giochi in Oratorio.
SE I CAMIONISTI DEL FUTURO STUDIANO DAI SALESIANI
In Italia mancano 180 mila autisti di Tir, che saranno sempre meno meccanici con le mani sporche di grasso e sempre più tecnici specializzati alle prese con una cabina di guida hi-tech. I giovani che studiano dai Salesiani potrebbero occupare buona parte di questi posti i lavoro
01/10/2017 - Famiglia Cristiana
di Maria Elefante
Gli autisti del futuro studiano dai Salesiani. L’ ultimo tassello è stato messo all’ Istituto Salesiano Redentore di Baridove l’ Unrae, l’ organizzazione che tiene insieme i costruttori esteri di veicoli industriali che operano in Italia, dove gli studenti sono stati messi a diretto contatto con una opportunità di lavoro in un settore di straordinaria crescita. In Italia mancano 180 mila autisti di tir. I giovani che studiano dai Salesiani potrebbero occupare buona parte di questi posti i lavoro.
L’ Unrae ha organizzato un tour che ha toccato Verona, Palermo e Bari proprio per spiegare ai giovani che il conducente del futuro non è un ‘meccanico’ con le mani annerite dal grasso ma un manager informatico che si troverà in una cabina di guida hi-tech in cui dovrà solo controllare gli strumenti di bordo che regolano la guida autonoma e stare in contatto con le aziende e con il proprio datore di lavoro via telematica.
Una cabina dove potrà riposare comodamente, fare sport, una doccia e tutto quanto occorre per essere sempre in perfetta forma. Una cabina social dove il contatto con la propria famiglia o con gli amici potrà essere continuativo. Insomma un lavoro che consente di vedere il mondo senza staccarsi dal proprio mondo.
E proprio questa parte è piaciuta moltissimo all’ ispettore dei Salesiani dell’ Italia Meridionale Don Angelo Santorsola il quale, oltre a complimentarsi per l’ iniziativa, ha voluto sottolineare, come il Progetto Unrae sia perfettamente in linea con il programma educativo dei Salesiani.
Ma che cos’ è il Progetto Unrae? Grazie alla collaborazione dell’ albo dei trasportatori e di tutte le sigle che li raggruppano sul territorio italiano il progetto Unrae consente ai giovani di avvicinarsi al mondo del trasporto delle merci con un accesso facilitato dal punto di vista economico al rilascio della patente di guida e dell’ abilitazione al trasporto delle merci. In pratica il giovane può ottenere il rimborso di circa l’ 80 per cento delle spese sostenute per ottenere le certificazioni necessarie. Il resto lo dovranno fare i giovani, con la passione e la voglia di impegnarsi in un settore in pieno sviluppo.
Ma perché mancano tanti autisti in Italia? La risposta è arrivata dal presidente del settore veicoli industriali Unrae, Franco Fenoglio: “Un autista italiano costa 45 mila euro all’ anno euro più, euro meno, un’ autista polacco o bulgaro costa 25 mila euro - spiega Fenoglio - Queste sperequazioni fanno male al mercato del lavoro in Europa. In tempo di crisi le aziende hanno potuto far lavorare gli autisti stranieri. Ora con la ripresa del mercato questi autisti sono ritornati nei loro paesi, dove il trasporto su gomma è in crescita esponenziale. Ecco, dunque, i vuoti degli organici. Bisogna tener presente che ancora oggi l’ 85 per cento delle merci movimentate in Europa si sposta su gomma. Ci sono grandi opportunità di lavoro, quindi. Noi dell’ Unrae vogliamo accompagnare i giovani Italiani che desiderano ritagliarsi il loro futuro in questo settore”.
Pubblicato da http://motori.ilmessaggero.it il 28/09/2017
Unrae, il Progetto Giovani Conducenti approda a Bari: priorità investire sugli autisti del futuro
di Antonino Pane
BARI - Il Tir vi rallenta? Sopportatelo, su quel gigante potrebbero esserci le medicine per i vostri cari o i mobili che aspettate per arredare casa. Il trasporto su gomma va. Archiviata la crisi economica, il comporto cresce con una velocità impressionante: basti pensare che l’85% delle merci in Europa vengono movimentate su gomma. La sezione veicoli industriali dell’Unrae, l’organismo che raggruppa i costruttori esteri che operano in Italia, ha riunito a Bari le organizzazioni che si occupano di autotrasporto. Dopo Verona e Palermo, dunque, un nuovo incontro per portare i giganti delle strade a contatto con i giovani.
E non a caso è stato scelto l’Istituto Salesiano Redentore, una scuola dove i ragazzi studiano non solo cose teoriche ma anche il diretto inserimento nel mondo del lavoro. E oggi, con i nuovi mezzi a disposizione, diventare autista può essere una strada che si può percorrere a braccia aperte verso l’impiego. Franco Fenoglio, presidente della sezione Unrae veicoli industriali lo ha detto chiaro e tondo: in Italia mancano 180mila autisti, dobbiamo prepararli e, soprattutto, dobbiamo lanciare sul mercato i nostri giovani. L’Unrae rappresenta 43 aziende, 60 marchi con un fatturato di 50 miliardi. Ci poniamo concretamente il problema della disoccupazione giovanile nel nostro Paese e siamo già passati dalle parole ai fatti».
Già, i fatti. Li ha spiegati Maria Teresa Di Matteo, presidente del Comitato centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori. «Abbiamo già selezionato 500 giovani a cui daremo la possibilità di conseguire la patente e la Carte di qualificazione del conducente. Arriviamo a sostenere fino all’80% delle spese, in pratica il giovane che fa questa scelta potrebbe mettersi in regola per condurre in mezzo pesante con due-trecento euro. A fronte di 500 posti in bando, abbiamo avuto più di duemila domande. Questo significa che c’è attenzione. E ne vogliamo ancora tanta. Presto partirà un nuovo bando ben più sostanzioso, abbiamo a disposizione circa due milioni e mezzo di euro, e possiamo avviare al lavoro e formare moltissimi giovani».
Parole sante per le orecchie di don Angelo Santorsola, ispettore dei Salesiani del Sud e don Francesco Preite, direttore dell’opera salesiani di Bari.
Sui Tir di oggi non servono tute da meccanico, o chiavi inglesi, a guanti neri. Oggi ci vogliono giovani preparati in informatica capaci di guidare, ma anche di relazionare via informatica con l’azienda e con chi aspetta la merce che viaggia. I cruscotti dei truck sono sempre più simili a scrivanie, come ha precisato il designer Mike Roninson, dove con comandi vocali o touch si possono scrivere mail e avere informazioni sui luoghi di consegna. Il volante? Per ora bisogna ancora guardarlo, presto, prestissimo, con la guida assistita, anche in Europa si potrà andare proprio senza mani. Quindi sono necessari giovani dinamici, preparati, consapevoli che possono avere Grande soddisfazioni da questo lavoro. E non è certamente un caso che è stato scelto come titolo della manifestazione barese “Professione conducente: alla guida del futuro”.
Il futuro potrebbe sorridere in questo settore oltre ogni previsione come hanno confermato i rappresentanti delle varie organizzazioni che raggruppano gli autotrasportatori. Vincenzo Motta, vice presidente Anita; Andrea Mafron segretario generale Fai e don Enrico Peretti, direttore generale del Conos-Fap hanno insistito molto sulla qualità di un lavoro in continua evoluzione.
«Il mercato del lavoro in questo settore - ha concluso il presidente Fenoglio - non è omogeneo in Europa come non lo è in tanti altri settori. Un autista italiano oggi costa 45mila euro l’anno, uno polacco o bulgaro 25mila euro. Sono errori che arrivano da lontano e a cui non si potrà porre rimedio in fretta. Prima gli stranieri venivano a lavorare in Italia ma oggi, con la ripresa del mercato in tutto il continente, sono tornati a lavorare nei loro Paesi. Da qui questa grande opportunità, il futuro è adesso per i giovani che vogliono avvicinarsi a questo settore e noi li accompagneremo lungo il percorso»
Epolisbari 13 settembre 2047 pag 22

La Gazzetta del Mezzogiorno 08 setembre 2017 Pag V - PDF


La Repubblica 9 Agosto 2017 - PDF

Il sindaco e Giovanni 'il terribile' del Libertà: umanità e speranza per il futuro nell'abbraccio di un bambino
„
Uno spaccato di quotidianità e di umanità in un quartiere che ha bisogno di cura e presenza di istituzioni e forze dell'ordine per crescere e affrancarsi da tanti problemi: il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la storia dell'incontro con Giovanni (nome di fantasia), un bambino 'terribile' del Libertà, durante un cineforum al Redentore. Il racconto è stato condiviso da centinaia di utenti.
"Giovanni è un uomo di otto anni, nato e cresciuto nel quartiere Libertà di Bari, dove troppo spesso a otto anni si è già uomini, che lo si voglia oppure no.
Giovanni, (che non si chiama davvero Giovanni) nel quartiere lo chiamano tutti «il terribile», per motivi facili da indovinare. Ha la pelle abbronzata perché sta sempre in bicicletta, e macina chilometri intorno al Redentore, luogo che per tanti, in quel quartiere, è una specie di stella cometa. Giovanni gira, gira e gira, instancabilmente, come un ciclista al Tour de France, solo che la sua meta non è la maglia gialla. Giovanni cerca qualcuno da infastidire, da insultare. Spesso qualcuno da picchiare. Nonostante le porte di quell’oratorio, di quei campetti, di quel giardino siano per lui sempre aperte per accoglierlo, lui tratta tutti con una istintiva violenza, verbale e a volte fisica.
Don Francesco, l’anima e lo spirito di quel luogo incredibile che è il Redentore, a volte lo rimprovera, a volte gli carezza la testa e sempre, lo sorveglia, lo segue da lontano per prevenire le sue mosse o per proteggerlo, quando Giovanni va a cercare guai con quelli più grandi e più «terribili» di lui. Qualche settimana fa, proprio al Redentore, c’era il Libera Camp, una bellissima iniziativa dell’associazione Libera, con un cineforum aperto a tutti nel piazzale dell’oratorio. «Un palcoscenico perfetto per il mio show», deve aver pensato Giovanni, che come da copione ha cominciato a sfrecciare sulle sue due ruote (e talvolta su una), esibendo un repertorio di parolacce, grida, insulti ed espliciti inviti rivolti alla piccola folla che pian piano si stava formando, perché andasse via.
Via dal suo territorio.
Insieme a Don Francesco, ho provato a convincerlo a guardare il film. Un film che parlava di lotta alla mafia. Vi lascio immaginare la sua risposta. Intanto il pubblico si è accomodato e il film è cominciato.
Giovanni ha continuato il suo spettacolo alternativo, attraversando la piazzetta più e più volte sulla sua bici. Ma, man mano che il film andava avanti, la sua sicurezza, la sua spavalderia si facevano più blande.
Il suo sguardo, invece di cercare «vittime», si lasciava distrarre da qualche scena del film. Finché, a un certo punto è successo una specie di miracolo. Giovanni si è fermato. E si è fermato proprio lì, davanti al maxischermo. Ha lasciato la bicicletta ed è andato a sedersi sulla gradinata insieme agli altri. Facendo attenzione che lui non si accorgesse del mio sguardo ho seguito stupefatto tutta la scena.
Nel frattempo contavo i minuti.
Ebbene sì, Giovanni il Terribile è rimasto a guardare un film all’oratorio del Redentore, seduto su una gradinata, insieme a centinaia di suoi concittadini, zitto, attento e composto, per ben 27 minuti filati. 27 minuti senza calci né pugni né sputi né parolacce né insulti.
Per 1.620 secondi consecutivi Giovanni ha guardato, nel suo quartiere, un film sulla lotta alle mafie.
La storia di Giovanni e della sua famiglia non ve la racconto. Del resto è uguale a quella di tanti altri piccoli uomini, di tante altre piccole donne che vivono nel quartiere Libertà.
Ma vi racconto come finisce la storia del cineforum. Dopo due settimane sono tornato al giardino Mimmo Bucci, vicino al Redentore, in occasione di un piccolo concerto organizzato per trascorrere la serata all’aperto insieme ai cittadini del Libertà.
Giovanni, come sempre era lì, in sella alla sua bicicletta. Ma questa volta è venuto a salutarmi. Poi il solito repertorio. Prima mi ha chiesto di «cacciare gli gnuri», poi ha ripreso la bici e si è messo a sfrecciare per il giardino provando a dare calci a qualcosa e in un paio di circostanze anche a qualcuno. Mi stava apertamente sfidando. Aspettava un mio rimprovero.
Invece io sono andato a sedermi tra i ragazzi dell’oratorio che mi hanno sfidato a briscola (mi hanno letteralmente stracciato, ndr) ma con la coda dell’occhio sorvegliavo Giovanni. E quando per cinque minuti mi è capitato di voltargli le spalle, lui ha fatto due cose.
La prima: è venuto a sedersi accanto a me. E devo dire che me l’aspettavo. La seconda: mi ha abbracciato. E devo dire che non me l’aspettavo affatto.
Cingendomi le spalle è rimasto a parlare con me per diversi minuti (questa volta non li ho contati). Ebbene quell'abbraccio mi ha detto una cosa molto chiara. Quell'abbraccio mi ha detto: «sindaco, A ME devi guardare!», proprio così, nella lingua di Giovanni, che poi è la stessa lingua mia e di tanti altri cittadini di questa bellissima e complicatissima città.
Quell’abbraccio mi ha detto che devo prendere un impegno, con Giovanni e con tutti i bambini e i ragazzi del quartiere Libertà.
«Io A VOI devo guardare. Tutti noi, A VOI dobbiamo guardare.
È il nostro dovere di cittadini, di sindaci, di genitori».
Il quartiere Libertà ha tanti problemi, qualcuno lo stiamo risolvendo, su qualcun altro siamo più indietro, qualcuno non si risolverà mai se non cambiamo le nostre abitudini. Ma più conosco Giovanni e tante persone come lui e più mi convinco che non ci sarà mai nessuna ordinanza, nessun progetto, nessuna telecamera, nessuna volante che potrà fare più del nostro sguardo attento su Giovanni e sul suo futuro.
Ci sono tante brave persone che vivono nel quartiere Libertà. Giovanni sarà una di queste".

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, racconta sulla sua pagina Facebook l’incontro con Giovanni (nome di fantasia), detto il Terribile, bambino difficile, come molti, del rione Libertà. Incontro avvenuto nel Redentore. E’ un bel racconto quello del sindaco, del suo avvicinarsi a quel bambino e di un abbraccio significativo. Un racconto che vale la pena leggere.
Giovanni è un uomo di otto anni, nato e cresciuto nel quartiere Libertà di Bari, dove troppo spesso a otto anni si è già uomini, che lo si voglia oppure no.
Giovanni, (che non si chiama davvero Giovanni) nel quartiere lo chiamano tutti «il terribile», per motivi facili da indovinare. Ha la pelle abbronzata perché sta sempre in bicicletta, e macina chilometri intorno al Redentore, luogo che per tanti, in quel quartiere, è una specie di stella cometa.
Giovanni gira, gira e gira, instancabilmente, come un ciclista al Tour de France, solo che la sua meta non è la maglia gialla. Giovanni cerca qualcuno da infastidire, da insultare. Spesso qualcuno da picchiare. Nonostante le porte di quell’oratorio, di quei campetti, di quel giardino siano per lui sempre aperte per accoglierlo, lui tratta tutti con una istintiva violenza, verbale e a volte fisica.
Don Francesco, l’anima e lo spirito di quel luogo incredibile che è il Redentore, a volte lo rimprovera, a volte gli carezza la testa e sempre, lo sorveglia, lo segue da lontano per prevenire le sue mosse o per proteggerlo, quando Giovanni va a cercare guai con quelli più grandi e più «terribili» di lui.
Qualche settimana fa, proprio al Redentore, c’era il Libera Camp, una bellissima iniziativa dell’associazione Libera, con un cineforum aperto a tutti nel piazzale dell’oratorio. «Un palcoscenico perfetto per il mio show», deve aver pensato Giovanni, che come da copione ha cominciato a sfrecciare sulle sue due ruote (e talvolta su una), esibendo un repertorio di parolacce, grida, insulti ed espliciti inviti rivolti alla piccola folla che pian piano si stava formando, perché andasse via.
Via dal suo territorio.
Insieme a Don Francesco, ho provato a convincerlo a guardare il film. Un film che parlava di lotta alla mafia. Vi lascio immaginare la sua risposta. Intanto il pubblico si è accomodato e il film è cominciato.
Giovanni ha continuato il suo spettacolo alternativo, attraversando la piazzetta più e più volte sulla sua bici. Ma, man mano che il film andava avanti, la sua sicurezza, la sua spavalderia si facevano più blande.
Il suo sguardo, invece di cercare «vittime», si lasciava distrarre da qualche scena del film. Finché, a un certo punto è successo una specie di miracolo. Giovanni si è fermato. E si è fermato proprio lì, davanti al maxischermo. Ha lasciato la bicicletta ed è andato a sedersi sulla gradinata insieme agli altri. Facendo attenzione che lui non si accorgesse del mio sguardo ho seguito stupefatto tutta la scena.
Nel frattempo contavo i minuti.
Ebbene sì, Giovanni il Terribile è rimasto a guardare un film all’oratorio del Redentore, seduto su una gradinata, insieme a centinaia di suoi concittadini, zitto, attento e composto, per ben 27 minuti filati. 27 minuti senza calci né pugni né sputi né parolacce né insulti.
Per 1.620 secondi consecutivi Giovanni ha guardato, nel suo quartiere, un film sulla lotta alle mafie.
La storia di Giovanni e della sua famiglia non ve la racconto. Del resto è uguale a quella di tanti altri piccoli uomini, di tante altre piccole donne che vivono nel quartiere Libertà.
Ma vi racconto come finisce la storia del cineforum. Dopo due settimane sono tornato al giardino Mimmo Bucci, vicino al Redentore, in occasione di un piccolo concerto organizzato per trascorrere la serata all’aperto insieme ai cittadini del Libertà.
Giovanni, come sempre era lì, in sella alla sua bicicletta. Ma questa volta è venuto a salutarmi. Poi il solito repertorio. Prima mi ha chiesto di «cacciare gli gnuri», poi ha ripreso la bici e si è messo a sfrecciare per il giardino provando a dare calci a qualcosa e in un paio di circostanze anche a qualcuno. Mi stava apertamente sfidando. Aspettava un mio rimprovero.
Invece io sono andato a sedermi tra i ragazzi dell’oratorio che mi hanno sfidato a briscola (mi hanno letteralmente stracciato, ndr) ma con la coda dell’occhio sorvegliavo Giovanni. E quando per cinque minuti mi è capitato di voltargli le spalle, lui ha fatto due cose.
La prima: è venuto a sedersi accanto a me. E devo dire che me l’aspettavo. La seconda: mi ha abbracciato. E devo dire che non me l’aspettavo affatto.
Cingendomi le spalle è rimasto a parlare con me per diversi minuti (questa volta non li ho contati). Ebbene quell’abbraccio mi ha detto una cosa molto chiara. Quell’abbraccio mi ha detto: «sindaco, A ME devi guardare!», proprio così, nella lingua di Giovanni, che poi è la stessa lingua mia e di tanti altri cittadini di questa bellissima e complicatissima città.
Quell’abbraccio mi ha detto che devo prendere un impegno, con Giovanni e con tutti i bambini e i ragazzi del quartiere Libertà.
«Io A VOI devo guardare. Tutti noi, A VOI dobbiamo guardare.
È il nostro dovere di cittadini, di sindaci, di genitori».
Il quartiere Libertà ha tanti problemi, qualcuno lo stiamo risolvendo, su qualcun altro siamo più indietro, qualcuno non si risolverà mai se non cambiamo le nostre abitudini. Ma più conosco Giovanni e tante persone come lui e più mi convinco che non ci sarà mai nessuna ordinanza, nessun progetto, nessuna telecamera, nessuna volante che potrà fare più del nostro sguardo attento su Giovanni e sul suo futuro.
Ci sono tante brave persone che vivono nel quartiere Libertà. Giovanni sarà una di queste.
Il sindaco racconta l’abbraccio
con Giovanni «il terribile».
«È l’inizio del riscatto del Libertà»
Il sindaco nel quartiere Libertà. «Giovanni il terribile ha fatto due cose. La prima: è venuto a sedersi accanto a me. E devo dire che me l’aspettavo. La seconda: mi ha abbracciato. E devo dire che non me l’aspettavo affatto. Quell’abbraccio mi ha detto: “sindaco, A ME devi guardare!”»

Giovanni è un uomo di otto anni, nato e cresciuto nel quartiere Libertà di Bari, dove troppo spesso a otto anni si è già uomini, che lo si voglia oppure no. Giovanni(che non si chiama davvero Giovanni) nel quartiere lo chiamano tutti «il terribile», per motivi facili da indovinare. Ha la pelle abbronzata perché sta sempre in bicicletta, e macina chilometri intorno al Redentore, luogo che per tanti, in quel quartiere, è una specie di stella cometa. Giovanni gira, gira e gira, instancabilmente, come un ciclista al Tour de France, solo che la sua meta non è la maglia gialla. Giovanni cerca qualcuno da infastidire, da insultare. Spesso qualcuno da picchiare. Nonostante le porte di quell’oratorio, di quei campetti, di quel giardino siano per lui sempre aperte per accoglierlo, lui tratta tutti con una istintiva violenza, verbale e a volte fisica. Don Francesco, l’anima e lo spirito di quel luogo incredibile che è il Redentore, a volte lo rimprovera, a volte gli carezza la testa. E sempre, lo sorveglia, lo segue da lontano per prevenire le sue mosse o per proteggerlo, quando Giovanni va a cercare guai con quelli più grandi e più «terribili» di lui.
Qualche settimana fa, proprio al Redentore, c’era il Libera Camp, una bellissima iniziativa dell’associazione Libera, con un cineforum aperto a tutti nel piazzale dell’oratorio. «Un palcoscenico perfetto per il mio show», deve aver pensato Giovanni, che come da copione ha cominciato a sfrecciare sulle sue due ruote (e talvolta su una), esibendo un repertorio di parolacce, grida, insulti ed espliciti inviti rivolti alla piccola folla che pian piano si stava formando, perché andasse via. Via dal suo territorio.
Insieme a Don Francesco, ho provato a convincerlo a guardare il film. Un film che parlava di lotta alla mafia. Vi lascio immaginare la sua risposta. Intanto il pubblico si è accomodato e il film è cominciato. Giovanni ha continuato il suo spettacolo alternativo, attraversando la piazzetta più e più volte sulla sua bici. Ma, man mano che il film andava avanti, la sua sicurezza, la sua spavalderia si facevano più blande. Il suo sguardo, invece di cercare «vittime», si lasciava distrarre da qualche scena del film. Finché, a un certo punto è successo una specie di miracolo. Giovanni si è fermato. E si è fermato proprio lì, davanti al maxischermo. Ha lasciato la bicicletta ed è andato a sedersi sulla gradinata insieme agli altri. Facendo attenzione che lui non si accorgesse del mio sguardo, ho seguito stupefatto tutta la scena. Nel frattempo contavo i minuti.
Ebbene sì, Giovanni il Terribile è rimasto a guardare un film all’oratorio del Redentore, seduto su una gradinata, insieme a centinaia di suoi concittadini, zitto, attento e composto, per ben 27 minuti filati. Ventisette minuti senza calci né pugni né sputi né parolacce né insulti. Per 1.620 secondi consecutivi Giovanni ha guardato, nel suo quartiere, un film sulla lotta alle mafie. La storia di Giovanni e della sua famiglia non ve la racconto. Del resto è uguale a quella di tanti altri piccoli uomini, di tante altre piccole donne che vivono nel quartiere Libertà.Ma vi racconto come finisce la storia del cineforum. Dopo due settimane sono tornato al giardino Mimmo Bucci, vicino al Redentore, in occasione di un piccolo concerto organizzato per trascorrere la serata all’aperto insieme ai cittadini del Libertà. Giovanni, come sempre era lì, in sella alla sua bicicletta. Ma questa volta è venuto a salutarmi. Poi il solito repertorio. Prima mi ha chiesto di «cacciare gli gnuri», poi ha ripreso la bici e si è messo a sfrecciare per il giardino provando a dare calci a qualcosa e in un paio di circostanze anche a qualcuno. Mi stava apertamente sfidando. Aspettava un mio rimprovero.
Invece io sono andato a sedermi tra i ragazzi dell’oratorio che mi hanno sfidato a briscola - mi hanno letteralmente stracciato - ma con la coda dell’occhio sorvegliavo Giovanni. E quando per cinque minuti mi è capitato di voltargli le spalle, lui ha fatto due cose. La prima: è venuto a sedersi accanto a me. E devo dire che me l’aspettavo. La seconda: mi ha abbracciato. E devo dire che non me l’aspettavo affatto. Cingendomi le spalle è rimasto a parlare con me per diversi minuti (questa volta non li ho contati). Ebbene quell’abbraccio mi ha detto una cosa molto chiara. Quell’abbraccio mi ha detto: «sindaco, A ME devi guardare!», proprio così, nella lingua di Giovanni, che poi è la stessa lingua mia e di tanti altri cittadini di questa bellissima e complicatissima città. Quell’abbraccio mi ha detto che devo prendere un impegno, con Giovanni e con tutti i bambini e i ragazzi del quartiere Libertà. «Io A VOI devo guardare. Tutti noi, A VOI dobbiamo guardare. È il nostro dovere di cittadini, di sindaci, di padri».
Il quartiere Libertà ha tanti problemi, qualcuno lo stiamo risolvendo, su qualcun altro siamo più indietro, qualcuno non si risolverà mai se non cambiamo le nostre abitudini. Ma più conosco Giovanni e tante persone come lui e più mi convinco che non ci sarà mai nessuna ordinanza, nessun progetto, nessuna telecamera, nessuna volante che potrà fare più del nostro sguardo attento su Giovanni e sul suo futuro. Ci sono tante brave persone che vivono nel quartiere Libertà. Giovanni sarà una di queste.
Il sindaco, Antonio Decaro, ha trascorso la serata di ieri assieme ai ragazzi che frequentano il Redentore, nel rione Libertà, con don Francesco Preite. Hanno giocato a carte, ballato e cantato nel giardino Mimmo Bucci. Un bel segale quello del sindaco, di vicinanza e partecipazione a una delle poche attività sociali, capaci di aggregare tanti giovani, in uno dei quartieri più difficili della città.
“Stasera sono venuto al giardino Mimmo Bucci -ha scritto sulla sua pagina Facebook, Decaro – per ascoltare le canzoni degli anni “miei” grazie agli 1.21Gigowatt. Prima del concerto, però mi hanno incastrato in una briscola contro una coppia preparatissima.
E nonostante l’aiuto di Don Francesco Preite che è stato un ottimo compagno, il risultato è stato terribile lo stesso. Proverò a recuperare con il karaoke”.
La Gazzetta del Mezzogiorno 3 Agosto 2017 Bari Città prima

Bari, evento musicale al giardino "Mimmo Bucci"
martedì, agosto 01, 2017
BARI - Domani, mercoledì due agosto, il giardino "Mimmo Bucci" profumerà di musica con l'evento "Musica in Libertà". Dalle 20.30 si apriranno le danze con il gruppo musicale dei 1.21 Gigowatt, con i loro cavalli di battaglia dedicati alle canzoni più famose degli anni '80.
Una festa gratuita per tutti i partecipanti, con lo scopo di animare un luogo, che non è solo un giardino, ma rappresenta un messaggio di speranza. Una testimonianza per chi crede in un futuro migliore.
La forza di volontà e la perseveranza, hanno contribuito a realizzare un meraviglioso cambiamento, di cui tutti noi dobbiamo andare fieri. Grazie al contributo dei salesiani del Redentore, da sempre impegnati nel quartiere Libertà, questo luogo sta vivendo una seconda vita e sarà nostro impegno godercelo a pieno, per renderlo protagonista di meravigliose serate.
www.bariviva.it 30 Luglio 2017
http://www.lucaturi.it 26 Luglio 201
CHIAVI DEL GIARDINO "MIMMO BUCCI" NELLE MANI DEGLI SPACCIATORI, IL SINDACO SOSTITUISCE LA SERRATURA
"Non riesco a spiegarmi come le chiavi di un cancello di un bene pubblico come il Giardino Mimmo Bucci possano essere in possesso di alcuni che guarda caso continuano nello spaccio di stupefacenti. Vorrei chiedere spiegazioni alla #Multiservizi, prima di denunciare la cosa alle autorità competenti. Ora basta!"
E' quanto denunciato da don Francesco Preite, direttore dell'Istituto salesiano del Redentore che dallo scorso maggio gestisce il chiosco all'interno del parco. Oggi, il sindaco Antonio Decaro, a distanza di poche, ha già sostituito la serratura d'ingresso del giardino.
Bari, la denuncia di don Francesco: 'Chiavi del Giardino Mimmo Bucci agli spacciatori'. Decaro cambia la serratura
Il parroco del Redentore ha denunciato la situazione di degrado nel parco del quartiere Libertà
Pubblicato in CRONACA il 26/07/2017 da Redazione http://www.ilikepuglia.it
“Non riesco a spiegarmi come le chiavi di un cancello di un bene pubblico come il Giardino Mimmo Bucci possano essere in possesso di alcuni che guarda caso continuano nello spaccio di stupefacenti. Ora basta!”. È l’appello di don Francesco Preite, parroco del Redentore di Bari, che denuncia la situazione di degrado presente nel giardino presente a pochi passi dalla chiesa, nel quartiere Libertà.
Lo sfogo di don Francesco è stato subito accolto dal sindaco Decaro, che ha risposto al post su Facebook “Come ti ho detto al telefono – scrive il primo cittadino dal suo profilo personale – domani (oggi, ndr) cambieremo la serratura. Ho chiesto indagine interna. Non è bastato andare insieme l'altra sera. Torneremo. Staremo lì fino a quando non andranno via. Come quello con la bici nera che è volato via appena siamo entrati”.
Giardino 'Bucci' al Libertà, la denuncia del parroco: "Chiavi agli spacciatori". Il sindaco: "Lucchetto cambiato"
„
Non riesco a spiegarmi come le chiavi di un cancello di un bene pubblico come il Giardino Mimmo Bucci possano essere in possesso di alcuni che guarda caso continuano nello spaccio di stupefacenti. Vorrei chiedere spiegazioni alla Multiservizi, prima di denunciare la cosa alle autorità competenti. Ora basta!". Il sacerdote della chiesa del Redentore, don Francesco Preite, utilizza Facebook per segnalare la problematica situazione del piccolo parco del quartiere Libertà, a due passi dalla parrocchia, non più sostenibile, per la quale, però, è arrivata, a stretto giro, la risposta del sindaco Antonio Decaro: "Cambiato il lucchetto - scrive il primo cittadino. Avviata indagine interna. Non è bastato andare insieme l'altra sera. Torneremo. Staremo lì fino a quando non andranno via. Come quello con la bici nera che è volato via appena siamo entrati".

http://www.barinedita.it/bari-report-notizie/n2972-%E2%80%9Cil-redentore%E2%80%9D--quella-zona-ai-margini-di-bari-li-dove-le-strade-finiscono-tra-i-binari
La denuncia arriva ancora dal “prete coraggio”, don Francesco Preite della chiesa Redentore del rione Libertà. “Non riesco a spiegarmi – scrive su facebook – come le chiavi di un cancello di un bene pubblico come il giardino Mimmo Bucci possano essere in possesso di alcuni che, guarda caso, continuano nello spaccio di stupefacenti”.
La denuncia non è caduta nel vuoto, il sindaco Antonio Decaro già stamattina ha fatto cambiare la serratura e ha annunciato di “aver avviato un’indagine interna”. “Non è bastato andare insieme – dice rivolgendosi al prete sempre su facebook – staremo lì fino a quando non andranno via. Come quello con la bici nera che è volato via appena siamo entrati”.
Bari, don Francesco denuncia: “Chiavi del giardino Bucci in mano agli spacciatori”. Decaro promette cambio serratura

“Non riesco a spiegarmi come le chiavi di un cancello di un bene pubblico come il giardino Mimmo Bucci possano essere in possesso di alcuni che, guarda caso, continuano nello spaccio di stupefacenti. Vorrei chiedere spiegazioni alla Multiservizi, prima di denunciare la cosa alle autorità competenti. Ora basta”. La grave denuncia arriva da don Francesco Preite, direttore dell’istituto salesiano del Redentore che dallo scorso maggio gestisce il chiosco all’interno del parco.
La denuncia viaggia su Facebook e trova l’immediata risposta del sindaco di Bari, Antonio Decaro. “Come ti ho detto al telefono – scrive il primo cittadino -, domani cambiano serratura. Ho chiesto indagine interna. Non è bastato andare insieme l'altra sera. Torneremo. Staremo lì fino a quando non andranno via. Come quello con la bici nera che è volato via appena siamo entrati”.
Un primo sopralluogo pare sia stato già effettuato, quindi. Adesso è in programma un cambio di serratura che, almeno in teoria, dovrebbe risolvere la questione. L’indagine interna poi dovrà confermare le circostanze e chiarire una faccenda, al momento, davvero nebulosa.
bari.repubblica.it di SILVIA DIPINTO 26 luglio 2017
Bari, la denuncia del parrocco: "Le chiavi del parco a chi spaccia". E il sindaco cambia la serratura
Lo sfogo su Facebook di don Francesco Preite, il parroco del Redentoreon Francesco Preite: "Il giardino Bucci consegnato agli spacciatori". Il Comune interviene dopo poche ore
Un invito ai residenti del quartiere Libertà ad "alzare la testa e ribellarsi", contro l'occupazione di luoghi pubblici da parte di chi continua a spacciare stupefacenti. Non usa mezze parole don Francesco Preite, il parroco del Redentore. "Non riesco a spiegarmi come le chiavi di un cancello di un bene pubblico come il giardino Mimmo Bucci, possano essere in possesso di alcuni che guarda caso continuano nello spaccio di stupefacenti - scrive il parroco coraggio sulla sua bacheca facebook - Vorrei chiedere spiegazioni alla Multiservizi, prima di denunciare la cosa alle autorità competenti. Ora basta!".
Il piccolo parchetto nel cuore del Libertà intitolato al cantante barese morto sul lungomare perché travolto da una moto, ha vissuto anni di abbandono e degrado dopo l'inaugurazione. Da qualche mese il chiosco interno è stato affidato -non a caso- dal Comune al vicino istituto Salesiano, che ha portato nell'area verde la sua battaglia per la legalità.
Proprio per garantire ordine e sicurezza, l'amministrazione ha anche studiato un'ordinanza sindacale per limitare e contrastare i comportamenti illeciti, a partire dalla circolazione di motorini tra i vialetti. "Ci sono stati numerosi interventi delle forze dell'ordine - conferma il parroco - ma la repressione non basta, è importante investire massicciamente sulla prevenzione e sulle politiche educative: di qui il mio ennesimo appello all'opinione pubblica".
Lo sfogo di don Francesco ha però riaccesso i riflettori sullo spaccio nel quartiere Libertà, che non risparmia neppure lo svago e i giochi dei bambini. Immediata la replica del sindaco, Antonio Decaro, che ha risposto subito tramite social network. "Ho fatto cambiare la serratura - ha promesso (e mantenuto l'impegno) il primo cittadino - Ho chiesto un'indagine interna alla Multiservizi. Non è bastato andare insieme l'altra sera. Torneremo. Staremo lì fino a quando non andranno via. Come quello con la bici nera che è volato via appena siamo entrati".

CME PUGLIA: SI CONCLUDE UNA STOCCATA PER LA VITA, PROGETTO DI INTEGRAZIONE SOCIALE PER RAGAZZI ATTRAVERSO LA SCHERMA
Si è svolta il 18 luglio scorso, nell’Oratorio dei Salesiani Don Bosco di Bari, la manifestazione conclusiva della prima fase del progetto “Una stoccata per la vita”, fa sapere il Comando Militare Esercito (CME) Puglia con un comunicato stampa del 18 luglio stesso.
Il progetto, promosso dal CME Puglia, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Pugliese, la Federazione Italiana Scherma (FIS) Puglia, l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari e l’Ufficio Scolastico Regionale, tende a introdurre, a titolo gratuito, dei corsi di scherma nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e negli oratori pugliesi, per promuovere, attraverso lo sport, una corretta educazione ai valori fondamentali della società civile.
Il protocollo d’intesa, siglato a Bari lo scorso 21 giugno nella Caserma Domenico Picca (link articoli in calce), sede del CME Puglia, ha visto il suo esordio proprio nell’Oratorio dei Salesiani, su espressa richiesta di S.E. Mons Cacucci, Arcivescovo di Bari Bitonto e Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, “che ha ritenuto sin da subito che ‘Una stoccata per la vita’ fosse un veicolo per diffondere la cultura dell’integrazione e dell’inclusione sociale attraverso lo sport”, come spiega il comunicato stampa del CME Puglia.
Alla manifestazione conclusiva hanno partecipato, oltre i giovani frequentatori del campo estivo che si sono cimentati con la scherma a partire dai giorni immediatamente successivi la firma del protocollo, il gen Mauro Prezioso, Comandante territoriale dell’Esercito in Puglia, il vicepresidente della Federazione Italiana Scherma Puglia, avv Roberto Lippolis, e una folta rappresentanza della cittadinanza.
Il gen Prezioso, nel salutare i partecipanti, ha sottolineato come gli obiettivi posti a base del progetto siano stati raggiunti: “Questa prima fase del progetto, che possiamo definire sperimentale, ha visto una partecipazione attiva ed entusiasta dei ragazzi, e ha rappresentato una parentesi non solo sportiva ma anche di diffusione di valori quali lealtà, spirito di sacrificio, sana competizione. La via tracciata dal gen Luigi Francesco De Leverano, Comandante delle Forze Operative Sud, in quel di Napoli è stata vincente e la Puglia può vantare l’orgoglio di essere stata la seconda regione in Italia a firmare un protocollo di tale portata”.
Grande soddisfazione è stata espressa non solo dagli organizzatori e dai frequentatori, ma anche dagli istruttori della FIS pugliese, per la grande passione con la quale i ragazzi hanno partecipato all’attività schermistica, suggellando un momento di sport all’insegna della convivenza civile e della piena integrazione sociale, conclude il comunicato.
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Una stoccata per la vita in Paola Casoli il Blog
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Fonte e foto: CME Puglia


Bari, Italia – luglio 2017 – Si è da poco concluso un percorso educativo che ha visto la partecipazione di 250 giovani dal 12 giugno al 15 Luglio, impegnati in laboratori sportivi, teatrali e artistici. La novità è stata il laboratorio di scherma organizzato nell’ambito del progetto “Una stoccata per la vita” dal Comando Forze operative sud dell’Esercito, in collaborazione con la Conferenza episcopale pugliese, l’Università di Bari, l’Ufficio scolastico regionale e la Federscherma. Circa 60 giovani volontari delle scuole superiori di Bari hanno dato il proprio apporto educativo nell’ambito dell’alternanza scuola/Lavoro, insieme ai giovani animatori e genitori dell’Oratorio. Don Francesco Preite, direttore della Casa Salesiana del Redentore di Bari, ha commentato “L’Estate Ragazzi è stato un grande laboratorio di educazione civica al bene comune. Giocare nel giardino ‘Mimmo Bucci’ ha significato portare speranza di cambiamenti, nel quartiere. È un'azione di una bellezza spirituale e sociale unica che il nostro Don Bosco ci ha insegnato: essere buoni cristiani e onesti cittadini".
La Gazzetta del Mezzogiorno 20 Luglio 2017 pag V Bari città

La Gazzetta del Mezzogiorno 19 Luglio 2017 pag V Bari città PDF

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Si conclude un percorso educativo che ha visto la partecipazione di 250 ragazzi e ragazze al mattino e al pomeriggio dal 12 giugno al 15 Luglio, impegnati in laboratori sportivi, teatrali, musicali, danza, clown, burattini, percussioni, braccialetti e il laboratorio di scherma per molti una novità assoluta di quest’estate. La novità è stato il laboratorio di scherma, organizzato nell’ambito del progetto “Una stoccata per la vita” dal Comando Forze operative sud dell’Esercito, in collaborazione con la Conferenza episcopale pugliese, l’Università di Bari, l’Ufficio scolastico regionale e la Federscherma.
Circa 60 giovani volontari delle scuole superiori di Bari (Scacchi, Tridente, Bianchi-Dottula, Perotti) hanno dato il proprio apporto educativo nell’ambito dell’alternanza scuola/Lavoro, insieme ai giovani animatori e genitori dell’Oratorio.
Don Francesco Preite, direttore della Casa Salesiana del Redentore di Bari, commenta: “l’Estate Ragazzi è stato un grande laboratorio di educazione civica al bene comune. Giocare nel giardino Mimmo Bucci ha significato portare speranza di cambiamenti, nel quartiere. È un’azione di una bellezza spirituale e sociale unica che il nostro don Bosco ci ha insegnato: essere buoni cristiani e onesti cittadini”. Conclude ringraziando di cuore i giovani animatori e volontari, e tutti coloro che si sono messi a disposizione nel servizio educativo ai ragazzi, perché il loro impegno alimenta la forza del sogno di un mondo migliore fondato sulla cultura della vita, del dono e della solidarietà
L’Estate Ragazzi è stata caratterizzata da alcuni momenti importanti segnaliamo la festosa biciclettata ecologica verso la basilica di San Nicola, organizzata per educare ai diritti e al rispetto delle regole, la festa degli Oratori della Puglia, svoltasi a Lecce.
E’ prevista la presenza del Prefetto di Bari, S.E. dott.ssa Marilisa Magno, dell’Assessore alla politiche giovanili della Città di Bari, avv. Paola Romano e di altre istituzioni del territorio.
Al termine della serata verso le 23,00 sarà proclamata la squadra regina dell’Estate Ragazzi 2017.
di Antonio Carbonara
La Gazzetta del Mezzogiorno 17 Luglio 2017 Pag VI Bari città



Lunedì 17 luglio alle ore 20.00, cala il sipario dell’Estate Ragazzi 2017 “Zootropolis” del quartiere Libertà di Bari.
BARI – Si conclude un percorso educativo che ha visto la partecipazione di 250 ragazzi e ragazze al mattino e al pomeriggio dal 12 giugno al 15 Luglio, impegnati in laboratori sportivi, teatrali, musicali, danza, clown, burattini, percussioni, braccialetti e il laboratorio di scherma per molti una novità assoluta di quest’estate. La novità è stato il laboratorio di scherma, organizzato nell’ambito del progetto “Una stoccata per la vita” dal Comando Forze operative sud dell’Esercito, in collaborazione con la Conferenza episcopale pugliese, l’Università di Bari, l’Ufficio scolastico regionale e la Federscherma.
Circa 60 giovani volontari delle scuole superiori di Bari (Scacchi, Tridente, Bianchi-Dottula, Perotti) hanno dato il proprio apporto educativo nell’ambito dell’alternanza scuola/Lavoro, insieme ai giovani animatori e genitori dell’Oratorio.
Don Francesco Preite, direttore della Casa Salesiana del Redentore di Bari, commenta: “l’Estate Ragazzi è stato un grande laboratorio di educazione civica al bene comune. Giocare nel giardino Mimmo Bucci ha significato portare speranza di cambiamenti, nel quartiere. È un’azione di una bellezza spirituale e sociale unica che il nostro don Bosco ci ha insegnato: essere buoni cristiani e onesti cittadini”. Conclude ringraziando di cuore i giovani animatori e volontari, e tutti coloro che si sono messi a disposizione nel servizio educativo ai ragazzi, perché il loro impegno alimenta la forza del sogno di un mondo migliore fondato sulla cultura della vita, del dono e della solidarietà
L’Estate Ragazzi è stata caratterizzata da alcuni momenti importanti segnaliamo la festosa biciclettata ecologica verso la basilica di San Nicola, organizzata per educare ai diritti e al rispetto delle regole, la festa degli Oratori della Puglia, svoltasi a Lecce.
E’ prevista la presenza del Prefetto di Bari, S.E. dott.ssa Marilisa Magno, dell’Assessore alla politiche giovanili della Città di Bari, avv. Paola Romano e di altre istituzioni del territorio.
Al termine della serata verso le 23,00 sarà proclamata la squadra regina dell’Estate Ragazzi 2017.
Repubblica Bari 21 Giugno 2017 pag IV - PDF

Pubblicato da Gazzetta del Mezzogiorno 21 Giugno 2017 pag V Baricittà - PDF

Pubblicato da Avvenire 14 giugno 2017 pag 18 PDF

L’estate dei ragazzi per l’integrazione con l’Oratorio Redentore
- In BARI - mer 07 Giugno 2017 - http://www.pugliapositiva.it
Tante le attività sportive, di gioco, educative e tutte divertenti per cinque settimane
BARI - L’“Estate Ragazzi” torna al Libertà di Bari e più precisamente con una serie di interessanti e divertenti iniziative all’Oratorio Redentore a partire dal prossimo 12 giugno.
Le iniziative sono tutte educative per minori e giovani residente nel quartiere Libertà. Il progetto vuole riportare le periferie al centro in un’ottica educativa di coesione ed inclusione sociale attraverso il racconto della storia di animazione Zootropolis ed i giochi programmati.
Infatti il tema conduttore dell’Estate Ragazzi 2017 è il film d’animazione, Zootropolis, scelto per lo spirito che anima questo racconto. La tematica della discriminazione e della integrazione viene ad essere affrontata con la metafora di animali antropomorfi.
L’Oratorio Redentore può contare per l‘organizzazione dell’Estate Ragazzi anche sulla collaborazione educativa con il Caf/Cap “Libertà”, il Centro diurno “I ragazzi di don Bosco” e la Biblioteca di quartiere “don Bosco”, il Punto Luce di Save the Children, l’Aps Marcobaleno.
Sono state programmate cinque settimane di laboratori, divertimento, musica, giochi e attività. Al mattino, dal lunedì al venerdì, l’Estate Ragazzi inizia alle ore 8.30 e termina alle 13 con attività sportive: calcio, basket e pallavolo. Dopo una buona merenda, i ragazzi saranno coinvolti in laboratori educativi: clown, hip-hop, percussioni, braccialetti, laboratorio narrativo, decoupage, dipinto su stoffa, scenografia, balli di gruppo e teatro danza.
Mentre 17 giugno alle ore 17 inizierà l'Estate Ragazzi del pomeriggio con la consegna delle magliette, la divisione in squadra, la presentazione degli animatori e dello staff. Alle ore 19 è prevista la S. Messa presso il giardino di Mimmo Bucci. L'Estate Ragazzi del pomeriggio è organizzata dal lunedì al sabato dalle ore 17 alle 20.
Sono previste pure delle giornate tematiche sulla legalità e gite fuori-porta quali la gita al parco acquatico di Metaponto, la festa degli Oratori salesiani pugliesi prevista per il 6 luglio a Lecce. Nei pomeriggi del sabato, l’Oratorio animerà la piazza del Redentore ed il giardino “Mimmo Bucci” con giochi ed attività. Da segnalare anche il “pellegrinaggio” con la bici, il 21 giugno, da piazza Redentore alla Basilica di S. Nicola, ove saranno accolti dal priore della Basilica padre Ciro Capotosto.
“Educare i ragazzi all’integrazione – dichiara don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore - è un messaggio molto attuale per i nostri tempi per combattere forme di discriminazioni come il razzismo, il bullismo, la prepotenza che incattivisce l’animo dei più piccoli”.
Per le iscrizioni ci si può rivolgere in Oratorio, via Martiri d’Otranto 65 tutti i giorni dalle ore 17 alle 20. Per il programma dettagliato e tutte le informazioni si può visitare il sito //redentorebari.donboscoalsud.it o scrivendo una email a bari@donboscoalsud.it


L’Estate Ragazzi al Libertà di Bari.
BARI – Continuano le iniziative educative per minori e giovani nel quartiere Libertà di Bari. Presso l’Oratorio Redentore di Bari, il 12 giugno inizia l’Estate Ragazzi 2017.
Il progetto vuole riportare le periferie al centro in un’ottica educativa di coesione ed inclusione sociale attraverso il racconto della storia di animazione Zootropolis ed i giochi programmati. L’Oratorio Redentore può contare per l‘organizzazione dell’Estate Ragazzi anche sulla collaborazione educativa con il Caf/Cap “Libertà”, il Centro diurno “I ragazzi di don Bosco” e la Biblioteca di quartiere “don Bosco”, il Punto Luce di Save the Children, l’Aps Marcobaleno.
Sono state programmate cinque settimane di laboratori, divertimento, musica, giochi e attività. Al mattino, dal lunedì al venerdì, l’Estate Ragazzi inizia alle ore 8,30 e termina alle 13,00. prevede attività sportive: Calcio, Basket e Pallavolo. Dopo una buona merenda, i ragazzi saranno coinvolti in laboratori educativi: clown, hip-hop, percussioni, braccialetti, laboratorio narrativo, decupage, dipinto su stoffa, scenografia, balli di gruppo, teatro danza.
Mentre sabato 17 giugno alle ore 17,00 inizierà l’Estate Ragazzi del pomeriggio con la consegna delle magliette, la divisione in squadra, la presentazione degli animatori e dello staff. Alle ore 19,00 è prevista la S. Messa presso il giardino di Mimmo Bucci. L’Estate Ragazzi del pomeriggio è organizzata dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Sono previste poi delle giornate tematiche sulla legalità e gite fuoriporta: la gita al parco acquatico di Metaponto, la festa degli Oratori salesiani pugliesi prevista per il 6 luglio a Lecce. Nei pomeriggi del Sabato, l’Oratorio animerà la piazza del Redentore ed il giardino “Mimmo Bucci” con giochi ed attività. Da segnalare anche il “pellegrinaggio” con la bici da piazza Redentore alla Basilica di S. Nicola, ove saranno accolti dal priore della Basilica Padre Ciro Capotosto, prevista per mercoledì 21 giugno.
Il tema conduttore dell’Estate Ragazzi 2017 è il film d’animazione, ZOOTROPOLIS, scelto per lo spirito che anima questo racconto. La tematica della discriminazione e della integrazione viene ad essere affrontata con la metafora di animali antropomorfi. “Educare i ragazzi all’integrazione – dichiara don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore – è un messaggio molto attuale per i nostri tempi per combattere forme di discriminazioni come il razzismo, il bullismo, la prepotenza che incattivisce l’animo dei più piccoli”.
Per le iscrizioni ci si può rivolgere in Oratorio, via Martiri d’Otranto 65 tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00. Per il programma dettagliato e tutte le informazioni si può visitare il sito: //redentorebari.donboscoalsud.it; Email: bari@donbosc
Foto di Andrea Cherchi
La notizia è rimbalzata dal Piemonte e ha creato incredulità e sgomento anche a Bari, tra i fedeli della chiesa Redentore del rione Libertà. L’urna contenente il cervello di San Giovanni Bosco è stata rubata dalla Basilica di Colle Don Bosco, nell’Astigiano. “Senza parole”, scrive su facebook don Francesco Preite del Redentore. Sul social network da Bari è partito un appello ai malfattori: restituite la reliquia.
Il cervello di San Giovanni Bosco si trovava dietro l’altare maggiore, nella parte inferiore della basilica costruita nei luoghi natii del fondatore della congregazione salesiana cui non risultano, in passato, altri furti o tentativi di sottrarre reliquie del santo la cui opera a favore della gioventù è presente in 90 Paesi del mondo con 1600 istituti. Gli ultimi ad aver visto al suo posto l’ampolla contenente la reliquia è un gruppo di pellegrini provenienti della Lombardia, che hanno visitato la Basilica intorno alle 19 di ieri. I salesiani si sono accorti del furto al momento di chiudere la chiesa e hanno subito chiamato i carabinieri.
Periferie al Centro: integrare è possibile! L’Estate Ragazzi al Libertà di Bari

Continuano le iniziative educative per minori e giovani nel quartiere Libertà di Bari. Presso l’Oratorio Redentore di Bari, il 12 giugno inizia l’Estate Ragazzi 2017.
Il progetto vuole riportare le periferie al centro in un’ottica educativa di coesione ed inclusione sociale attraverso il racconto della storia di animazione Zootropolis ed i giochi programmati. L’Oratorio Redentore può contare per l‘organizzazione dell’Estate Ragazzi anche sulla collaborazione educativa con il Caf/Cap “Libertà”, il Centro diurno “I ragazzi di don Bosco” e la Biblioteca di quartiere “don Bosco”, il Punto Luce di Save the Children, l’Aps Marcobaleno.
Sono state programmate cinque settimane di laboratori, divertimento, musica, giochi e attività. Al mattino, dal lunedì al venerdì, l’Estate Ragazzi inizia alle ore 8,30 e termina alle 13,00. prevede attività sportive: Calcio, Basket e Pallavolo. Dopo una buona merenda, i ragazzi saranno coinvolti in laboratori educativi: clown, hip-hop, percussioni, braccialetti, laboratorio narrativo, decupage, dipinto su stoffa, scenografia, balli di gruppo, teatro danza.
Mentre sabato 17 giugno alle ore 17,00 inizierà l’Estate Ragazzi del pomeriggio con la consegna delle magliette, la divisione in squadra, la presentazione degli animatori e dello staff. Alle ore 19,00 è prevista la S. Messa presso il giardino di Mimmo Bucci. L’Estate Ragazzi del pomeriggio è organizzata dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Sono previste poi delle giornate tematiche sulla legalità e gite fuoriporta: la gita al parco acquatico di Metaponto, la festa degli Oratori salesiani pugliesi prevista per il 6 luglio a Lecce. Nei pomeriggi del Sabato, l’Oratorio animerà la piazza del Redentore ed il giardino “Mimmo Bucci” con giochi ed attività. Da segnalare anche il “pellegrinaggio” con la bici da piazza Redentore alla Basilica di S. Nicola, ove saranno accolti dal priore della Basilica Padre Ciro Capotosto, prevista per mercoledì 21 giugno.
Il tema conduttore dell’Estate Ragazzi 2017 è il film d’animazione, ZOOTROPOLIS, scelto per lo spirito che anima questo racconto. La tematica della discriminazione e della integrazione viene ad essere affrontata con la metafora di animali antropomorfi. “Educare i ragazzi all’integrazione – dichiara don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore – è un messaggio molto attuale per i nostri tempi per combattere forme di discriminazioni come il razzismo, il bullismo, la prepotenza che incattivisce l’animo dei più piccoli”.
Per le iscrizioni ci si può rivolgere in Oratorio, via Martiri d’Otranto 65 tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00.
Per il programma dettagliato e tutte le informazioni si può visitare il sito: //redentorebari.donboscoalsud.it; Email: bari@donboscoalsud.it
BARI - Continuano le iniziative educative per minori e giovani nel quartiere Libertà di Bari. Presso l’Oratorio Redentore di Bari, il 12 giugno, inizia l’Estate Ragazzi 2017.
Il progetto vuole riportare le periferie al centro in un’ottica educativa di coesione ed inclusione sociale attraverso il racconto della storia di animazione Zootropolis ed i giochi programmati. L’Oratorio Redentore può contare, per l‘organizzazione dell’Estate Ragazzi, anche sulla collaborazione educativa con il Caf/Cap “Libertà”, il Centro diurno “I ragazzi di don Bosco” e la Biblioteca di quartiere “don Bosco”, il Punto Luce di Save the Children, l’Aps Marcobaleno.
Sono state programmate cinque settimane di laboratori, divertimento, musica, giochi e attività. Al mattino, dal lunedì al venerdì, l’Estate Ragazzi inizia alle ore 8,30 e termina alle 13,00. prevede attività sportive: Calcio, Basket e Pallavolo. Dopo una buona merenda, i ragazzi saranno coinvolti in laboratori educativi: clown, hip-hop, percussioni, braccialetti, laboratorio narrativo, decupage, dipinto su stoffa, scenografia, balli di gruppo, teatro danza.
Mentre sabato 17 giugno alle ore 17,00 inizierà l'Estate Ragazzi del pomeriggio con la consegna delle magliette, la divisione in squadra, la presentazione degli animatori e dello staff. Alle ore 19,00 è prevista la S. Messa presso il giardino di Mimmo Bucci. L'Estate Ragazzi del pomeriggio è organizzata dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Sono previste poi delle giornate tematiche sulla legalità e gite fuoriporta: la gita al parco acquatico di Metaponto, la festa degli Oratori salesiani pugliesi prevista per il 6 luglio a Lecce. Nei pomeriggi del Sabato, l’Oratorio animerà la piazza del Redentore ed il giardino “Mimmo Bucci” con giochi ed attività. Da segnalare anche il “pellegrinaggio” con la bici da piazza Redentore alla Basilica di S. Nicola, ove saranno accolti dal priore della Basilica Padre Ciro Capotosto, prevista per mercoledì 21 giugno.
Il tema conduttore dell’Estate Ragazzi 2017 è il film d’animazione, ZOOTROPOLIS, scelto per lo spirito che anima questo racconto. La tematica della discriminazione e della integrazione viene ad essere affrontata con la metafora di animali antropomorfi. “Educare i ragazzi all’integrazione – dichiara don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore - è un messaggio molto attuale per i nostri tempi per combattere forme di discriminazioni come il razzismo, il bullismo, la prepotenza che incattivisce l’animo dei più piccoli”.
Per le iscrizioni ci si può rivolgere in Oratorio, via Martiri d’Otranto 65 tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00. Per il programma dettagliato e tutte le informazioni si può visitare il sito: //
redentorebari.donboscoalsud.it; mail:
bari@donboscoalsud.it.
Continuano le iniziative educative per minori e giovani nel quartiere Libertà di Bari. Presso l’Oratorio Redentore di Bari, il 12 giugno inizia l’Estate Ragazzi 2017.
Il progetto vuole riportare le periferie al centro in un’ottica educativa di coesione ed inclusione sociale attraverso il racconto della storia di animazione Zootropolis ed i giochi programmati. L’Oratorio Redentore può contare per l‘organizzazione dell’Estate Ragazzi anche sulla collaborazione educativa con il Caf/Cap “Libertà”, il Centro diurno “I ragazzi di don Bosco” e la Biblioteca di quartiere “don Bosco”, il Punto Luce di Save the Children, l’Aps Marcobaleno.
Sono state programmate cinque settimane di laboratori, divertimento, musica, giochi e attività. Al mattino, dal lunedì al venerdì, l’Estate Ragazzi inizia alle ore 8,30 e termina alle 13,00. prevede attività sportive: Calcio, Basket e Pallavolo. Dopo una buona merenda, i ragazzi saranno coinvolti in laboratori educativi: clown, hip-hop, percussioni, braccialetti, laboratorio narrativo, decupage, dipinto su stoffa, scenografia, balli di gruppo, teatro danza.
Mentre sabato 17 giugno alle ore 17,00 inizierà l’Estate Ragazzi del pomeriggio con la consegna delle magliette, la divisione in squadra, la presentazione degli animatori e dello staff. Alle ore 19,00 è prevista la S. Messa presso il giardino di Mimmo Bucci. L’Estate Ragazzi del pomeriggio è organizzata dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Sono previste poi delle giornate tematiche sulla legalità e gite fuoriporta: la gita al parco acquatico di Metaponto, la festa degli Oratori salesiani pugliesi prevista per il 6 luglio a Lecce. Nei pomeriggi del Sabato, l’Oratorio animerà la piazza del Redentore ed il giardino “Mimmo Bucci” con giochi ed attività. Da segnalare anche il “pellegrinaggio” con la bici da piazza Redentore alla Basilica di S. Nicola, ove saranno accolti dal priore della Basilica Padre Ciro Capotosto, prevista per mercoledì 21 giugno.
Il tema conduttore dell’Estate Ragazzi 2017 è il film d’animazione, ZOOTROPOLIS, scelto per lo spirito che anima questo racconto. La tematica della discriminazione e della integrazione viene ad essere affrontata con la metafora di animali antropomorfi. “Educare i ragazzi all’integrazione – dichiara don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore – è un messaggio molto attuale per i nostri tempi per combattere forme di discriminazioni come il razzismo, il bullismo, la prepotenza che incattivisce l’animo dei più piccoli”.
Per le iscrizioni ci si può rivolgere in Oratorio, via Martiri d’Otranto 65 tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00. Per il programma dettagliato e tutte le informazioni si può visitare il sito: //redentorebari.donboscoalsud.it; Email: bari@donboscoalsud.it
Continuano le iniziative educative per minori e giovani nel quartiere Libertà di Bari. Presso l’Oratorio Redentore di Bari, il 12 giugno inizia l’Estate Ragazzi 2017.
Il progetto vuole riportare le periferie al centro in un’ottica educativa di coesione ed inclusione sociale attraverso il racconto della storia di animazione Zootropolis ed i giochi programmati. L’Oratorio Redentore può contare per l‘organizzazione dell’Estate Ragazzi anche sulla collaborazione educativa con il Caf/Cap “Libertà”, il Centro diurno “I ragazzi di don Bosco” e la Biblioteca di quartiere “don Bosco”, il Punto Luce di Save the Children, l’Aps Marcobaleno.
Sono state programmate cinque settimane di laboratori, divertimento, musica, giochi e attività. Al mattino, dal lunedì al venerdì, l’Estate Ragazzi inizia alle ore 8,30 e termina alle 13,00. prevede attività sportive: Calcio, Basket e Pallavolo. Dopo una buona merenda, i ragazzi saranno coinvolti in laboratori educativi: clown, hip-hop, percussioni, braccialetti, laboratorio narrativo, decupage, dipinto su stoffa, scenografia, balli di gruppo, teatro danza.
Mentre sabato 17 giugno alle ore 17,00 inizierà l’Estate Ragazzi del pomeriggio con la consegna delle magliette, la divisione in squadra, la presentazione degli animatori e dello staff. Alle ore 19,00 è prevista la S. Messa presso il giardino di Mimmo Bucci. L’Estate Ragazzi del pomeriggio è organizzata dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
Sono previste poi delle giornate tematiche sulla legalità e gite fuoriporta: la gita al parco acquatico di Metaponto, la festa degli Oratori salesiani pugliesi prevista per il 6 luglio a Lecce. Nei pomeriggi del Sabato, l’Oratorio animerà la piazza del Redentore ed il giardino “Mimmo Bucci” con giochi ed attività. Da segnalare anche il “pellegrinaggio” con la bici da piazza Redentore alla Basilica di S. Nicola, ove saranno accolti dal priore della Basilica Padre Ciro Capotosto, prevista per mercoledì 21 giugno.
Il tema conduttore dell’Estate Ragazzi 2017 è il film d’animazione, ZOOTROPOLIS, scelto per lo spirito che anima questo racconto. La tematica della discriminazione e della integrazione viene ad essere affrontata con la metafora di animali antropomorfi. “Educare i ragazzi all’integrazione – dichiara don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore – è un messaggio molto attuale per i nostri tempi per combattere forme di discriminazioni come il razzismo, il bullismo, la prepotenza che incattivisce l’animo dei più piccoli”.
Per le iscrizioni ci si può rivolgere in Oratorio, via Martiri d’Otranto 65 tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00. Per il programma dettagliato e tutte le informazioni si può visitare il sito: //redentorebari.donboscoalsud.it; Email: bari@donboscoalsud.it
Epolisbari 2 giugno 2017 pag 15

Il 12 giugno inizia l’Estate dei ragazzi dell’Oratorio Redentore di Bari, in collaborazione con il Caf/Cap “Libertà”, il Centro diurno “I ragazzi di don Bosco” e la Biblioteca di quartiere “don Bosco”, il Punto Luce di Save the Children, l’Aps Marcobaleno.Sono state programmate cinque settimane di laboratori, divertimento, musica, giochi e attività. Al mattino, dal lunedì al venerdì, l’Estate Ragazzi inizia alle 8,30 e termina alle 13,00 e prevede attività sportive: calcio, basket e pallavolo. Seguiranno laboratori educativi: clown, hip-hop, percussioni, braccialetti, laboratorio narrativo, decupage, dipinto su stoffa, scenografia, balli di gruppo, teatro danza.
Mentre sabato 17 giugno alle 17 inizierà l’Estate Ragazzi del pomeriggio con la consegna delle magliette, la divisione in squadra, la presentazione degli animatori e dello staff. Alle 19 è prevista la Messa nel giardino di Mimmo Bucci.
Sono previste poi delle giornate tematiche sulla legalità e gite fuoriporta: la gita al parco acquatico di Metaponto, la festa degli Oratori salesiani pugliesi prevista per il 6 luglio a Lecce. Nei pomeriggi del Sabato, l’Oratorio animerà la piazza del Redentore ed il giardino “Mimmo Bucci” con giochi ed attività. Da segnalare anche il “pellegrinaggio” in bici da piazza Redentore alla Basilica di S. Nicola, dove saranno accolti dal priore della Basilica padre Ciro Capotosto, mercoledì 21 giugno.
Il tema conduttore dell’Estate Ragazzi 2017 è il film d’animazione, ZOOTROPOLIS, scelto per lo spirito che anima questo racconto. La tematica della discriminazione e della integrazione viene ad essere affrontata con la metafora di animali antropomorfi. “Educare i ragazzi all’integrazione – dichiara don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio Redentore – è un messaggio molto attuale per i nostri tempi per combattere forme di discriminazioni come il razzismo, il bullismo, la prepotenza che incattivisce l’animo dei più piccoli”.
Per le iscrizioni ci si può rivolgere in Oratorio, via Martiri d’Otranto 65 tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00. Per il programma dettagliato e tutte le informazioni si può visitare il sito: //redentorebari.donboscoalsud.it; Email: bari@donboscoalsud.it
La Gazzetta del Mezzogiorno 31 Maggio 2017 Prima Pagina Bari città - PDF - Pag III - PDF - Articolo on line clicca qui


L’INIZIATIVA
Una trottola per un’arma giocattolo
bambini del Libertà contro la violenza
Un vero successo per «DisarmiAMO la città», la manifestazione con gli studenti
promossa dall’Oratorio del Redentore con Libera e Associazione nazionale magistrati
BARI Hanno consegnato le loro armi giocattolo e in cambio hanno ricevuto una trottola luminosa. Alla fine, le finte armi erano 70 e altrettanti i bambini che adesso potranno divertirsi e giocare con una bella trottola. Un vero successo per «DisarmiAMO la città», l’iniziativa «per combattere la cultura delle armi» promossa dall’Oratorio del Redentore in collaborazione con Libera e l’Associazione nazionale magistrati.
Gli interventi
Questa mattina, gli studenti del quartiere si sono ritrovati in piazza Aldo Moro e hanno poi dato vita a un corteo festoso e colorato che si è fermato in piazza Redentore. «Diffondiamo una cultura di pace, mettiamo al bando la violenza», ha detto don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio del Redentore Salesiani. E il questore Carmine Esposito ha aggiunto: «La polizia vi sarà sempre vicina non abbiate timore delle forze dell’ordine, noi vi saremo sempre accanto».
Oltre 70 armi giocattolo lasciate in cambio di una trottola luminosa (fidget spinner): i ragazzi del quartiere Libertà hanno sostenuto e partecipato a “DisarmiAMO la città” l’iniziativa “per combattere la cultura delle armi” promossa dall’Oratorio del Redentore in collaborazione con Libera e l’Associazione Nazionale Magistrati.
“Diffondiamo una cultura di pace, mettiamo al bando la violenza”, ha detto don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio del Redentore Salesiani Bari. “I giovani del rione rispondono con entusiasmo – ha continuato don Francesco – non potevo nemmeno uscire dal mio ufficio per le lunghe code che si sono create in Oratorio”.
Questa mattina studenti delle scuole del territorio insieme ai volontari del Redentore hanno attraversato il centro urbano da piazza Aldo Moro a piazza Redentore. Un corteo multicolore, coinvolgente, con slogan sulla pace e della civile convivenza (“gioia nel vivere, fare bene in nostro dovere, aiutare chi è in difficoltà”). Cartelloni dedicati alle vittime della mafia e tante mitragliatrici giocattolo, pistole ad acqua, revolver rumorosi da “smaltire”.
“La polizia vi sarà sempre vicina non abbiate timore delle forze dell’ordine, noi vi saremo sempre accanto”, ha aggiunto il questore Carmine Esposito dopo aver sequestrato simbolicamente e messo sotto sigillo le ultime armi giocattolo ancora in possesso degli studenti.
“Questa è una cellula positiva del quartiere Libertà che deve contaminare positivamente il resto della città”, ha proseguito Giuseppe Galasso, assessore ai Lavori pubblici. “Sosteniamo l’importanza di queste iniziative sul territorio che si oppongono alla cultura della paura” ha concluso Mario Dabbicco, responsabile regionale Libera.
Bari: 150 bambini per Marcia della Legalità, organizzata dall’Istituto Redentore Salesiani
Educare i più piccoli alla cultura della legalità attraverso il loro stesso linguaggio, quello del gioco. E’ quanto portato avanti dall’Istituto Redentore Salesiani di Bari, nell’ambito della campagna DisarmiAMO la città. 150 bambini, provenienti da diversi istituti scolastici del territorio, hanno partecipato alla marcia della legalità partita da Piazza Aldo Moro e giunta fino al Redentore. Durante il lungo mese di maggio, i bambini hanno consegnato a Don Francesco Preite, parroco del Redentore, pistole, mitragliatrici, fucili giocattolo, ricevendo in cambio trottole luminose tanto amate da grandi e piccini. Un mese intenso, quello di maggio per l’oratorio Redentore del capoluogo pugliese; un mese dedicato a legalità, sport e musica, con l’obiettivo di allontanare i più piccoli e le persone più vulnerabili dal mondo della criminalità.
TRM.tv - 30 maggio 20107
Articolo completo: http://www.trmtv.it/home/attualita/cronacheurbane/2017_05_30/141066.html
Epolisbari 30 Maggio 2017 Pag 14

BARI - "DisarmiAMO la città" è un'iniziativa per combattere la cultura della violenza e delle armi e promuovere una cultura dell'amicizia e del sano divertimento. Fino al 30 maggio i ragazzi, consegnando in Oratorio un'arma giocattolo ,riceveranno un fidget spinner.
Martedì 30 Maggio concluderemo tutti insieme con una marcia della Legalità per le vie della città da Piazza Aldo Moro a Piazza Redentore animata dalla partecipazione dei piccoli studenti delle scuole del territorio.
Giunti in Oratorio, ci sarà la premiazione del Maggio Oratoriano e la simulazione di un sequestro delle Armi giocatolo da parte delle autorità competenti. A tal riguardo è prevista la presenza dei rappresentanti della magistratura del distretto barese.
Don Francesco Preite direttore dell'Opera del Redentore Salesiani Bari, invita la cittadinanza a "diffondere una cultura di pace, mettiamo al bando la violenza".
Pubblicato da Luca Turi il 29 Maggio 2017
BARI, IL PRETE DELLA CHIESA DEL REDENTORE REGALA UNA TROTTOLA IN CAMBIO DELLA PISTOLA GIOCATTOLO

"Una trottola in cambio di una pistola giocattolo", al Redentore si combatte la violenza sin da piccoli Bari 30 maggio 2017
„
Combattere l'idea di violenza sin da piccoli, sostituendo le armi giocattolo con una - meno pericolosa - trottola. L'idea è di don Francesco Preite, direttore dell'Opera del Redentore Salesiani Bari, che ha lanciato l'iniziativa "DisarmiAMO la città". Fino a domani i ragazzi potranno consegnare nell'oratorio del rione Libertà le riproduzioni di armi e ricevere in cambio un 'fidget spinner', l'ultima tipologia di trottola che tanto di moda va ora tra i giovani.
L'ultimo giorno dell'iniziativa i ragazzi potranno anche accompagnare il parroco per le vie della città durante la "Marcia della legalità", che partirà da piazza Aldo Moro e giungerà davanti all'oratorio, con la partecipazione degli studenti delle scuole locali. Giunti nella struttura - gestita dai Salesiani -, ci sarà la premiazione del Maggio Oratoriano e la simulazione di un sequestro delle armi giocatolo da parte delle autorità competenti. Per questo motivo è prevista la partecipazione di rappresentanti della magistratura.
"Questo è uno dei modi - ha spiegano don Francesco Preite - per diffondere una cultura di pace. Vogliamo così invitare la cittadinanza a mettere al bando la violenza".
QUARTIERE LIBERTÀ: TROTTOLE IN CAMBIO DI ARMI GIOCATTOLO.
LA PARROCCHIA DEL REDENTORE RACCOGLIE MITRA, PISTOLE E FUCILI GIOCATTOLO PER RIPORTARE L’INFANZIA ALLA NON VIOLENZA

Il fidget spinner è un giocattolo, una sorta di piccola trottola, il cui corpo rotante è imperniato su un cuscinetto a sfera centrale che permette di farla ruotare. È la trottola più di moda al momento. Così don Francesco, il sacerdote della parrocchia del Redentore nel difficile quartiere Libertà, ha lanciato un’iniziativa coraggiosa, una campagna per “DisArmare” la città. Pistole, mitragliatrici, fucili giocattolo sono state raccolte in cambio di trottole. E un alunno della scuola Don Bosco si è presentato in aula con la pistola scacciacani. "Parte così la nostra campagna DisarmiAmo la città - sorride il parroco don Francesco Preite - Un'idea nata da una riflessione con gli educatori sui fatti di cronaca che hanno interessato proprio il nostro quartiere"- ha dichiarato. "È il nostro modo per disinnescare da subito la cultura della violenza e delle armi, che troppo spesso i ragazzi respirano - spiega don Francesco - visto che i responsabili della trasmissione di certi modelli siamo sempre noi adulti ". L’iniziativa continua il prossimo martedì 30, alle ore 9.30 da piazza Aldo Moro dove partirà la marcia delle scuole elementari e medie del territorio, che hanno seguito un progetto sulla legalità, partendo dalla riflessione intorno alle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e nel nome di Stefano Fumarulo, giovane dirigente della Regione Puglia impegnato nelle politiche dell'antimafia sociale e recentemente scomparso. La manifestazione, promossa nella settimana della legalità voluta dalla Regione, è stata patrocinata dall'Associazione nazionale magistrati e da Libera.
Paola Pagone
BARI – Combattere la cultura della violenza e delle armi e promuovere una cultura dell’amicizia e del sano divertimento

DisarmiAMO la città, è un iniziativa per combattere la cultura della violenza e delle armi e promuovere una cultura dell’amicizia e del sano divertimento. Fino al 30 maggio, i ragazzi consegnando in Oratorio un’arma giocattolo riceveranno un fidget spinner.
Martedì 30 Maggio concluderemo tutti insieme con una marcia della Legalità per le vie della città da Piazza Aldo Moro a Piazza Redentore animata dalla partecipazione dei piccoli studenti delle scuole del territorio.
Giunti in Oratorio, ci sarà la premiazione del Maggio Oratoriano e la simulazione di un sequestro delle Armi giocatolo da parte delle autorità competenti. A tal riguardo è prevista la presenza dei rappresentanti della magistratura del distretto barese.
Don Francesco Preite direttore dell’Opera del Redentore Salesiani Bari, invita la cittadinanza a “diffondere una cultura di pace, mettiamo al bando la violenza”.
Combattere l'idea di violenza sin da piccoli, sostituendo le armi giocattolo con una - meno pericolosa - trottola. L'idea è di don Francesco Preite, direttore dell'Opera del Redentore Salesiani Bari, che ha lanciato l'iniziativa "DisarmiAMO la città". Fino a domani i ragazzi potranno consegnare nell'oratorio del rione Libertà le riproduzioni di armi e ricevere in cambio un 'fidget spinner', l'ultima tipologia di trottola che tanto di moda va ora tra i giovani.
L'ultimo giorno dell'iniziativa i ragazzi potranno anche accompagnare il parroco per le vie della città durante la "Marcia della legalità", che partirà da piazza Aldo Moro e giungerà davanti all'oratorio, con la partecipazione degli studenti delle scuole locali. Giunti nella struttura - gestita dai Salesiani -, ci sarà la premiazione del Maggio Oratoriano e la simulazione di un sequestro delle armi giocatolo da parte delle autorità competenti. Per questo motivo è prevista la partecipazione di rappresentanti della magistratura.
"Questo è uno dei modi - ha spiegano don Francesco Preite - per diffondere una cultura di pace. Vogliamo così invitare la cittadinanza a mettere al bando la violenza".
“DisarmiAMO la città”. È l’appello di don Francesco Preite, direttore dell’Oratorio del Redentore che ha lanciato una iniziativa nel rione Libertà. Ha chiesto ai ragazzi di consegnare tutte le armi giocattolo che avevano in casa. In cambio riceveranno un fidget spinner, una piccola trottola molto di moda in questo periodo.
“Si tratta – spiega don Preite – di una iniziativa per combattere la cultura della violenza e delle armi e promuovere una cultura dell’amicizia e del sano divertimento”. Martedì 30 Maggio si svolgerà poi un evento conclusivo con una marcia nel quartiere. “Diffondiamo una cultura di pace, mettiamo al bando la violenza”, conclude don Preite.
L’Oratorio ha avviato in questi ultimi mesi numerose iniziative proprio per togliere i ragazzi dalle strade: in accordo con il Comune organizzerà eventi in piazze e nel giardino Mimmo Bucci, dove ha preso in gestione il chiosco con l’obiettivo di contrastare la criminalità nel quartiere e di fornire una alternativa ai ragazzi del Libertà.
Davanti alla porta di don Francesco i bimbi sono in fila e aspettano il loro turno. Bussano. Hanno già riempito il primo cartone. Pistole, mitragliatrici, fucili: donano le armi in plastica, ricevono in cambio fidget spinner, le trottole giocattolo tanto amate da grandi e piccoli. «Parte così la nostra campagna DisarmiAmo la città - sorride don Francesco Preite, parroco del Redentore - Un’idea nata da una riflessione con gli educatori sui fatti di cronaca che hanno interessato proprio il nostro quartiere».
È nel cuore del Libertà, infatti, che alcuni esercizi commerciali sono stati rapinati con armi giocattolo. E un alunno della scuola Don Bosco si è presentato in aula con la pistola scacciacani. «È il nostro modo per disinnescare da subito la cultura della violenza e delle armi, che troppo spesso i ragazzi respirano - spiega don Francesco - visto che i responsabili della trasmissione di certi modelli siamo sempre noi adulti ».
È un mese intenso, quello di maggio per l’oratorio Redentore di Bari. Trenta giorni dedicati a legalità, sport e musica, che hanno visto lo scorso venerdì inaugurarsi il chiosco “Mimmo Bucci”: un nuovo spazio per incontrarsi, socializzare e unire le forze contro la criminalità, affidato alla comunità salesiana. Un progetto che permetterà l’inserimento socio- lavorativo di alcuni giovani disoccupati del quartiere e restituirà il chiosco ai frequentatori del parco, dopo mesi di abbandono.
La conclusione del calendario di appuntamenti è prevista per martedì 30. Alle 9.30 da piazza Aldo Moro partità la marcia delle scuole elementari e medie del territorio, che hanno seguito un progetto sulla legalità, partendo dalla riflessione intorno alle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e nel nome di Stefano Fumarulo, giovane dirigente della Regione Puglia impegnato nelle politiche dell’antimafia sociale e recentemente scomparso. La manifestazione, promossa nella settimana della legalità voluta dalla Regione, è stata patrocinata dall’Associazione Nazionale Magistrati e da Libera.
Cita il libro di Isaia, don Francesco Preite. «Spezzeranno le loro spade per farne aratri, trasformeranno le loro lance in falci», l’ispirazione biblica della guida della comunità del Libertà. «Con gli operatori che hanno curato il progetto sulla legalità abbiamo pensato alle falci e agli aratri, agli strumenti per lavorare la terra che spezzano le armi che uccidono i popoli - è la riflessione del parroco - Ogni ragazzo quindi consegnando un mitra, una pistola o anche una semplice fionda, riceverà in cambio un fidget spinner: perché la memoria di uomini che hanno dedicato la propria vita alla giustizia si faccia concretamente impegno nell’affermare una cultura dell’amicizia e del sano divertimento, e nel contrastare una cultura della morte e della violenza». A chi accusa le trottole luminose di essere strumento di distrazione, soprattutto in classe, don Francesco risponde ricordando «il valore simbolico del gesto che faranno i ragazzi, che martedì prossimo consegneranno le armi giocattolo al Questore di Bari, che dovrà fingerne il sequestro».
La La Gazzetta del Mezzogiorno 27 Maggio 2017 Bari città prima Pagine e PAG VI


Epolisbari 27 maggio 2017


Libertà, inaugurato il chiosco nel girdino Bucci affidato ai Salesiani. Decaro: “grazie a chi rende Bari migliore”
Riccardo Resta 26 maggio 2017 - http://bari.zon.it
Stamattina il sindaco all’inaugurazione del chiosco gestito dall’istituto salesiano del Redentore: “non posso ancora venire a Libertà a testa alta“
Il chiosco all’interno del giardino Mimmo Bucci, nel cuore del quartiere Libertà di Bari, è finalmente realtà. E’ stato il sindaco
Antonio Decaro a togliere il velo sul
nuovo chiosco affidato attraverso il regolamento per la cura dei beni comuni all’istituto salesiano del Redentore, a seguito degli interventi di manutenzione e l’istallazione di un nuovo impianto di videosorveglianza.
“Oggi finalmente inauguriamo il chiosco del giardino Mimmo Bucci, uno spazio pubblico intitolato a una persona straordinaria che nella sua vita ha dimostrato che è possibile inseguire i propri sogni – ha dichiarato il sindaco di Bari. Sono qui per dire grazie a chi è su queste strade, queste piazze, in questo giardino ogni giorno. Grazie a don Francesco e a don Mario, a tutti i volontari della comunità del Redentore, a tutte le famiglie che aiutano questo quartiere e questa città a diventare migliori e alle aziende che hanno contribuito a rendere possibile questa inaugurazione“.
“Se tutta la città – aggiunge – fosse animata con la stessa forza che esprimete qui, Bari sarebbe sicuramente un luogo migliore in cui vivere. Questo quartiere, nonostante i tanti problemi, ha straordinarie opportunità: il maggior numero di giovani famiglie, il tasso di natalità più alto dell’intera città, il che significa che vuole guardare al futuro, proprio come si è impegnata a fare questa amministrazione“.
Tanto è stato fatto, ma tanto altro ancora c’è da fare per rendere Libertà un posto di opportunità e benessere e non più un quartiere marginale e difficile. “Oggi – spiega Decaro non senza autocritica – non posso ancora venire a testa alta al Libertà perché so di non aver risolto tutti i problemi che vive quotidianamente. Un obiettivo che il sindaco da solo non può raggiungere ma che è alla nostra portata se lavoreremo tutti insieme, come ha detto don Francesco, cominciando a non girare la testa dall’altra parte. Dobbiamo condividere tutti la stessa determinazione contro la criminalità organizzata e scegliere di stare dalla parte della legalità”.
“Il Libertà è uno dei due quartieri di Bari, insieme al San Paolo, per i quali abbiamo ottenuto un finanziamento complessivo di 17 milioni di euro proprio perché abbiamo dimostrato la vitalità e la voglia di cambiamento che lo attraversano. Così potremo realizzare spazi di socializzazione, e questo sarà un piccolo spazio rispetto a quelli che andremo a realizzare. Non un annuncio ma un programma di interventi finanziato per il quale sono già pronti i progetti. A questi si aggiungono una serie di sperimentazioni che riguardano sia il rifacimento e l’allargamento dei marciapiedi sia una nuova illuminazione degli spazi pubblici, che stiamo mettendo a punto attraverso delle prove, la prima delle quali su via Manzoni che contiamo di migliorare”.
“Grandi e piccole cose che, insieme alla riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi, che oggi ospita Porta Futuro e che ospiterà la nuova sede del CNR con oltre 700 dipendenti, spero ci possano far guardare con più fiducia al futuro della nostra comunità e della nostra città.Grazie a tutti voi per quello che fate ogni giorno per rendere migliore questo quartiere”
Bari, inaugurato il chiosco nel giardino Mimmo Bucci. Decaro: “Grazie a chi aiuta questa città a diventare migliore”

Nel pomeriggio il sindaco Antonio Decaro è intervenuto all’inaugurazione del chiosco all’interno del giardino Mimmo Bucci, nel quartiere Libertà, affidato attraverso il regolamento per la cura dei beni comuni all’istituto salesiano del Redentore, a seguito degli interventi di manutenzione e l’istallazione di un nuovo impianto di videosorveglianza.
“Oggi finalmente inauguriamo il chiosco del giardino Mimmo Bucci, uno spazio pubblico intitolato a una persona straordinaria che nella sua vita ha dimostrato che è possibile inseguire i propri sogni - dice Decaro -. Sono qui per dire grazie a chi è su queste strade, queste piazze, in questo giardino ogni giorno. Grazie a don Francesco e a don Mario, a tutti i volontari della comunità del Redentore, a tutte le famiglie che aiutano questo quartiere e questa città a diventare migliori e alle aziende che hanno contribuito a rendere possibile questa inaugurazione”.
“Se tutta la città fosse animata con la stessa forza che esprimete qui – continua il sindaco -, Bari sarebbe sicuramente un luogo migliore in cui vivere. Questo quartiere, nonostante i tanti problemi, ha straordinarie opportunità: il maggior numero di giovani famiglie, il tasso di natalità più alto dell’intera città, il che significa che vuole guardare al futuro, proprio come si è impegnata a fare questa amministrazione”.
“Oggi non posso ancora venire a testa alta al Libertà perché so di non aver risolto tutti i problemi che vive quotidianamente – ammette Decaro -. Un obiettivo che il sindaco da solo non può raggiungere ma che è alla nostra portata se lavoreremo tutti insieme, come ha detto don Francesco, cominciando a non girare la testa dall’altra parte. Dobbiamo condividere tutti la stessa determinazione contro la criminalità organizzata e scegliere di stare dalla parte della legalità. Il Libertà è uno dei due quartieri di Bari, insieme al San Paolo, per i quali abbiamo ottenuto un finanziamento complessivo di 17 milioni di euro proprio perché abbiamo dimostrato la vitalità e la voglia di cambiamento che lo attraversano. Così potremo realizzare spazi di socializzazione, e questo sarà un piccolo spazio rispetto a quelli che andremo a realizzare. Non un annuncio ma un programma di interventi finanziato per il quale sono già pronti i progetti”.
“A questi – conclude il sindaco - si aggiungono una serie di sperimentazioni che riguardano sia il rifacimento e l’allargamento dei marciapiedi sia una nuova illuminazione degli spazi pubblici, che stiamo mettendo a punto attraverso delle prove, la prima delle quali su via Manzoni che contiamo di migliorare. Grandi e piccole cose che, insieme alla riqualificazione della ex Manifattura Tabacchi, che oggi ospita Porta Futuro e che ospiterà la nuova sede del CNR con oltre 700 dipendenti, spero ci possano far guardare con più fiducia al futuro della nostra comunità e della nostra città. Grazie a tutti voi per quello che fate ogni giorno per rendere migliore questo quartiere”.
Un nuovo chiosco e un impianto di videosorveglianza per garantire la sicurezza. Sono queste le novità introdotte nel giardino 'Mimmo Bucci', affidato all’istituto salesiano del Redentore, nel rione Libertà. La struttura è stata inaugurata nel pomeriggio dal sindaco di Bari Antonio Decaro. Si rinnova così lo spazio dedicato al compianto musicista, che il primo cittadino ha definito "una persona straordinaria che nella sua vita ha dimostrato che è possibile inseguire i propri sogni".
La struttura rientra nel piano degli interventi previsti dalla giunta nei quartieri 'difficili' - incluso il San Paolo - per cui il Comune ha ottenuto un finanziamento totale di 17 milioni di euro. La volontà dell'amministrazione è creare così una serie di spazi di socializzazione, proprio come vuole essere il chiosco al Redentore, oltre al rifacimento e all’allargamento dei marciapiedi e ad una nuova illuminazione degli spazi pubblici.
"Oggi non posso ancora venire a testa alta al Libertà - ha spiegato il sindaco durante la cerimonia di inaugurazione - perché so di non aver risolto tutti i problemi che vive quotidianamente. Un obiettivo che il sindaco da solo non può raggiungere ma che è alla nostra portata se lavoreremo tutti insieme, come ha detto don Francesco, cominciando a non girare la testa dall’altra parte. Dobbiamo condividere tutti la stessa determinazione contro la criminalità organizzata e scegliere di stare dalla parte della legalità".
26 maggio bari.repubblica.it
Un nuovo spazio per incontrarsi, socializzare e unire le forze contro la criminalità: si può sintetizzare così il senso dell'iniziativa del Comune di Bari che ha inaugurato nel giardino Mimmo Bucci, al quartiere Libertà, un chiosco che sarà affidato alla comunità salesiana. La stessa che si occupa già delle attività educative e ricreative dei ragazzi che vivono in questa zona della città.
"Qui - ha detto il sindaco Antonio Decaro prima del taglio del nastro - c'è il più alto numero di persone agli arresti domiciliari e il più alto numero di minori affidati ai servizi sociali. Però c'è anche la più altra presenza di famiglie composte da giovani, e questo ci deve dare speranza per il futuro". "Non dobbiamo voltarci dall'altra parte - ha detto il salesiano don Francesco rivolgendosi ai cittadini - perché sono se staremo insieme troveremo la forza di contrastare la criminalità e invertire la rotta di questo quartiere dove ci sono tantissime brave persone".
All'inaugurazione del chiosco è intervenuta anche Franca, la mamma di Mimmo Bucci, il ragazzo al quale è intitolato il giardino e che morì perché investito da una moto di grossa cilindrata che era impennata a viaggiava ad alta velocità. "L'unione fa la forza - ha detto la signora Bucci - e stasera qui siamo in tanti, uniti, come dobbiamo continuare a fare perché questo quartiere da essere l'ultimo di Bari, possa diventare il primo". L'iniziativa, che coinvolgerà diversi giovani anche nella gestione del chiosco, è stata realizzata con l'ausilio di alcune aziende private.
Rientra nell'ambito del protocollo d'intesa approvato dalla giunta comunale che disciplina i rapporti di collaborazione con l'istituto salesiano del Redentore per una serie di attività da mettere in campo nel quartiere Libertà attraverso il progetto 'Periferie al centro-Estate In Libertà 2017-2018'. Il Comune di Bari si impegna a "collaborare per la realizzazione delle attività che coinvolgeranno centinaia di ragazzi del quartiere, garantendo all'istituto supporto logistico, finanziario, comunicativo e di risorse umane necessarie".
IL QUARTIERE LIBERTA' DI BARI TENTA DI USCIRE DALLA CRIMINALITA': INAUGURATO IL CHIOSCO "MIMMO BUCCI"
Inaugurato il chiosco all’interno del giardino "Mimmo Bucci", affidato attraverso il regolamento per la cura dei beni comuni all’Istituto Salesiano del Redentore, a seguito degli interventi di manutenzione e l’istallazione di un nuovo impianto di videosorveglianza.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Antonio Decaro, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore dell’oratorio del Redentore don Francesco Preite, i genitori di Mimmo Bucci, Franca e Antonio Bucci, Michele Tatone direttore della Peroni srl e Pasquale Esposito Amministratore Unico della Ditta Ep Spa.
Pubblicato da Epolis Bari 26 Maggio 2017

E’ stato inaugurato oggi pomeriggio il chiosco all’interno del giardino Mimmo Bucci, nel quartiere Libertà: la struttura è stata affidata all’istituto salesiano del Redentore, a seguito degli interventi di manutenzione e l’istallazione di un nuovo impianto di videosorveglianza.
“Oggi – commenta il sindaco Antonio Decaro – finalmente inauguriamo il chiosco del giardino Mimmo Bucci, uno spazio pubblico intitolato a una persona straordinaria che nella sua vita ha dimostrato che è possibile inseguire i propri sogni. Sono qui per dire grazie a chi è su queste strade, queste piazze, in questo giardino ogni giorno. Grazie a don Francesco e a don Mario, a tutti i volontari della comunità del Redentore, a tutte le famiglie che aiutano questo quartiere e questa città a diventare migliori e alle aziende che hanno contribuito a rendere possibile questa inaugurazione”.
Dopo anni di cancelli sbarrati, il chiosco all’interno del giardino Mimmo Bucci (dove da poco sono state sistemate delle telecamere) nel cuore del quartiere Libertà, sarà gestito dall’Oratorio del Redentore. Che organizzerà eventi sia nel giardino sia in piazza Redentore, per i ragazzi del quartiere.
Pubblicato da Epolis Bari 25 Maggio 2017 pag 12
mercoledì, maggio 24, 2017
BARI - Entra nel vivo la “Festa di Maria Ausiliatrice - Maggio in Libertà” organizzata dal Redentore Salesiani di Bari. Dopo l'inaugurazione della mostra iconografica mariana, presso la Biblioteca di Quartiere "don Bosco" al Redentore, organizzata dal Laboratorio don Bosco oggi e dall'Associazione Spacca Bari, stasera in Oratorio ci sarà la veglia di preghiera alle ore 20.
Oggi 24 Maggio alle ore 18,30 presso la Chiesa del Redentore è prevista la Concelebrazione Eucaristica nella solennità di Maria Ausiliatrice, madre della gioia. Segue la processione con la "banda musicale della Città di Santeramo in Colle" e gli sbandieratori della "Militia Sancti Nicolai" per le vie del quartiere Libertà che si concluderà presso l’Oratorio del Redentore. In Oratorio, la festa continuerà con giochi e premi per i ragazzi e la sagra del panzerotto per le famiglie. Anche i giovani del social pub “Lupi & Agnelli” per l’occasione prepareranno un buon panino con la porchetta.
"La gioia di essere figli di Dio celebrata nella solennità di Maria Ausiliatrice - affermano gli organizzatori del Redentore - sarà impegno nella legalità, nello sport, nel lavoro e nella musica. Ecco il senso ed il significato degli appuntamenti programmati per il 25, 26, 27 maggio".
Giovedì 25 Maggio l’appuntamento è al mattino alle ore 9.30, presso il piazzale Aldo Moro, dove ci sarà un marcia con le rappresentanze delle scuole elementari e medie del territorio nella memoria e nell’impegno di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino delle vittime di mafia e nel nome di Stefano Fumarulo, giovane dirigente della Regione Puglia impegnato nelle politiche dell’antimafia sociale e recentemente scomparso. Saranno premiati i ragazzi del Maggio Oratoriano e del concorso Sogna il tuo quartiere. Per il 25 Maggio è stata lanciata la campagna DisarmiAMO la città: ogni ragazzo consegnando un’arma giocattolo riceverà in cambio un fidgetspinner. La memoria di uomini che hanno dedicato la propria vita alla giustizia si fa concretamente impegno nell’affermare una cultura dell’amicizia e del sano divertimento e nel contrastare una cultura della morte e della violenza. La manifestazione, promossa nella settimana della legalità indetta dalla Regione Puglia, è organizzata dal Redentore vedrà il coinvolgimento del Comune di Bari, dell’Associazione Nazionale Magistrati, di Libera. Sono attesi gli interventi di autorità e magistrati.
Nella serata alle ore 19,30 presso l’Oratorio del Redentore ci sarà il primo Memorial “Mimmo Bucci” nel decennale della sua prematura morte avvenuta tragicamente sul lungomare di Bari. Si tratta di un Triangolare di calcio a 7 tra "Gli amici di Mimmo - Vecchie glorie del Bari - Giornalisti USSI PUGLIA”. La manifestazione è presentata da Loredana Caporizzi e Enrico Presicci ed è realizzata in collaborazione con Telebari, Moab Bari eventi, Canale 100 la radio, De Ruvo dal 1971, Smart x Mimmo Bucci.
Venerdì 26 Maggio alle ore 17,00 ci sarà l’inaugurazione del Chiosco “Mimmo Bucci”, che intende promuovere ed accompagnare la cura dell'omonimo giardino nel rispetto delle regole e nello stile dell'animazione culturale in collaborazione con l'Oratorio salesiano Redentore. Il progetto teso alla riqualificazione culturale, sociale ed educativa del giardino è frutto della collaborazione tra Istituto salesiano Redentore e Comune di Bari e vede il coinvolgimento di partner istituzionali come la Regione Puglia ed alcune aziende come la Peroni srl che ha curato l'allestimento del chiosco, la Saicaf spa che ha donato la macchina del caffé e la EP spa che permetterà l'inserimento socio-lavorativo di alcuni giovani neet del quartiere Libertà di Bari. Alla manifestazione interverrà il Sindaco di Bari, ing. Antonio Decaro; il Presidente della Regione Puglia, dott. Michele Emiliano; la mamma di Mimmo Bucci, la sig.ra Franca. La manifestazione si concluderà con un intervento musicale di Antonello Vannucci.
Sabato 27 Maggio alle ore 20, presso l'Oratorio Redentore, ci sarà il momento conclusivo con il concerto dei Bari Jungle Brothers che hanno scelto proprio il Maggio in Libertà come tappa del loro ultimo tuor "Moh", preceduti dal gruppo dei Noir Le Club, il tutto presentato da Barbara Cirillo, volto noto di Telebari, e "disturbato" dalle incursioni del musicomico Antonello Vannucci.
Bari, al Redentore parte il "Maggio oratoriano"
BARI - Nel mese di maggio l'oratorio Salesiano Redentore di Bari organizza la quarta edizione del Maggio oratoriano 2017, dedicata alla memoria di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, vittime della mafia dopo 25 anni dalla strage di Capaci e via d’Amelio.
Ai due grandi uomini, agli uomini della scorta e a tutte le vittime di mafia è dedicato questo Maggio Oratoriano che ci invita a fare memoria per impegnarci nella costruzione di una società più giusta e libera dalla corruzione e dalle mafie.
Alla manifestazione parteciperanno gli alunni delle scuole del quartiere Libertà della città di Bari: Istituto comprensivo scolastico San Giovanni Bosco _ Melo da Bari, I.C. scolastico Giuseppe Garibaldi, I.C. scolastico Clementina Perone – Carlo Levi.
I ragazzi attraverso la narrazione e la riflessione sulla vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la sana competizione del gioco-sport saranno stimolati a vivere il rispetto delle regole e l’accettazione dell’altro condividendo l’amicizia.
L’evento avrà inizio martedì 9 maggio alle ore 9.00, con l'accensione della fiaccola dei giochi e terminerà giovedì 25 maggio 2017 con un grande evento finale nella piazza del Redentore di Bari.
In questa occasione i ragazzi parteciperanno anche alla quinta edizione del concorso “Liberi di sognare”. Gli verrà chiesto di rispondere, attraverso un disegno o una breve narrazione, alla domanda “Come sogniamo il nostro quartiere?”.
Durante la giornata conclusiva, il 25 Maggio, saranno premiati i 3 disegni e i racconti più votati da una giuria tecnica.
Maggio Oratoriano al Redentore – Giovanni e Paolo testimoni di giustizia
ANTONIO CURCI 5 MAGGIO 2017 -
http://www.ilmessaggeroitaliano.it

Il 6 maggio sarà celebrato il Savio’s day. San Domenico Savio allievo di Don Bosco, è il Santo protettore delle mamme in attesa e dei ragazzi. In questa occasione dalle ore 17 alle ore 19 presso l’oratorio Salesiano del Redentore di Bari, si terrà l’incontro settimanale “Primavera ragazzi”, alla fine del quale ci sarà la possibilità per tutti i partecipanti di gustare gratuitamente una buona granita.
A seguire alle ore 18.30 prima della fine dei giochi, si terrà un incontro in preghiera con l’animo rivolto a questo giovane santo per affidare a lui la “gioventù” dei ragazzi.
Nel mese di maggio, inoltre, l’oratorio Salesiano Redentore di Bari organizzerà la quarta edizione del Maggio oratoriano 2017, dedicata alla memoria di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, vittime della mafia dopo 25 anni dalla strage di Capaci e via d’Amelio.
Ai due grandi uomini, agli uomini della scorta e a tutue le vittime di mafia è dedicato il Maggio Oratoriano che invita tutti a fare memoria per l’impegno nella costruzione di una società più giusta e libera dalla corruzione e dalle mafie.
Alla manifestazione parteciperanno gli alunni delle scuole del quartiere Libertà della città di Bari: Istituto comprensivo scolastico San Giovanni Bosco _ Melo da Bari, I.C. scolastico Giuseppe Garibaldi, I.C. scolastico Clementina Perone – Carlo Levi.
I ragazzi attraverso la narrazione e la riflessione sulla vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino , lo gioco-sport, la sana competizione saranno stimolati a vivere il rispetto delle regole e l’accettazione dell’altro condividendo l’amicizia.
L’evento avrà inizio martedì 9 maggio alle ore 9.00, con l’accensione della fiaccola dei giochi e terminerà giovedì 25 maggio 2017 con un grande evento finale nella piazza del Redentore di Bari.
Nell’occasione i ragazzi parteciperanno anche alla quinta edizione del concorso “Liberi di sognare”. Gli verrà chiesto di rispondere, attraverso un disegno o una breve narrazione, alla domanda “Come sogniamo il nostro quartiere?”. Durante la giornata conclusiva, il 25 Maggio, saranno premiati i 3 disegni e i racconti più votati da una giuria tecnica
BARI - Al Redentore di Bari, nei locali dell’APS “Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione - Cultura - Pastorale (= DB LAB)”, è iniziato, il 21 aprile scorso, lo Short Master in “L’educatore nei servizi per minori”. L’iniziativa è il frutto della collaborazione fortemente voluta dall’Università degli Studi di Bari A. Moro con l’Opera salesiana di Bari. Il Direttore stesso della casa, don Francesco Preite, ha espresso la sua soddisfazione asserendo che “in quanto salesiani il nostro carisma è da sempre improntato all’educazione. Nella chiesa e nel mondo la nostra missione è proprio quella di educare i ragazzi, i minori e le famiglie. Ecco allora che questa collaborazione ci da quella competenza e quella ricchezza tipica della cultura universitaria che è importante nel lavoro educativo”.
Direttrice del corso è la Prof.ssa Valeria Rossini che, nel giorno dell’inaugurazione, ha tenuto a sottolineare che “questo Short Master si inserisce perfettamente nel percorso di definizione specifico dell’educatore e del pedagogista e in qualche modo permetterà l’acquisizione di nuove competenze utili alla formazione di un profilo definito, spendibile nel mondo del lavoro”. Il corso prevede quattro moduli, teorici e pratici, ciascuno composto da due lezioni frontali e due laboratori, e uno stage finale da svolgere presso i diversi servizi che l’istituto Redentore offre. Al termine, superato un questionario di valutazione finale, verrà rilasciata apposita certificazione sulle competenze acquisite.
L’obiettivo è di contribuire alla formazione e alla qualificazione professionale della figura dell’educatore che opera specificatamente nelle strutture e nei servizi socio-educativi e assistenziali per minori. Esso è inoltre diretto a quelle professionalità (operatori, animatori ecc.) chiamate a operare congiuntamente alle figure educative in un lavoro di rete che richiede una forte condivisione di finalità e propositi e una stretta partecipazione nel campo della progettazione socio-educativa.
Le competenze che lo Short Master si propone di far acquisire ai corsisti riguardano la conoscenza della legislazione nazionale e regionale e delle direttrici organizzative e gestionali dei servizi per i minori, l’approfondimento delle problematiche psicopedagogiche dei minori inseriti nelle suddette strutture, la capacità di stabilire una relazione educativa positiva con il minore e di predisporre un piano educativo individualizzato e personalizzato per rispondere efficacemente ai suoi bisogni educativi e accompagnarlo verso l’autonomia e l’inclusione sociale. Particolare attenzione sarà posta all’impostazione metodologica del lavoro educativo, che adotta lo stile preventivo di Don Bosco per aiutare i corsisti a operare efficacemente soprattutto nelle situazioni di disagio e di devianza.
Le lezioni e i laboratori si terranno presso le sale della Biblioteca di quartiere “Don Bosco” (Via Martiri d'Otranto 69) il venerdì, dalle ore 15:00 alle ore 19:00, e il sabato, dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
La Gazzetta del mezzogiorno 15 Aprile 2017 Bari città pag VII - PDF



L’Oratorio centro giovanile Redentore organizza, da giovedì 27 aprile, ogni lunedì e giovedì dalle ore 17 alle ore 19, la “Saviocup 2017” – Torneo di calcio a 7.
Vivaci e scattanti squadre composte dai numerosi piccoli atleti, si divideranno in quattro categorie: mini (dagli 8 agli 11 anni), propaganda (dai 14 ai 13 anni), under 15 (dai 14 ai 16 anni) e under 17 (dai 17 ai 18 anni).
Il valore dello sport, pone al primo posto l’attenzione verso il ragazzo e la sua crescita, mettendo in risalto lo spirito di partecipazione e di aggregazione. Il vero successo non sarà il risultato ma la forza che nascerà dal legame di gruppo che si creerà fra tutti i giovani atleti. Il Torneo di calcio a 7 è chiamato Saviocup, in memoria di Domenico Savio, un ragazzo cresciuto all’Oratorio di don Bosco.
Il costo è di 5 euro e comprende la quota di iscrizione e una maglietta, in più per ogni partita dovrà essere versato 1 euro.
Le iscrizioni vanno effettuate presso la segreteria dell’oratorio “Redentore”, in Via Martiri d’Otranto 65 a Bari, entro il 20 aprile 2017.
Gazzetta Del Mezzogiorno 30 marzo 2017 baricittà pag V PDF

Epolis Bari 23 Marzo 2017 pag. 17

BARI - L’impegno degli animatori che ogni giorno educano i ragazzi nelle diverse attività che si tengono negli oratori, non è da considerarsi come un semplice riempitivo di tempo, ma costituisce una vera e propria vocazione che ogni giorno va sostenuta e scelta. Animare è dare vita, è una vocazione che comporta una missione: quella di educare.
Attraverso l’operato dell’animatore, che si concretizza con linguaggi semplici come il gioco, viene trasmesso un sistema di valori che sono alla base dell’educare. Per questo è essenziale che alla base dell’animare vi sia una adeguata formazione che curi le motivazioni e che approfondisca il sistema educativo preventivo di don Bosco.
A questo scopo presso l’Oratorio Salesiano “Redentore” di Bari, si terrà un il percorso di formazione per animatori di oratoriorivolto ai giovani dai 15 anni in su, che permetterà di acquisire competenze educative e crediti formativi validi per il percorso di studi scolastici.
L’inizio del percorso formativo per giovani animatori è previsto per venerdì 31 marzo alle ore 18, e sarà composto da 11 moduli teorici, a cui farà seguito un periodo di tirocinio pratico di 50 ore, presso la stessa sede, durante il periodo estivo.
L’iscrizione gratuita dovrà avvenire entro il 31 marzo 2017, presso la segreteria dell’Oratorio Redentore, oppure scaricando il modulo di adesione dal sito
redentorebari.donboscoalsud.it, ed inviandolo via email all’indirizzo bari@donboscoalsud.it.
Per ulteriori informazioni telefonare ai numeri: 080-9025793 / 388-6489149 (Nunzia o Daniela).
La Gazzetta del Mezzogiorno 19 marzo 2017 pag VIII Bari Città PDF

All’oratorio Redentore di Bari arriva la Primavera per i ragazzi del quartiere
Dopo l’ottimo avvio dei magnifici 10 laboratori educativi per ragazzi, l’oratorio Redentore Salesiano di Bari organizza ogni sabato, dal 24 marzo al 19 maggio, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, pomeriggi pieni di giochi, gare, film, preghiere, per tutti i ragazzi/e dai 7 ai 13 anni.
La Primavera Ragazzi 2017 sarà caratterizzata dalla visione del film di animazione “I Robinson – Una famiglia spaziale”. “Guidati da Lewis e Wilbur Robinson, protagonisti del film di animazione, vogliamo che i ragazzi volino nel futuro per scoprire che tutto ancora è possibile: basta solo inventarlo!” affermano gli animatori dell’Oratorio.
A tutti i partecipanti sarà donata in regalo una bellissima maglietta.
Il costo per i non iscritti all’oratorio è di 5 euro.
Le iscrizioni vanno effettuate presso la segreteria dell’oratorio, in via Martiri d’Otranto 65.
Per ulteriori informazioni telefonare ai numeri: 080-9025793 / 388-6489149.
Oppure consultare il nostro sito: redentorebari.donboscoalsud.it
di Antonio Carbonara
Epolisbari 17 marzo 2017 pag 13

Corriere del Mezzogiorno - Bari, 16 marzo 2017 
Avvenire 14 marzo 2017 pag 28
La Gazzetta del mezzogiorno 13 Marzo 2017 pag II bari Citta

Da Lunedì 13 marzo inizieranno presso l’Oratorio salesiano Redentore i laboratori educativi per i ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni, di: Inglese (lunedì alle ore 16) Chitarra (mercoledì alle ore 18) teatro (mercoledì alle ore 17,30) cartapesta (venerdì alle ore 17,00), Cucina (martedì alle ore 17), Percussioni (giovedì alle ore 17), Hip-Hop (martedì alle ore 18) che arricchiranno l’offerta formativa ed educativa connotata dal sostegno scolastico pomeridiano, dai laboratori sportivi di calcio, basket e pallavolo e dai gruppi di formazione.
Le iscrizioni ai laboratori sono gratuite e possono essere effettuate ogni pomeriggio presso la segreteria dell’Oratorio salesiano Redentore .
Inoltre da Sabato 18 marzo e per tutti i sabati fino a Maggio, alle ore 17 in Oratorio, inizierà “Primavera ragazzi”: un percorso di grandi giochi per i ragazzi e le ragazze dai sette ai tredici anni ispirato al film di animazione “I Robison”.
Le nuove iniziative sono state rese possibili grazie alla collaborazione con l’associazione Marcobaleno ed i servizi socio-educativi del Caf/cap Libertà e del Centro socio-educativo Diurno “i ragazzi di don Bosco”.
“Dopo episodi criminali che hanno caratterizzato il nostro territorio, c’è bisogno di fiducia – afferma don Francesco Preite, direttore del Redentore dei Salesiani di Bari, e continua – La promozione di una cultura educativa passa non soltanto dalla repressione dei crimini ma da azioni di prevenzione rivolte alle fasce più giovani del nostro quartiere. Mi rivolgo soprattutto ai genitori: non abbiate paura di far partecipare i vostri figli. Fateli vivere gli spazi aperti e pubblici, è l’unico modo per farli crescere nel dialogo e nel confronto reale e comunitario con altri coetanei, guidati da validi animatori”.
Info: REDENTORE SALESIANI BARI
ISTITUTO SALESIANO SS. REDENTORE BARI
Via Martiri d’Otranto, 65
70123 BARI Tel. Oratorio: 080.9025793 – Centralino Tel.: 080.57.50.111 – Cell. 327.6769759 Fax: 080.2046347 – 080. 57.50.179 Website: redentorebari.donboscoalsud.it – RedentoreChannel: – www.youtube.com/user/redentorebari FB: www.facebook.com/salesiani.bari – Twitter: RedSalBa Email: bari@donboscoalsud.it
di Antonio Carbonara
Nell’Oratorio salesiano partono laboratori gratuiti per i bambini
ven 10 Marzo 2017 puglia positiva
BARI I campi dell'Oratorio del Redentore (foto tratta dal sito redentorebari.donboscoalsud.it)
Previste lezioni di musica, inglese, danza, sport, teatro, arte con incontri settimanali
BARI - L’Oratorio salesiano Redentore apre le porte ai bambini dai 7 ai 13 anni di età, di Bari, con una serie di laboratori educativi gratuiti, a partire dal prossimo 13 marzo.
Si comincia con le lezioni di inglese ogni lunedì, a partire proprio dal 13 marzo, alle ore 16, la cucina sarà protagonista ogni martedì, alle ore 17, insieme con l’Hip Hop a partire però dalle ore 18, il mercoledì altro doppio appuntamento con la chitarra (alle ore 18) e, in un’altra aula, il teatro (alle ore 17.30), il giovedì lezioni di percussioni a partire dalle ore 17, il laboratorio di cartapesta si terrà ogni venerdì alle ore 17. Per arricchire l'offerta formativa ed educativa connotata dal sostegno scolastico pomeridiano, previsti anche laboratori sportivi di calcio, basket e pallavolo e gruppi di formazione.
Inoltre dal 18 marzo e per tutti i sabati fino a maggio, alle ore 17 in Oratorio, inizierà "Primavera ragazzi": un percorso di grandi giochi per i ragazzi e le ragazze dai sette ai tredici anni ispirato al film di animazione "I Robinson".
Le iscrizioni ai laboratori sono gratuite e possono essere effettuate ogni pomeriggio presso la segreteria dell'Oratorio salesiano Redentore.
Le nuove iniziative sono state rese possibili grazie alla collaborazione con l'associazione Marcobaleno ed i servizi socio-educativi del Caf/cap Libertà e del Centro socio-educativo Diurno "i ragazzi di don Bosco".
“La promozione di una cultura educativa passa non soltanto dalla repressione dei crimini ma da azioni di prevenzione rivolte alle fasce più giovani del nostro quartiere - afferma don Francesco Preite, direttore del Redentore dei Salesiani di Bari, e continua - Mi rivolgo soprattutto ai genitori: non abbiate paura di far partecipare i vostri figli. Fateli vivere gli spazi aperti e pubblici, è l'unico modo per farli crescere nel dialogo e nel confronto reale e comunitario con altri coetanei, guidati da validi animatori".
BARI - Da Lunedì 13 marzo inizieranno, presso l'Oratorio salesiano Redentore, i laboratori educativi per i ragazzi e ragazze dai 7 ai 13 anni, di inglese (lunedì alle ore 16), chitarra (mercoledì alle ore 18), teatro (mercoledì alle ore 17,30), cartapesta (venerdì alle ore 17), cucina (martedì alle ore 17), percussioni (giovedì alle ore 17), Hip-Hop (martedì alle ore 18) che arricchiranno l'offerta formativa ed educativa connotata, dal sostegno scolastico pomeridiano, dai laboratori sportivi di calcio, basket e pallavolo e dai gruppi di formazione.
Le iscrizioni ai laboratori sono gratuite e possono essere effettuate ogni pomeriggio presso la segreteria dell'Oratorio Salesiano Redentore .
Inoltre da sabato 18 marzo e per tutti i sabati fino a maggio, dalle ore 17 in Oratorio, inizierà "Primavera ragazzi". Un percorso di grandi giochi, per i ragazzi e per le ragazze dai sette ai tredici anni, ispirato al film di animazione "I Robison".
Le nuove iniziative sono state rese possibili grazie alla collaborazione con l'associazione Marcobaleno ed i servizi socio-educativi del Caf/Cap Libertà e del Centro socio-educativo Diurno "I ragazzi di don Bosco".
"Dopo episodi criminali che hanno caratterizzato il nostro territorio, c'è bisogno di fiducia - afferma don Francesco Preite, direttore del Redentore dei Salesiani di Bari - La promozione di una cultura educativa passa non soltanto dalla repressione dei crimini ma da azioni di prevenzione rivolte alle fasce più giovani del nostro quartiere. Mi rivolgo soprattutto ai genitori: non abbiate paura di far partecipare i vostri figli. Fateli vivere gli spazi aperti e pubblici, è l'unico modo per farli crescere nel dialogo e nel confronto reale e comunitario con altri coetanei, guidati da validi animatori".
Epolisbari 8 marzo 2017 pag 15

Bari, fuochi d'artificio dopo l'omicidio: la festa del quartiere Libertà a un'ora dall'agguato

08 marzo 2017 bari.repubblica.it
Fuochi d'artificio per festeggiare una scarcerazione eccellente, il compleanno del nipote del boss o il matrimonio della cugina. Una forma di pressione sociale, tutta barese, che la sera del 6 marzo ha raggiunto livelli allarmanti quando l'oggetto dei festeggiamenti è stato un agguato mortale. Ore 21,30: è passata solo un'ora da quando a Japigia
viene ucciso Giuseppe Gelao e gravemente ferito Antonino Palermiti, nipote del boss Eugenio. Appena il tempo di "passare novità", di informare cioé i referenti delle organizzazioni criminali, che al rione Libertà si festeggiava con esplosioni colorate in cielo. Circostanza che non è passata inosservata agli investigatori della Squadra mobile, al lavoro per la risoluzione dell'omicidio.
"È successo anche un paio di settimane fa, quando il 27 febbraio hanno
arrestato il gruppo degli Strisciuglio che faceva le estorsioni, qui c'è la spartizione fra clan e, a seconda di chi ha la peggio, l'altro festeggia così". Don Francesco Preite, parroco della chiesa del Redentore, cuore del Libertà, non ha dubbi: "È un segnale per dire: comandiamo ancora noi. Ma non è così". Nelle strade del quartiere c'è un misto di sollievo, dopo quegli arresti, e timore che accada ancora. C'è chi ammette di averli conosciuti, di aver subito le richieste estorsive e chi scuote la testa e tira giù la saracinesca.
"La gente ha bisogno di segni, di speranza concreta - prosegue il parroco - non solo della repressione che ci deve essere, ha bisogno di una politica che si interroghi sulla questione e spinga per un sostegno alla gioventù in questo tempo di crisi, economica e sociale, che viviamo. Tempo nel quale la criminalità ha tutta la possibilità di operare". A dicembre 2016, all'interno del Redentore, è nato il
pub sociale Lupi&Agnelli, uno spazio di incontro culturale ed esempio di legalità.
Ma non basta: "Nell'ultimo mese ho incontrato molti ragazzi colpevoli di crimini - racconta don Francesco - Tutti mi raccontavano di disagio, disperazione, di famiglie che non arrivano a fine mese. E i modelli prepotenti e violenti della criminalità prevalgono su quelli positivi. Ma se noi siamo sostegno ai modelli alternativi che danno un futuro possibile, la tendenza inizia a cambiare". E ci si prova in tanti modi, anche con la raccolta fondi. "Abbiamo lanciato la campagna per mettere a disposizione gli spazi del Redentore, provando a fare lavori di inclusione lavorativa".
Il richiamo è anche ad Antonio Decaro: "Il sindaco ha annunciato la riqualificazione delle periferie. Noi aspettiamo una riqualificazione sociale ed economica del tessuto comunitario, unica risposta alla logica delle mafie che priva dei rapporti più elementari la gente del territorio". Il commercio, per don Francesco, resta tema centrale: "Non solo per un discorso economico: si permette alla gente di camminare liberamente per strada, senza avere paura, di avviare relazioni. Lo vediamo con i giovani che vengono al pub, sono partecipi e attivi, vogliono aprire negozi, ma aspettano che non ci siano pericoli. Si respira un clima di paura e allerta, testimoniato anche dai fuochi d'artificio".
E intanto proseguono le indagini degli agenti della Squadra mobile, che hanno eseguito perquisizioni, stub e interrogatori. La pista più battuta, al momento, porta a una spaccatura interna al clan Parisi: un conflitto fra sottogruppi per il controllo del traffico di sostanze stupefacenti. Un agguato, a quanto pare, maturato dopo
l'omicidio di Franco Barbieri, il 17 gennaio, nello stesso quartiere. Il 6 marzo i sicari, forse arrivati in via Caduti Partigiani con un'auto, hanno sparato con una mitraglietta e un'altra arma contro Gelao e Palermiti. Non si esclude, peraltro, che con loro ci fosse un'altra persona appena uscita dal carcere.
Foto di bari.repubblica.it
Università di Bari
L’Università degli Studi di Bari, in collaborazione con il Redentore di Bari, ha attivato lo short master: “L’educatore nei servizi per i minori”. Il master è rivolto a quelle professionalità (operatori, animatori, ecc.) – è detto in una nota – chiamate a operare congiuntamente alle figure educative in un lavoro di rete che richiede condivisione di finalità e obiettivi e una stretta partecipazione nel campo della progettazione socio-educativa”.
“Le competenze che lo short master si propone di far acquisire ai corsisti – è detto nel comunicato – riguardano la conoscenza della legislazione nazionale e regionale dei servizi per i minori, la capacità di stabilire una relazione educativa positiva con il minore e di predisporre un piano educativo individualizzato accompagnandolo verso l’autonomia e l’inclusione sociale, ecc”.
Di seguito il link per ulteriori informazioni http://www.uniba.it/didattica/master-universitari/short-master/s hort-master-a.a.-2016-2017/educatore-servizi-minori.
Ansa
di Antonio Carbonara
(ANSA) - BARI, 7 MAR - L'Università degli Studi di Bari, in collaborazione con il Redentore di Bari, ha attivato lo short master: "L'educatore nei servizi per i minori". Il master è rivolto a quelle professionalità (operatori, animatori, ecc.) - è detto in una nota - chiamate a operare congiuntamente alle figure educative in un lavoro di rete che richiede condivisione di finalità e obiettivi e una stretta partecipazione nel campo della progettazione socio-educativa".
"Le competenze che lo short master si propone di far acquisire ai corsisti - è detto nel comunicato - riguardano la conoscenza della legislazione nazionale e regionale dei servizi per i minori, la capacità di stabilire una relazione educativa positiva con il minore e di predisporre un piano educativo individualizzato accompagnandolo verso l'autonomia e l'inclusione sociale, ecc".
Di seguito il link per ulteriori informazioni http://www.uniba.it/didattica/master-universitari/short-master/s hort-master-a.a.-2016-2017/educatore-servizi-minori.(ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
28 febbraio 2017 - http://www.puglianews24.eu
DB LAB promuove tre nuovi percorsi formativi
BARI – Venerdì prossimo 3 marzo a partire dalle ore 17:00 l’Associazione di Promozione Sociale “Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione-Cultura-Pastorale (=DB LAB)”, settore culturale dell’Istituto Salesiano Redentore di Bari, celebra il secondo anniversario dalla sua fondazione inaugurando le attività educative, sociali, formative e culturali per l’anno 2017.
In concomitanza con l’inizio del nuovo anno, il DB LAB promuove tre nuovi percorsi formativi. Il primo, iniziato lo scorso 13 gennaio e che terminerà ad inizio luglio, riguarda il “Corso di Alta Formazione in Teoria e Tecnica della Comunicazione Sociale” patrocinato dalla Biblioteca Provinciale “Santa Fara”, dall’Università Pontificia Salesiana, dalla Facoltà Teologica Pugliese e dal CISM. A cui seguono due Short Master (“L’educatore nei servizi per minori”; “Progettazione, Gestione e Coordinamento dell’Oratorio”) organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” che partiranno nel mese di marzo.
Nel corso della serata interverranno autorità accademiche e civili. Il saluto di don Francesco Preite – direttore Istituto Salesiano Redentore – aprirà l’evento, succeduto dall’intervento del Prof. Luigi La Franceschina (docente di Pedagogia ed educazione interculturale presso l’Istituto “San Nicola il Pellegrino” di Trani) che ricorderà la figura del salesiano don Gino Corallo.
Successivamente la parola passerà al Magnifico Rettore dell’Università di Bari, Prof. Antonio Felice Uricchio, e al Prof. Alfonso Pisicchio, docente dell’Accademia di Belle Arti e Presidente della Sesta Commissione Regione Puglia (Politiche comunitarie – Lavoro – Formazione professionale), che focalizzeranno l’attenzione sul seguente tema: “La mancanza di educazione e valori etici e culturali: oscuramento dell’Umanesimo e degrado della Res Publica”.
Il discorso conclusivo dell’evento sarà curato da don Giuseppe Ruppi, presidente dell’APS “Laboratorio Don Bosco oggi” e moderatore dell’incontro.
Venerdì 3 marzo a partire dalle ore 17:00 l’Associazione di Promozione Sociale “Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione-Cultura-Pastorale (=DB LAB)”, settore culturale dell’Istituto Salesiano Redentore di Bari, celebra il secondo anniversario dalla sua fondazione inaugurando le attività educative, sociali, formative e culturali per l’anno 2017.
In concomitanza con l’inizio del nuovo anno, il DB LAB promuove tre nuovi percorsi formativi. Il primo, iniziato lo scorso 13 gennaio e che terminerà ad inizio luglio, riguarda il “Corso di Alta Formazione in Teoria e Tecnica della Comunicazione Sociale” patrocinato dalla Biblioteca Provinciale “Santa Fara”, dall’Università Pontificia Salesiana, dalla Facoltà Teologica Pugliese e dal CISM. A cui seguono due Short Master (“L’educatore nei servizi per minori”; “Progettazione, Gestione e Coordinamento dell’Oratorio”) organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” che partiranno nel mese di marzo.
Nel corso della serata interverranno autorità accademiche e civili. Il saluto di don Francesco Preite – direttore Istituto Salesiano Redentore – aprirà l’evento, succeduto dall’intervento del Prof. Luigi La Franceschina (docente di Pedagogia ed educazione interculturale presso l’Istituto “San Nicola il Pellegrino” di Trani) che ricorderà la figura del salesiano don Gino Corallo.
Successivamente la parola passerà al Magnifico Rettore dell’Università di Bari, Prof. Antonio Felice Uricchio, e al Prof. Alfonso Pisicchio, docente dell’Accademia di Belle Arti e Presidente della Sesta Commissione Regione Puglia (Politiche comunitarie – Lavoro – Formazione professionale), che focalizzeranno l’attenzione sul seguente tema: “La mancanza di educazione e valori etici e culturali: oscuramento dell’Umanesimo e degrado della Res Publica”.
Il discorso conclusivo dell’evento sarà curato da don Giuseppe Ruppi, presidente dell’APS “Laboratorio Don Bosco oggi” e moderatore dell’incontro.
LABORATORIO DON BOSCO OGGI
Redentore Salesiani Bari
Via Martiri d’Otranto, 65
70123 BARI
080/5750186 – 349/4045744
di Antonio Carbonara
BARI - Venerdì 3 marzo a partire dalle ore 17:00 l’Associazione di Promozione Sociale “Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione-Cultura-Pastorale (=DB LAB)”, settore culturale dell’Istituto Salesiano Redentore di Bari, celebra il secondo anniversario dalla sua fondazione inaugurando le attività educative, sociali, formative e culturali per l’anno 2017.
In concomitanza con l’inizio del nuovo anno, il DB LAB promuove tre nuovi percorsi formativi. Il primo, iniziato lo scorso 13 gennaio e che terminerà ad inizio luglio, riguarda il “Corso di Alta Formazione in Teoria e Tecnica della Comunicazione Sociale” patrocinato dalla Biblioteca Provinciale “Santa Fara”, dall’Università Pontificia Salesiana, dalla Facoltà Teologica Pugliese e dal CISM. A cui seguono due Short Master (“L’educatore nei servizi per minori”; “Progettazione, Gestione e Coordinamento dell’Oratorio”) organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” che partiranno nel mese di marzo.
Nel corso della serata interverranno autorità accademiche e civili. Il saluto di don Francesco Preite - direttore Istituto Salesiano Redentore - aprirà l’evento, succeduto dall’intervento del Prof. Luigi La Franceschina (docente di Pedagogia ed educazione interculturale presso l’Istituto “San Nicola il Pellegrino” di Trani) che ricorderà la figura del salesiano don Gino Corallo.
Successivamente la parola passerà al Magnifico Rettore dell’Università di Bari, Prof. Antonio Felice Uricchio, e al Prof. Alfonso Pisicchio, docente dell’Accademia di Belle Arti e Presidente della Sesta Commissione Regione Puglia (Politiche comunitarie - Lavoro - Formazione professionale), che focalizzeranno l’attenzione sul seguente tema: “La mancanza di educazione e valori etici e culturali: oscuramento dell’Umanesimo e degrado della Res Publica”.
Il discorso conclusivo dell’evento sarà curato da don Giuseppe Ruppi, presidente dell’APS “Laboratorio Don Bosco oggi” e moderatore dell’incontro.
“L’Oratorio non solo è vivo ma è il motore del Libertà”. Sono queste le parole di Francesco Preite, direttore dell’opera salesiana di Bari Redentore. Ieri la comunità ha festeggiato il carnevale tra le vie del quartiere Libertà.
E’ uno dei quartieri più difficili di Bari, ad alto tasso di criminalità, ma per Francesco Preite “i ragazzi ed i bambini hanno testimoniato la gioia di un quartiere normale ed allegro, ove le cronache nere sono un lontano miraggio“.
Tutto si svolto nella massima serenità, con la presenza della Polizia municipale, della Polizia di Stato e dei Carabinieri.
Per il giovane direttore “servono invece fatti, azioni come queste che hanno il sapore della speranza ed aprono al futuro contagiando il quartiere”.
Tra i presenti catechesti, genitori e animatori, l’iniziativa è stata sostenuta dal presidente del Primo Municipio Micaela Paparella.
di Antonio Carbonara
Per la prima volta, il quartiere Libertà diventa sede di una grande parata di carnevale. L’Oratorio salesiano Redentore di Bari ha organizzato la sfilata di Carnevale per le vie del quartiere Libertà.
L’appuntamento è per Domenica 26 febbraio, alle ore 17.00, presso la piazza del Redentore.
Al termine della sfilata sarà premiata la maschera più bella fra tutte.
“Creare alternative positive, colorare le strade del nostro quartiere, diffondere allegria e fiducia è il senso di questa manifestazione rivolta alle famiglie e ai bambini” – spiegano gli Oraganizzatori della manifestazione.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti, alle associazioni, alle scuole, alle famiglie, ai bambini, a quanti vorranno trascorrere un pomeriggio in allegria.
di Antonio Carbonara
Tra maschere, colori e sorrisi, il carnevale arriva anche nel quartiere Libertà di Bari per far divertire adulti, giovani e bambini.
Per la prima volta, il popoloso quartiere cittadino diventa sede di una grande parata di carnevale. L’Oratorio salesiano Redentore ha organizzato la sfilata di Carnevale per le vie del quartiere Libertà.
L’appuntamento è per Domenica 26 febbraio, alle ore 17.00, presso la piazza del Redentore.
Al termine della sfilata sarà premiata la maschera più bella fra tutte.
“Creare alternative positive, colorare le strade del nostro quartiere, diffondere allegria e fiducia è il senso di questa manifestazione rivolta alle famiglie e ai bambini” – spiegano gli Oraganizzatori della manifestazione.
L’invito a partecipare è rivolto a tutti, alle associazioni, alle scuole, alle famiglie, ai bambini, a quanti vorranno trascorrere un pomeriggio in allegria.
BARI - Tra maschere, colori e sorrisi, il carnevale arriva per far divertire adulti, giovani e bambini. Per la prima volta il quartiere Libertà diventa sede di una grande parata di carnevale. L'Oratorio Salesiano Redentore di Bari organizza la sfilata di Carnevale per le vie del rione. L'appuntamento è per domenica 26 febbraio alle ore 17:00 presso la piazza del Redentore.
Al termine della sfilata sarà premiata la maschera più bella fra tutte. "Creare alternative positive, colorare le strade del nostro quartiere, diffondere allegria e fiducia è il senso di questa manifestazione rivolta alle famiglie e ai bambini", spiegano gli organizzatori della manifestazione.
L'invito a partecipare è rivolto a tutti. Alle associazioni, alle scuole, alle famiglie, ai bambini e a quanti vorranno trascorrere un pomeriggio in allegria.
Carnevale, maschere e colori al quartiere Libertà di Bari
L'Oratorio salesiano Redentore di Bari ha organizzato la sfilata di Carnevale per le vie del quartiere
Pubblicato in CULTURA E SPETTACOLI il 20/02/2017 da Redazione -
www.ilikepuglia.it
Tra maschere, colori e sorrisi, il carnevale arriva per far divertire adulti, giovani e bambini. Per la prima volta, il quartiere Libertà diventa sede di una grande parata di carnevale. L'Oratorio salesiano Redentore di Bari ha organizzato la sfilata di Carnevale per le vie del quartiere Libertà.
L'appuntamento è per Domenica 26 febbraio, alle ore 17.00, presso la piazza del Redentore. Al termine della sfilata sarà premiata la maschera più bella fra tutte.
"Creare alternative positive, colorare le strade del nostro quartiere, diffondere allegria e fiducia è il senso di questa manifestazione rivolta alle famiglie e ai bambini - spiegano gli Oraganizzatori della manifestazione. L'invito a partecipare è rivolto a tutti, alle associazioni, alle scuole, alle famiglie, ai bambini, a quanti vorranno trascorrere un pomeriggio in allegria”.
L’Istituto Salesiano Redentore di Bari, attraverso il Laboratorio don Bosco oggi, organizza, in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, con il patrocinio del Conferenza Italiana Superiori Maggiori e della Conferenza Episcopale Pugliese, due Short Master dal titolo “L’educatore nei servizi per minori” e “Progettazione, gestione e coordinamento dell’Oratorio”.
Le strutture e i servizi socio-educativi per minori hanno trovato specifico inquadramento nelle leggi regionali (Legge Regione Puglia 19/2006 e Regolamento attuativo 4/2007) che affidano anche al privato sociale la gestione di strutture e servizi per la prevenzione del disagio minorile. Il corso dunque, relativo a “L’educatore nei servizi per minori”, offre un percorso di specializzazione sulle tematiche principali per lavorare nelle strutture e nei servizi socio-educativi per minori e prevede quattro moduli: “L’educazione come atto ermeneutico”; “Educatore e minore”; “Legislazione e servizi per minori: quadro storico e linee progettuali”; “Le strutture socio educative per minori: organizzazione e finalità”.
Nella seduta del Consiglio della Regione Puglia del 21 giugno 2016 è stata approvata la “Legge sul riconoscimento, valorizzazione e sostegno della funzione socio-educativa delle attività di Oratorio” (LR 17/2016). Il corso in “Progettazione, gestione e coordinamento dell’Oratorio” offre competenze e conoscenze di base e specifiche per quel che concerne la progettazione, la gestione e il coordinamento degli oratori. Si articola in quattro moduli: “La funzione educativa e sociale dell’Oratorio”; La relazione educativa: fondamenti pedagogici e psicologici”; “Il progetto socio-educativo e il lavoro in rete”; “Educazione e linguaggio giovanile”.
Entrambi gli Short Master - al termine dei quali verrà rilasciato un attestato comprensivo di 4 cfu - prevedono una metodologia mista, con alternanza di momenti di lezione frontale, didattica assistita e tirocini pratici accompagnati. L’iscrizione per ogni singolo corso è di 350,00 euro. Per qualsiasi informazione è possibile contattare la segreteria didattica dei corsi, “Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione-Cultura-Pastorale”, attraverso l’indirizzo di posta elettronica (laboratoriodonboscooggi@gmail.com) oppure chiamando ai seguenti numeri di telefono: 080/5750187 - 327/0213988.
Università di Bari e Salesiani Redentore per la formazione di coordinatori

L’Istituto Salesiano Redentore di Bari, attraverso il Laboratorio don Bosco oggi, organizza, in collaborazione con il dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, con il patrocinio del Conferenza Italiana Superiori Maggiori e della Conferenza Episcopale Pugliese, due Short Master dal titolo “L’educatore nei servizi per minori” e “Progettazione, gestione e coordinamento dell’Oratorio”.
BARI - Le strutture e i servizi socio-educativi per minori hanno trovato specifico inquadramento nelle leggi regionali (Legge Regione Puglia 19/2016 e Regolamento attuativo 4/2007) che affidano anche al privato sociale la gestione di strutture e servizi per la prevenzione del disagio minorile. Il corso dunque, relativo a “L’educatore nei servizi per minori”, offre un percorso di specializzazione sulle tematiche principali per lavorare nelle strutture e nei servizi socio-educativi per minori e prevede quattro moduli: “L’educazione come atto ermeneutico”; “Educatore e minore”; “Legislazione e servizi per minori: quadro storico e linee progettuali”; “Le strutture socio educative per minori: organizzazione e finalità”.
Nella seduta del Consiglio della Regione Puglia del 21 giugno 2016 è stata approvata la “Legge sul riconoscimento, valorizzazione e sostegno della funzione socio-educativa delle attività di Oratorio” (LR 17/2016). Il corso in “Progettazione, gestione e coordinamento dell’Oratorio” offre competenze e conoscenze di base e specifiche per quel che concerne la progettazione, la gestione e il coordinamento degli oratori. Si articola in quattro moduli: “La funzione educativa e sociale dell’Oratorio”; La relazione educativa: fondamenti pedagogici e psicologici”; “Il progetto socio-educativo e il lavoro in rete”; “Educazione e linguaggio giovanile”.
Entrambi gli Short Master - al termine dei quali verrà rilasciato un attestato comprensivo di 4 cfu - prevedono una metodologia mista, con alternanza di momenti di lezione frontale, didattica assistita e tirocini pratici accompagnati. L’iscrizione per ogni singolo corso è di 350,00 euro. Per qualsiasi informazione è possibile contattare la segreteria didattica dei corsi, “Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione-Cultura-Pastorale”, attraverso l’indirizzo di posta elettronica (laboratoriodonboscooggi@gmail.com) oppure chiamando ai seguenti numeri di telefono: 080/5750187 - 327/0213988.
Le iscrizioni per lo short master “L’educatore nei servizi per minori” potranno essere effettuate cliccando al seguente linkhttp://www.uniba.it/didattica/master-universitari/short-master/short-master-a.a.-2016-2017/educatore-servizi-minori; invece per procedere all’iscrizione dello short master in “Progettazione, gestione e coordinamento dell’oratorio” bisognerà cliccare su:http://www.uniba.it/didattica/master-universitari/short-master/short-master-a.a.-2016-2017/progettazione-gestione-coordinamento-oratorio
La Gazzetta del mezzogiorno 13 febbraio 2017 Pag III Bari Città PDF
Bari, svolti laboratori di lettura animata alla biblioteca dei Salesiani
Nelle giornate del 30 e 31 gennaio scorso, in occasione del primo anniversario dalla riapertura, la Biblioteca di quartiere “Don Bosco” del Redentore Salesiani Bari ha dato vita a laboratori di lettura animata, che hanno visto la presenza di oltre duecento alunni delle classi elementari degli IC “San Giovanni Bosco-Melo da Bari” e “Giuseppe Garibaldi”, incentrati su cinque episodi della vita di San Giovanni Bosco: il sogno dei nove anni; l’incontro con Bartolomeo Garelli, la nascita dell’Oratorio di Valdocco; la fondazione della Società Salesiana; la morte di don Bosco.
Visibilmente soddisfatti dell’esperienza e della partecipazione attiva degli alunni – che hanno omaggiato la biblioteca di due tele a colori preparate appunto per l’occasione, raffiguranti l’immagine di don Bosco – don Francesco Preite (Direttore Redentore Salesiani Bari) e don Giuseppe Ruppi (Presidente Laboratorio Don Bosco oggi) hanno ringraziato le scolaresche presenti a queste iniziative, invitando i ragazzi a familiarizzare con gli ambienti culturali dell’Opera di Bari.
In concomitanza con l’ultimo giorno del laboratorio di lettura, coinciso con la festività di San Giovanni Bosco, è intervenuto un ospite d’eccezione: don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Lo stesso don Ciotti ha voluto complimentarsi con l’azione culturale svolta dal “Laboratorio Don Bosco oggi: Educazione-Cultura-Pastorale” in un quartiere, come il Libertà di Bari, dove la dispersione scolastica e il disagio minorile sono purtroppo evidenti piaghe sociali.
Dopo aver salutato i presenti, don Ciotti ha rimarcato la bontà educativa e pedagogica del progetto di don Bosco, sintetizzandolo in tre punti.
“Don Bosco è stata una grandissima personalità, che ha letto nella giusta direzione il cambiamento dei tempi – l’appunto di don Ciotti – A lui dobbiamo tre grandi realtà. La prima è l’Oratorio, luogo straordinario di aggregazione. Poi l’istituzione delle scuole professionali, che hanno dato sbocco lavorativo a tanti giovani, e infine la creazione della buona stampa”.
Pubblicato da - http://www.donboscoitalia.it/
Bari, festa di Don Bosco è festa dell'educazione e della legalità
In occasione della festa di Don Bosco, presso il "Redentore" dei Salesiani di Bari si sono svolti numerosi eventi ed incontri, nel segno della valorizzazione dei giovani e della speranza per il futuro. Tra i principali appuntamenti vi sono stati la consegna di una targa da parte del comune di Bari ad alcuni importanti exallievi salesiani e la visita presso il centro salesiano di don Luigi Ciotti, sacerdote noto per il suo impegno nella promozione della giustizia e di lotta contro le mafie.
"Dalla buona o cattiva educazione della gioventù dipende un buon o triste avvenire della società" ha esordito il sindaco di Bari, Antonio Decaro, lo scorso 26 gennaio, durante la conferenza stampa di presentazione delle attività programmate per la festa di Don Bosco, articolate complessivamente dal 23 gennaio al 10 di febbraio.
Il Sindaco ha sottolineato l'importanza della presenza dell'opera salesiana "Redentore" nel quartiere "Libertà" di Bari, il cui grande impegno educativo aiuta direttamente tante famiglie in gravi difficoltà - non solo economiche - e offre dei benefici all'intera cittadinanza.
Nel corso dell'incontro, sono state consegnate 6 targhe ad alcuni ragazzi che hanno frequentato la scuola e l'Oratorio del Redentore, a testimonianza del loro attuale impegno sociale e civile, nel campo della magistratura, della musica, della cucina, del volontariato: i magistrati dott. Giuseppe Gatti e Renato Nitti, componenti della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari; il dott. Michele Parisi, Giudice del Tribunale di Bari; lo Chef Daniele Caldarulo, Capitano della Nazionale italiana cuochi; il dott. Giuseppe Cifarelli segretario del Laboratorio culturale "Don Bosco oggi"; e Francesco e Gaetano Occhiofino, conosciuti come Reverendo e Torto del gruppo musicale "Bari Jungle Brothers".
"Siamo sulla buona strada se oggi possiamo premiare ragazzi che abbiamo formato" ha affermato nell'occasione il Direttore dell'opera salesiana, don Francesco Preite.
Martedì 31 gennaio, giorno della festa di Don Bosco, presso l'opera salesiana le attività hanno previsto anche uno spazio di dialogo sul tema "La famiglia educa alla giustizia e alla pace". Principale relatore è stato il Presidente dell'associazione contro le mafie "Libera", don Luigi Ciotti, che ha anche presieduto la successiva Eucaristia in onore di Don Bosco.
(ANS – Bari) – In occasione della festa di Don Bosco, presso il “Redentore” dei Salesiani di Bari si sono svolti numerosi eventi ed incontri, nel segno della valorizzazione dei giovani e della speranza per il futuro. Tra i principali appuntamenti vi sono stati la consegna di una targa da parte del comune di Bari ad alcuni importanti exallievi salesiani e la visita presso il centro salesiani di don Luigi Ciotti, sacerdote noto per il suo impegno nella promozione della giustizia e di lotta contro le mafie.
“Dalla buona o cattiva educazione della gioventù dipende un buon o triste avvenire della società” ha esordito il sindaco di Bari, Antonio Decaro, lo scorso 26 gennaio, durante la conferenza stampa di presentazione delle attività programmate per la festa di Don Bosco, articolate complessivamente dal 23 gennaio al 10 di febbraio.
Il Sindaco ha sottolineato l’importanza della presenza dell’opera salesiana “Redentore” nel quartiere “Libertà” di Bari, il cui grande impegno educativo aiuta direttamente tante famiglie in gravi difficoltà - non solo economiche - e offre dei benefici all’intera cittadinanza.
Nel corso dell’incontro, sono state consegnate 6 targhe ad alcuni ragazzi che hanno frequentato la scuola e l’Oratorio del Redentore, a testimonianza del loro attuale impegno sociale e civile, nel campo della magistratura, della musica, della cucina, del volontariato: i magistrati dott. Giuseppe Gatti e Renato Nitti, componenti della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari; il dott. Michele Parisi, Giudice del Tribunale di Bari; lo Chef Daniele Caldarulo, Capitano della Nazionale italiana cuochi; il dott. Giuseppe Cifarelli segretario del Laboratorio culturale “Don Bosco oggi”; e Francesco e Gaetano Occhiofino, conosciuti come Reverendo e Torto del gruppo musicale “Bari Jungle Brothers”.
“Siamo sulla buona strada se oggi possiamo premiare ragazzi che abbiamo formato” ha affermato nell’occasione il Direttore dell’opera salesiana, don Francesco Preite.
Martedì 31 gennaio, giorno della festa di Don Bosco, presso l’opera salesiana le attività hanno previsto anche uno spazio di dialogo sul tema “La famiglia educa alla giustizia e alla pace”. Principale relatore è stato il Presidente dell’associazione contro le mafie “Libera”, don Luigi Ciotti, che ha anche presieduto la successiva Eucaristia in onore di Don Bosco.
La gazzetta del mezzogiorno 1 febbraio 2017 pag 3 Bari città
Pubblicato da Epolisbari 01 febbraio 2017 pag 13
BARI: DON CIOTTI AL REDENTORE
31/01/2017 - http://www.norbaonline.it/ VIDEO
Il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ospite del Redentore a Bari in occasione delle celebrazioni per don Bosco. Per parlare di legalità e giustizia, di giovani e di pace.
Servizio di Anna De Feo
Riprese e montaggio di Pasquale Mappa
Intervista a don Luigi Ciotti, presidente "Libera
Il giorno dell'impegno
Repubblica.it - 31 Gennaio 2017
GILDA CAMERO
COMBATTERE la mafia ogni giorno con la cultura della legalità, contrastare violenza e bullismo in tutte le loro forme, riscoprire il valore della vita, dell'amicizia, dell'amore. È il giorno dell'impegno a Bari, in cui ad affrontare questi temi saranno don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell'associazione Libera, e il regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo. Don Ciotti, ospite dell' istituto salesiano Redentore per le iniziative dedicate a San Giovanni Bosco, parteciperà alle 17 (sala San Giuseppe) all'incontro "La famiglia educa alla giustizia e alla pace" (organizzato in collaborazione con Libera e l'Associazione magistrati) a cui interverranno il presidente della Regione Michele Emiliano, il sindaco Antonio Decaro, il questore Carmine Esposito. Ad introdurre il dibattito, moderato dal caporedattore di Repubblica Bari Domenico Castellaneta, il direttore dell'Opera Redentore Salesiani don Francesco Preite. Alle 19 don Ciotti, presiederà la celebrazione eucaristica e alle 20,30 nel social pub Lupi&agnelli presenterà il suo libro La classe dei banchi vuoti (Gruppo Abele), illustrato da Sonia Maria Luce Possentini e dedicato ai bambini brutalmente assassinati dalla criminalità organizzata (info 327.676.97.59).
Bari: Don Ciotti al Redentore
31/01/2017 - http://www.norbaonline.it/ video
Il presidente di Libera, don Luigi Ciotti, ospite del Redentore a Bari in occasione delle celebrazioni per don Bosco. Per parlare di legalità e giustizia, di giovani e di pace.
"SIAMO FAMIGLIA": A BARI, NEL SOLCO DI DON BOSCO
31/01/2017
Nel solco tracciato da don Giovanni Bosco la parrocchia del Santissimo Redentore a Bari è da sempre un punto di riferimento per i giovani in un quartiere considerato a rischio. E l’oratorio rappresenta il fulcro di un formidabile processo d’integrazione e di prevenzione per tenere insieme tanti bambini e ragazzi che hanno bisogno di essere guidati e amati.
Come ogni anno la Festa in onore di San Giovanni Bosco, un momento di grande solennità in occasione dell’anniversario della sua morte (il 31 gennaio 1888), si trasforma in un evento spirituale e solidale ricco di significati e di fermento. Il direttore della Casa Salesiana, don Francesco Preite, afferma: «Tradurre oggi il sogno di don Bosco richiede molta concretezza e sinergia, preferendo i fatti alle parole. Avremo qui con noi don Ciotti. La sua presenza ci motiva e ci incoraggia ad essere concreti ed attenti specialmente alle povertà giovanili e familiari e nell'impegno di contrasto ad ogni tipo di mafia. Troppi ragazzi sono lasciati soli esposti ai pericoli della strada, troppo spesso delinquono. Dove sono i genitori, dov'è la famiglia? Bisogna ripartire dalla famiglia e sostenerla perché in ogni ragazzo c'è un punto accessibile al bene, e l'educatore deve trovarlo e potenziarlo per il bene del ragazzo e della comunità».
Il quartiere Libertà, popolare e vivace, ha un alto indice di devianza minorile per la presenza di alcuni gruppi della criminalità organizzata. Ma, c’è anche tanta gente onesta e laboriosa che frequenta la chiesa per pregare e dare il proprio sostegno alle molteplici attività che vengono svolte sul territorio. Il Santissimo Redentore in questa realtà così complessa e variegata assume un significato non solo religioso di resurrezione ma anche di riscatto sociale. «In questo quartiere ci sono sacche di disagio giovanile molto forti che cerchiamo di fronteggiare spargendo il seme del Vangelo», dice il parroco don Mario Sangiovanni. «L’oratorio e tutte le altre strutture che abbiamo creato strada facendo costituiscono una valida alternativa per costruire un futuro migliore».
Le celebrazioni in onore di San Giovanni Bosco sono cominciate il 23 gennaio scorso all’insegna di uno slogan molto significativo: “Siamo famiglia! Ogni casa, scuola di vita e di amore”. Numerosi gli eventi, i momenti di preghiera, le attività culturali, i giochi sportivi per ragazzi. La giornata clou è quella di martedì 31 gennaio che si aprirà con la lettura animata della vita di don Bosco dedicata agli alunni dell’I.C. “Garibaldi” di Bari, nella Biblioteca di quartiere intitolata al Santo. Al pomeriggio l’incontro con don Luigi Ciotti, da sempre impegnato nella promozione della giustizia e di lotta contro le mafie. Si parlerà del ruolo fondamentale della famiglia nella educazione alla giustizia e alla pace”. A seguire la Santa Messa in onore di don Bosco, nella chiesa del Redentore, presieduta da don Luigi Ciotti.
L’azione spirituale e pastorale del Santissimo Redentore è portata avanti con grande impegno da 10 sacerdoti e 3 coadiutori laici consacrati oltre che da una decina di educatori e 50 volontari. Sono circa 550 i ragazzi iscritti. Ogni giorno centinaia di minori frequentano il catechismo, svolgono le diverse attività ludiche e culturali, fanno sport nei quattro campetti di calcio, basket e pallavolo. «Educhiamo evangelizzando ed evangelizziamo educando», sottolinea don Francesco Preite. «Come ci ha insegnato don Bosco noi cerchiamo di formare buoni cristiani e onesti cittadini. Per contrastare la dispersione scolastica abbiamo realizzato il centro socio-educativo diurno per minori. E’ importante coniugare l’aspetto dottrinale e la catechesi con un linguaggio comprensibile ai ragazzi. Abbiamo anche istituito due corsi di formazione professionale dopo la licenza media per offrire una opportunità d’inserimento nel mondo del lavoro e dare dignità umana alla persona seguendo l’esempio di papa Francesco».
L’oratorio, alla pari di altri in Puglia, ha avuto solo pochi mesi fa il riconoscimento giuridico della funzione socio-educativa e formativa dopo l’approvazione da parte della Regione della legge n. 17 del 5 luglio scorso. L’ultima opera in ordine di tempo è la Comunità educativa “16 agosto” costruita con la Caritas diocesana, attingendo ai fondi dell’8 per mille, che accoglie alcuni ragazzi extracomunitari nei 12 posti disponibili.
“Auguro a Bari di essere una ‘città educativa’, perché tutti devono contribuire alla formazione di una gioventù onesta, dagli abitanti alle associazioni”. Don Ciotti, presidente di Libera, spiega la sua idea di legalità “partecipata”, rivolgendosi prima al sindaco di Bari Antonio Decaro e poi al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano (“Devi costruire una Regione educativa”). Ad ascoltarlo, durante l’incontro intitolato “La famiglia educa alla giustizia e alla pace”, tenutosi nel pomeriggio al Redentore, una platea variegata: si passa dai politici ai rappresentanti delle forze dell’ordine, fino agli immigranti del Cara e alla comunità che ogni giorno anima l’oratorio nel cuore del quartiere Libertà. All’evento, a cui seguirà la presentazione del libro di Don Ciotti “La classe dei banchi vuoti” all’interno del pub “Lupi e agnelli”, sono intervenuti anche il questore di Bari Carmine Esposito e il parroco del Redentore don Francesco Preite.
L’incontro al Redentore
Don Luigi Ciotti è l’ultimo degli ospiti a parlare. Racconta di una società complessa, sempre meno attenta ai giovani “di cui si preoccupa, ma non si occupa”, spiega il presidente dell’associazione da anni dedita all’antimafia. I dati, come ricorda lui stesso, sono preoccupanti: oltre 2 milioni e mezzo di giovani che non studiano e non lavorano, nonostante “sia il lavoro a dare dignità”. Non è mancato nel suo discorso un riferimento a Don Bosco, di cui ricorre in questi giorni la festività. “Da Don Bosco – ha confessato – bisogna imparare ad avere più coraggio. Il coraggio di agire quando vediamo il male. Il vero problema non è chi fa del male, ma ne è testimone e non fa nulla”.
Le parole di Emiliano e Decaro
Prima di Don Ciotti hanno raccontato la loro idea di legalità in famiglia anche il sindaco Decaro e il governatore della Puglia Emiliano. “Fin da piccolo è stata la mia famiglia – ha detto il governatore pugliese – a insegnarmi che andare contro le regole può solo portare a conseguenze negative. Pensate che mia madre mi portò dal direttore di un centro commerciale quando avevo tre anni, solo perché avevo preso in mano una gomma da cancellare. Un trauma che mi porto dietro, ma così voleva instillarmi il senso di vergogna derivato dall’agire contro la legalità. Una lezione importante”. Il presidente ha poi spiegato la necessità di agire affinché i bambini appartenenti a famiglie criminali non vedano il comportamento di padri e zii come un esempio da seguire “e magari – ha aggiunto – da replicare a scuola, trasformandosi in piccoli capoclan”. Per il governatore bisogna quindi agire non solo sui piccoli, ma anche sul reinserimento sociale per coloro che hanno scontato una pena in carcere. “In questo anche la misura del Reddito di dignità ci potrà dare una mano”, ha concluso.
Sulla stessa linea d’onda anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha ricordato come il lavoro può aiutare i giovani, così come gli adulti, a stare lontano da un mondo apparentemente attraente come quello della criminalità. “L’abbiamo fatto con il progetto dei cantieri di cittadinanza – ha spiegato il primo cittadino – con cui abbiamo dato lavoro e una speranza a 49 persone su 290. Per quanto sia il 16 per cento, è comunque un primo passo”. Poi un riferimento ad un quartiere difficile, come il Libertà, dove il Redentore da anni si batte per togliere i ragazzi dalla strada e dar loro una seconda possibilità: “A pochi isolati da qui – ha commentato – vive la famiglia criminale che un tempo governava Bari. Questo però è anche il luogo in cui abbiamo premiato tre pubblici ministeri e in cui sorge la Manifattura Tabacchi, che ospiterà un presidio del Cnr con i suoi ricercatori”.
Il questore Esposito: “Senza famiglia non esiste legalità”
“Dobbiamo combattere il mondo della illegalità, così ‘appariscente’, che sembra quasi fornirti delle tutele che lo Stato non ti dà. Per farlo bisogna trovare una strategia definita, mostrare che siamo dalla parte della gente onesta”. È il questore Carmine Esposito a spiegare come le forze dell’ordine stanno agendo per evitare nuove affiliazioni di giovanissimi ai clan. Prima del lavoro della polizia, come confessa, ci deve essere quello della famiglia, che deve dare il primo esempio. “A casa mia – ha ricordato il questore – qualsiasi dono era commisurato all’impegno a scuola. Se io chiedevo a mia madre di comprarmi qualcosa, lei magari diceva: ‘Come è andata l’interrogazione?’. È questo l’esempio che dobbiamo dare”.
VENTO
Don Ciotti: «No a retorica legalità
sia il mezzo per l’obiettivo giustizia
Incontro al Redentore in occasione di un incontro famiglia e legalità
«La legalità è importante ma è solo uno strumento, un mezzo per raggiungere un obiettivo che si chiama giustizia». Lo ha detto don Luigi Ciotti, stasera a Bari, in occasione di un evento su famiglia e legalità. «Molti - ha aggiunto - oggi fanno un po’ di retorica della legalità, che è diventata l’idolo, è sulla bocca di tutti, cominciando da quelli che la calpestano tutti i giorni». Per don Ciotti, invece, «la legalità deve saldarsi alla responsabilità che deve chiamare ciascuno di noi a fare la sua parte».
Proseguono i festeggiamenti per il primo anniversario della Biblioteca di quartiere “Don Bosco”. Domani, martedì 31 gennaio, la giornata si aprirà alle ore 09.00, con una seconda lettura animata della vita di don Bosco dedicata agli alunni dell’I.C. “Garibaldi” di Bari, presso la Biblioteca di quartiere “Don Bosco”. Alle ore 17.00 nella Sala San Giuseppe, con la moderazione dal caporedattore de” La Repubblica-Bari”, Domenico Castellaneta, si terrà l’incontro con don Luigi Ciotti, da tutti conosciuto per il suo impegno nella promozione della giustizia e di lotta contro le mafie. L’argomento che sarà affrontato è il seguente: “La famiglia educa alla giustizia e alla pace”. Per l’occasione saranno presenti, il Presidente della Regione, Michele Emiliano, il Sindaco di Bari, Antonio Decaro e il Questore di Bari, Carmine Esposito. Seguirà alle 19.00 la Santa Messa in onore di don Bosco, nella Chiesa del Redentore, presieduta da Don Luigi Ciotti.
Oggi, invece, si è tenuta dalle ore 09.00 la lettura animata della vita di don Bosco dedicata agli alunni dell’I.C. “Garibaldi” di Bari. Alle ore 18.00, con la partecipazione dell’ex allievo salesiano, prof. Giuseppe Acocella, dell’Università Federico II di Napoli, è stata presentata la Strenna del Rettore Maggiore dei Salesiani: “Siamo Famiglia! Ogni casa, scuola di vita e di amore”. A seguire alle ore 19.45, si è svolto una veglia di preghiera. Sarà questa un’occasione di incontro con il Signore, per vivere nella fede e nella gioia, la festa della famiglia Salesiana. La giornata si è conclusa con una divertente panzerottata, dalle ore 20.45, nel nostro Oratorio, alla presenza di tutti giovani e di tutti colori che hanno voluto partecipare.
Il direttore del Redentore, don Francesco Preite, afferma: “Tradurre oggi il sogno di don Bosco richiede molta concretezza e sinergia, preferendo i fatti alle parole. La presenza di don Ciotti ci motiva e ci incoraggia ad essere concreti ed attenti specialmente alle povertà giovanili e familiari e nell’impegno di contrasto ad ogni tipo di mafia. Troppi ragazzi sono lasciati soli esposti ai pericoli della strada, troppo spesso delinquono. Dove sono i genitori, dov’è la famiglia? Bisogna ripartire dalla famiglia e sostenerla perché in ogni ragazzo c’è un punto accessibile al bene, e l’educatore deve trovarlo e potenziarlo per il bene del ragazzo e della comunità”.
Il sindaco consegna una targa agli ex allievi
BARI – Nella sala giunta di Palazzo di Città, è stato presentato oggi il programma delle manifestazioni previste in occasione della festa per San Giovanni Bosco 2017, organizzata dal Redentore.
Il sindaco Decaro, su iniziativa di Giuseppe Cascella e di Filippo Melchiorre, presidente e vicepresidente della commissione Culture e del consigliere Michele Picaro, ha consegnato una targa ricordo ad alcuni ex allievi salesiani formatisi al Redentore che si sono distinti nel campo del lavoro e del volontariato: i magistrati baresi Giuseppe Gatti, Michele e Parisi Renato Nitti, lo chef Daniele Caldarulo, titolare del ristorante Black and White e capitano della Nazionale italiana cuochi, Reverendo e Torto del gruppo musicale hip-hop Bari Jungle Brother e Giuseppe Cifarelli, segretario dell’Aps Laboratorio Don Bosco.
Hanno partecipato il direttore del Redentore don Francesco Preite e il procuratore capo di Bari, Giuseppe Volpe che ha accompagnato i suoi sostituti.
Ha fatto gli onori di casa il presidente Cascella che, dopo i saluti, ha ricordato i tratti salienti della figura di San Giovanni Bosco, del suo sistema pedagogico e l’opera educativa portata avanti dai salesiani in favore dei giovani, come testimonia nella nostra città la straordinaria esperienza del Redentore.
Il sindaco ha quindi sottolineato l’importanza dell’attività del Redentore al Libertà, un quartiere difficile, dove è importante il ruolo della comunità salesiana che segue tanti ragazzi nel percorso educativo e nel sostegno alle famiglie: “Dalla buona o dalla cattiva educazione della gioventù dipende un felice o un triste futuro della nostra società – ha detto Decaro citando San Giovanni Bosco -. Queste parole esprimono tutto il valore del lavoro della comunità del Redentore in un quartiere che tra le cose negative, ha elementi positivi: è multietnico e ha il maggior numero di giovani coppie e di bambini. Un quartiere su cui stiamo investendo non solo per interventi di riqualificazione, in cui porteremo l’eccellenza della ricerca, il CNR alla Manifattura Tabacchi, dove è già al lavoro Porta Futuro e dove vogliamo insediare le giovani startup e le attività legate all’innovazione.
Don Francesco Preite ha espresso soddisfazione per l’iniziativa: “Siamo sulla buona strada se oggi possiamo premiare ragazzi che abbiamo formato e che sono diventati magistrati, chef, cantanti famosi”.
Filippo Melchiorre ha messo in risalto l’importanza di avere in città punti di riferimento come il la chiesa del Redentore, capace di essere esempio di azioni e persone positive, da contrapporre alla mitizzazione di esempi e personaggi negativi.
Michele Picaro ha infine evidenziato come l’opera dei Salesiani rappresenti un mondo capace di portare avanti tante bellissime iniziative.
Anche il Procuratore della Repubblica di Bari Giuseppe Volpe è intervenuto, sottolineando quanto sia meritoria l’opera di contrasto alla criminalità nel quartiere svolta dal Redentore. Ha raccontato di conoscere tutto su San Giovanni Bosco per aver visto e rivisto da bambino, negli anni ’50, un film sulla sua vita unico disponibile per il proiettore di casa.
In programma, tra le iniziative previste per la festa, il triangolare di calcio tra le squadre del Redentore, Ordine dei Farmacisti e Comune di Bari, previsto per domenica 29 gennaio e alle ore 17 di martedì 31 gennaio l’incontro con don Luigi Ciotti per parlare di famiglia che educa alla giustizia e alla pace, al quale parteciperanno il sindaco Decaro, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il questore di Bari Carmine Esposito.
Bari, Italia – 13 gennaio 2017 – Il 13 gennaio è iniziato, il “Corso di Alta Formazione in Teoria e Tecnica della Comunicazione Sociale”, percorso formativo organizzato presso i Salesiani del Redentore di Bari dal “Laboratorio don Bosco oggi”, insieme alla Biblioteca Provinciale dei Cappuccini “Santa Fara”, con il patrocinio dell’Università Pontificia Salesiana, della Facoltà Teologica Pugliese, dell’Arcidiocesi Bari – Bitonto, del CISM e di Tele Radio Padre Pio. Il corso, si articola in cinque moduli teorici, più un sesto modulo pratico che si svolgerà a San Giovanni Rotondo, nella redazione di Tele Radio Padre Pio, dal 30 giugno al 2 luglio. Per maggiori informazioni.
La Repubblica.it 23 Dicembre 2016
SILVIA DIPINTO
ORE 20, chiude l'oratorio e si comincia a spillare la birra. «Perché se è vero che riusciamo ad accogliere centinaia di bambini, è altrettanto vero che facciamo fatica a farli restare quando diventano adolescenti». Don Francesco Preite non ha dubbi: per attirare i ragazzi, serve parlare il loro linguaggio. «Da qui l'idea di creare un pub sociale, all'interno dell'oratorio, che si rivolga all'utenza dei giovanissimi, non solo della zona», è la benedizione del parroco del Redentore, la chiesa nel cuore del quartiere Libertà di Bari.
Il nome scelto racconta una storia, tutta da scrivere. «Abbiamo scelto "Lupi e agnelli" – spiega – perché condividiamo il sogno di don Giovanni Bosco, di fare diventare i lupi mansueti e gli agnelli coraggiosi ». Dietro al bancone ci sono Alessandro, Federica, Sabino, Pamela e Andrea: cinque giovani disoccupati, finora studenti universitari o genitori a tempo pieno. Dalla toga ai fusti di birra, è la seconda vita di don Renato Colucci, che insieme al parroco del Redentore segue i nuovi barman e camerieri. Al Libertà lo sanno tutti: don Francesco vola alto già da un pezzo. Nel centro del quartiere si è fatto promotore della pedonalizzazione di una parte di via Crisanzio, da trasformare in piazza per la comunità. Nell'oratorio ha ricostruito il cinema a disposizione dei più piccoli e ora taglia il nastro del primo pub sociale, praticamente nel cortile della chiesa. Poche parole, tante iniziative. «Il pub sociale è un luogo di aggregazione, ma anche un modo per offrire un'opportunità a giovani disoccupati ». Ragazzi dai venti ai trentacinque anni, magari anche studenti universitari in cerca di un lavoro. Obiettivo ambizioso, in un quartiere «non difficile ma vivace» come il Libertà. «Non solo qui, la criminalità e la criminalità organizzata fa presa se trova povertà, disperazione e mancanza di prospettive: ecco perché vogliamo partire dando innanzitutto un'opportunità di realizzazione ». Al centro del pub, una piccola biblioteca con i libri a disposizione dei clienti. Immancabili nel menù patatine fritte, popizze e antipasti sfiziosi. Con un tocco di originalità, frutto della fantasia degli chef in erba: la «pidazza», incrocio tra piadina e pizza, insieme di dolce e salato. Per il beverage non solo bevande analcoliche. «C'è anche la birra Paulaner – assicura don Francesco – come suggerito da chi ci ha fatto il corso, la ditta specializzata Cippone di Bitetto».
I primi a fare formazione sono stati i cinque ragazzi del Libertà, già frequentatori dell'oratorio dei Salesiani. Due sono assunti subito, gli altri dovranno aspettare che l'attività ingrani. Nel frattempo spazio ai volontari che vorranno sostenere l'iniziativa, così da potere moltiplicare le assunzioni (e magari anche i punti ristoro). Ci ha creduto subito nel valore commerciale ed educativo di "Lupi e agnelli" il comune di Bari. A sostenere l'iniziativa l'assessora allo Sviluppo economico Carla Palone, che ha finanziato con 40mila euro il pub sociale grazie al bando Map, destinato alle periferie. «Gli altri 40mila li abbiamo anticipati noi – conferma il parroco del Redentore – contraendo un mutuo e accettando i suoi rischi, proprio perché siamo convinti della bontà dell'investimento». E la voglia di riscatto non si ferma ai banconi del pub. Prossimi obiettivi dei Salesiani: riaprire il cineteatro da settecento posti, da trasformare in scuola di formazione per operatori cinematografici, e tagliare il nastro all'ostello della gioventù del Redentore. La progettazione è già partita con imprese edili e maestranze esperte in impiantistica, che si sono offerte di ristrutturare una quindicina di stanze della vecchia foresteria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL SACERDOTE
Si chiama "Lupi e agnelli" inseguendo la lezione di Don Bosco
IL PROGETTO
L'abbiamo voluto per dare una chance ai giovani del rione
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IL LUOGO
Nasce nel rione Libertà fra le mura dell'oratorio della parrocchia del Redentore il pub Lupi e agnelli voluto dal parroco Francesco Preite ( nella foto in alto)
L'INAUGURAZIONE
L'apertura del pub Lupi e agnelli e il brindisi dell'assessore Palone
La Repubblica 23 Dicembre 2016 PDF

La Repubblica.it 22 dicembre 2016
Bari, di sera l'oratorio del Redentore diventa un pub: si chiama 'Lupi e agnelli' video
Ore 20, chiude l'oratorio e si comincia a spillare la birra. Nasce nel cuore del quartiere Libertà di Bari il pub sociale 'Lupi e agnelli'. Dietro al bancone ci sono Alessandro, Federica, Sabino, Pamela e Andrea: cinque giovani disoccupati, studenti universitari o genitori a tempo pieno. Dalla toga ai fusti di birra è la seconda vita di don Renato Colucci, che insieme col parroco del Redentore don Francesco Preite segue i nuovi barman e camerieri. "Perché se è vero che riusciamo ad accogliere centinaia di bambini, è altrettanto vero che facciamo fatica a farli restare quando diventano adolescenti - spiega don Francesco - questo diventerà un luogo di aggregazione, ma anche un'opportunità di lavoro in un quartiere vivace". Immancabili nel menù patatine fritte, popizze e antipasti sfiziosi. Con un tocco di originalità, frutto della fantasia degli chef in erba: la pidazza, incrocio tra piadina e pizza, insieme di dolce e salato. Per il beverage non solo bevande analcoliche. "C'è anche la birra Paulaner – assicura don Francesco – come suggerito da chi ci ha fatto il corso, la ditta specializzata Cippone di Bitetto". A sostenere l'iniziativa sono la Caritas diocesana e l'assessorato comunale allo Sviluppo economico, che ha cofinanziato con 40mila euro il pub sociale grazie a un bando destinato alle periferie (Silvia Dipinto)
Un pub in oratorio Lavoro e relazioni
Marco Pappalardo mercoledì 23 novembre 2016 - avvenire.it
Non è stato ancora aperto, ma già fa tendenza l'idea di un pub in oratorio. È l'Istituto Salesiano "Redentore" di Bari a crederci, per offrire ai ragazzi e ai giovani un luogo sicuro e sereno in cui passare le serate, un locale sociale all'interno di un quartiere problematico per puntare sulla speranza a partire dallo stare bene insieme. In risposta alle esigenze del territorio, in modo del tutto originale, la comunità salesiana ha colto l'opportunità di un parziale finanziamento comunale per nuove attività commerciali in zone periferiche della città. Una scommessa alla Don Bosco, di quelle fatte con la passione per l'educazione, certi dell'importanza, ieri come oggi, di «amare ciò che amano i giovani».
Il progetto prevede che la struttura abbia all'interno una ventina di posti che aumenteranno nella bella stagione fino a settanta mettendo all'aperto i tavolini. Ci sarà un'apertura pomeridiana fino alle ore 20 dedicata ai più piccoli e una serale per i grandi; anche "le mamme dell'oratorio" si sono attivate per qualche lezione di cucina. Interessante è pure il risvolto formativo e professionale dell'iniziativa, tipico del mondo salesiano; infatti, all'interno del locale lavoreranno sin dall'inizio cinque giovani che si stanno formando in appositi corsi, con il sogno di poterne assumere altri a progetto avviato, scegliendo tra coloro che sono meno fortunati. Il pub non ha ancora un nome, ma certamente toccherà ai giovani trovarlo ed è già è aperto il cantiere per la scelta.
Un oratorio diventa anche pub. Lo strano e singolare caso succede a Bari, nella parrocchia dei Salesiani Redentore, rione Libertà, per iniziativa del dinamico don Franco Preite. L’ oratorio della parrocchia retta dai Salesiani (nel non semplice quartiere Libertà) apre le porte ad un vero e proprio pub e saranno servite patatine fritte bruschette, alimenti ed anche birra e vino ( “Ma con moderazione e senso di responsabilità invitando al bere responsabile”, dice don Preite). Il senso della inziativa, cofinanziata dal Comune di Bari, è quello di favorire il lavoro giovanile, ma anche la piena integrazione del rione Libertà. Il nome del pub è: “Lupi e Agnelli” e la cooperativa che lo gestisce si chiama “Pane, Lavoro e Paradiso” secondo il motto di don Bosco. La Fede Quotidiana ha intervistato don Franco Preite ideatore della iniziativa.
Don Franco, un oratorio che diviene anche pub, che cosa significa?
” Tutti hanno nota la importanza che il nostro fondatore don Bosco dava all’ oratorio. Ora abbiamo voluto, grazie anche alla collaborazione del Comune di Bari, fare in modo che questo oratorio si aprisse totalmente alla collettività e al rione per favorire la integrazione sociale”.
Lupi e Agnelli il nome, perchè?
” E’ un invito ed anche un augurio affinchè i tanti lupi presenti nella società possano diventare amici degli agnelli, perchè il lupo possa cambiare indole. Una cosa possibile con educazione e lavoro. Credo che seguendo queste linee, anche il più incallito dei lupi possa divenire agnello”.
Il Libertà di Bari è un quartiere a rischio e certamente degradato, oltre che trascurato. Avete paura di eventuali avventori scomodi e di bevute oltre il limite del consentito?
” Faremo di tutto per invitare al bere responsabile, senza eccessi e con moderazione. Indubbiamente il Libertà è un rione non semplice, ma la stragrande maggioranza della gente è buona. Io penso che la speranza anche in una zona non semplice, non debba mai venir meno. Il pub vuol essere appunto questo: veicolo di speranza e di aggregazione al servizio e al centro del quartiere. Inoltre vi lavorano dei giovani grazie alla cooperativa Pane, Lavoro e Paradiso e questo è molto importante”.
Che orario osserverà il pub parrocchia?
” Dalle 20 alle 24 e abbiamo la disponibilità di 40 coperti”.
Bruno Volpe
(ANS – Bari) – Un quartiere problematico e con altissime percentuali di disoccupazione; scarse opportunità di socializzazione e di ambienti in cui divertirsi in maniera sana; un bando comunale a sostegno dell’iniziativa privata; e l’intraprendenza della comunità salesiana, disposta a sfruttare ogni occasione per offrire opportunità ai giovani: questi sono i fattori che stanno portando a realizzare un pub all’interno dell’oratorio “Redentore” di Bari.
Nel quartiere Libertà, in cui sorge l’oratorio salesiano, tanti giovani passano il tempo sulle panchine o girovagando a bordo dei motorini. Praticamente inesistenti i locali per giovani, i caffè letterari… solo pizzerie da asporto e bar che chiudono al tramonto.
Davanti a questa realtà la comunità salesiana ha pensato di aprire un proprio pub, all’interno dell’oratorio. “Sarà il nostro pub sociale, il nostro punto di incontro. Sino alle 20 aperto ai bambini, poi spazio a quelli un po’ più grandi” racconta don Francesco Preite, Direttore dell’oratorio. Niente eccessi, certo non alcolici a fiumi, “ma solo una somministrazione consapevole con campagne tese alla lotta contro ogni forma di dipendenza”.
L’idea è nata qualche mese fa, quando don Preite ha letto un bando comunale: il bando Map – promosso dalla ripartizione Sviluppo economico – che finanzia il 50% delle spese per l’apertura di nuove attività commerciali, dando priorità a quelle previste nei quartieri più periferici o degradati.
“Il nostro progetto – spiega don Preite – ammonta a 80mila € ed è stato inserito tra quelli ammessi al finanziamento comunale. In pratica avremo il contributo di 40mila €, con cui potremo iniziare tra qualche settimana i lavori in una parte dei locali dell’oratorio”.
La struttura potrà ospitare circa 20 coperti, che d’estate potranno diventare anche 50-70, grazie ai tavolini all’aperto. Inoltre, il pub costituirà automaticamente un’opportunità di formazione e ingresso nel mondo del lavoro. “In una prima fase sono previste 5 unità lavorative, scelte tra i ragazzi che stanno seguendo in queste settimane dei corsi formativi. Se il progetto funziona, potremo poi assumere altri ragazzi” spiega ancora don Preite.
E mentre i ragazzi più grandi invece già pensano al nome da dare al pub, la comunità salesiana spera anche che il nuovo servizio possa rilanciare il cineteatro presente presso l’opera, un piccolo gioiello da 700 posti, in grado di ospitare recite, proiezioni, concerti, spettacoli ed eventi culturali, ma che è chiuso da oltre vent’anni perché necessita di ingenti lavori di ristrutturazione.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Bari, Italia – 28 giugno 2016 – Il 28 giugno, l’oratorio salesiano “Redentore”, in collaborazione con la Questura di Bari, ha dato vita alla festa della legalità nell’ambito dell’iniziativa Estate Ragazzi 2016. La Polizia di Stato, con le Unità Cinofile e Artificieri, guidate dalla dirigente dott.ssa Anna De Seno, ha incontrato i 200 ragazzi che quotidianamente frequentano l’oratorio salesiano nel quartiere Libertà, per sensibilizzarli sul rispetto delle regole e sulla prevenzione dei comportamenti illegali e pericolosi. I poliziotti intervenuti hanno effettuato una dimostrazione con i cani antidroga e anti-esplosivi e si sono confrontati con i ragazzi e i loro genitori sui temi riguardanti la legalità e il bullismo.
(ANS – Roma) – Oltre 2 milioni di giovani iscritti, 350mila volontari e animatori impegnati, 8000 strutture coinvolte: sono i numeri dell’oratorio estivo in Italia per il 2016. Secondo il Forum Oratori Italiani (FOI), dal 2001 sono circa 2000 i nuovi oratori e rispetto allo scorso anno si registra il 10% di presenze in più. Gli oratori salesiani in Italia offrono la loro Estate Ragazzi in realtà e contesti a volte difficili e problematici.
L’oratorio estivo è ormai un’esperienza di vita con gli altri, spiega don Riccardo Pascolini, Presidente del Forum Oratori Italiani, intervistato da Avvenire. “Una vera casa aperta a tutti, in cui imparare a conoscersi e a stimarsi”, soprattutto tra coetanei di nazionalità straniera o di diversi credi religiosi.
Anche negli oratori e centri giovanili salesiani sono iniziate le attività estive. Da Nord a Sud sono migliaia le persone coinvolte tra Salesiani, animatori, collaboratori, membri della Famiglia Salesiana e volontari. Alcuni esempi di attività estive.
A Torre Annunziata, vicino Napoli, l’Estate Ragazzi è un presidio di legalità. Don Antonio Carbone coordina le attività in un territorio economicamente depresso, dove i giovani sono le prime vittime della camorra. In tutto, quasi 500 bambini e ragazzi prendono parte, dal 17 giugno al 16 luglio e poi dal 16 al 30 agosto, alle attività di educazione alla legalità e alla convivenza, alla socializzazione, di supporto scolastico e di sostegno per lo sviluppo integrale della personalità.
Nel quartiere “Ballarò” di Palermo, l’opera “Santa Chiara”, in prima linea nella difesa dei diritti dei bambini e nella promozione dell’integrazione dei migranti, ha avviato il “Grest”, con 150 ragazzini di 11 provenienze etniche diverse, tra i 7 e i 14 anni. A fine luglio sarà il turno dei più grandi, che daranno vita all’animazione di strada nel quartiere e ai tornei sportivi. Anche i bambini dell’asilo multiculturale avranno i loro divertimenti con piscine e giochi in cortile.
Anche l’opera di San Donà di Piave rivolge la sua attenzione alla fascia più debole dei ragazzi, comunitari ed extracomunitari (sono presenti studenti di 8 credi e 15 differenti nazionalità) e l’oratorio ha avviato le attività estive per 5 settimane consecutive, radunando un migliaio tra beneficiari e giovani animatori.
L’oratorio-centro giovanile “Redentore” di Bari, che conta già oltre 200 iscritti, ha ampliato le iniziative educative estive grazie alla collaborazione con l’Aps Marcobaleno, il Punto Luce di Save the Children, il Caf/Cap Libertà e la Biblioteca di quartiere “Don Bosco”. Prevede attività sportive, laboratori educativi, narrativa e cinema.
Al Borgo Ragazzi Don Bosco di Roma dal 20 giugno è iniziata l’Estate Ragazzi e le attività estive serali dal titolo “Connessi con… il Mondo”. Attività sportive, giochi, concerti, balli, concorsi, musical, teatro, cabaret, il tutto in un contesto multiculturale cui partecipano anche le famiglie.
All’oratorio Don Bosco di L’Aquila, distrutto dal terremoto nel 2009, ricostruito e inaugurato nel 2013, l’Estate Ragazzi prevede la partecipazione giornaliera di 300 giovani. L’opera è un punto di riferimento per l’aggregazione giovanile grazie ad attività sportive e ludiche, laboratori teatrali, musicali e fotografici, formative e associative.
Anche a Valdocco, il primo oratorio di Don Bosco, è stata avviata l’Estate Ragazzi 2016: 13 settimane di attività, dal 13 giugno al 9 settembre. Sono circa 800 i giovani partecipanti, in un contesto multiculturale, assistiti da 250 animatori e aiuto-animatori.
(ANS – Bari) – Nella seduta del Consiglio Regionale della Puglia del 21 giugno scorso è stata approvata la Legge sul “Riconoscimento, valorizzazione e sostegno della funzione socioeducativa delle attività di oratorio”. “È il giusto epilogo di una battaglia di civiltà durata circa 10 anni” ha dichiarato don Francesco Preite, Direttore dell’oratorio-centro giovanile “Redentore” dei Salesiani di Bari.
Fino a pochi giorni fa in Puglia c’era un inspiegabile vuoto legislativo: nonostante una legge nazionale (la n. 206/2003) riconosceva, valorizzava e promuoveva la funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta “dalle parrocchie e dagli altri istituti religiosi” nelle politiche sociali, attraverso appunto gli oratori, le norme successivamente elaborate dalla Regione Puglia per dare applicazione a quella legge non menzionavano esplicitamente gli oratori e non c’era alcuna legge ad hoc che riconoscesse gli oratori nella sua identità di ponte tra la Chiesa e la strada, come avviene in quasi tutte le Regioni italiane.
“Gli oratori in Puglia contribuiscono al benessere sociale. Molte persone che frequentano gli oratori pugliesi possono testimoniare la capacità di coinvolgimento, la forza e la passione educativa di tanti volontari, l’accoglienza incondizionata di ogni ragazzo e giovane del territorio. Possono raccontare interessanti percorsi educativi (Estate Ragazzi, Campi-scuola, gruppi di formazione socio-educativa, gruppi sportivi, musicali, teatrali, di danza, progetti educativi e di sviluppo locale…), storie di crescita e di speranza spesso in territori segnati dal degrado, dalla violenza e dalla criminalità” ha commentato don Pasquale Cristiani, Ispettore dei Salesiani dell’Italia Meridionale.
Ad accelerare il percorso verso il riconoscimento degli oratori hanno contribuito in maniera diretta i Salesiani: era lo scorso 19 ottobre quando il Governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, firmava il disegno di Legge che ha poi concluso il suo iter legislativo lo scorso martedì; e lo faceva alla presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, in occasione di una serata intitolata non a caso “È Ora di Oratorio” e organizzata a motivo della conclusione del Bicentenario della nascita di Don Bosco.
In Puglia gli oratori salesiani operano in 11 comuni, realizzando percorsi di inclusione sociale, di educazione e di sostegno alle famiglie e ai giovani.
Puglia. Oratori, patrimonio comune per legge
?Martedì il Consiglio regionale della Puglia ha approvato, con un solo voto contrario, la legge che riconosce la funzione educativa, formativa, aggregativa e sociale degli enti ecclesiastici.
Anche la Puglia ha una legge sugli oratori. Martedì il Consiglio regionale ha approvato, con un solo voto contrario, la legge che 'riconosce - si legge all’articolo 1 - la funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dagli Enti ecclesiastici della Chiesa cattolica, dall’Ente Parrocchia, dagli istituti religiosi e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di oratorio'. Con questa legge «non c’è solo il riconoscimento della funzione sociale ma anche la valorizzazione e il sostegno della funzione educativa delle attività di oratorio», commenta don Claudio Barboni, incaricato della pastorale giovanile per la Conferenza episcopale pugliese.
Passa l’idea che «non è solo una struttura che accede ai finanziamenti, ma un insieme di attività svolte per il beneficio del territorio, in particolare per i minori e le famiglie», prosegue Barboni, che ha fatto parte del gruppo di lavoro - condotto dal vescovo delegato Giovanni Ricchiuti - che ha seguito l’iter della legge e che è stato ascoltato dalla commissione consiliare competente. La stessa Conferenza «ha dedicato due sessioni all’argomento, sottolineando la funzione educativa degli oratori in sintonia con la nota pastorale della Cei 'Il laboratorio dei talenti'», precisa Barboni. Con la nuova legge le attività degli oratori entrano a pieno titolo nel sistema dei servizi alla persona e alla comunità. Parrocchie e istituti religiosi potranno presentare programmi, tra l’altro, «per la promozione della famiglia, per l’accompagnamento e il supporto della crescita armonica dei minori e dei giovani e per sostenere le responsabilità genitoriali».
Agli oratori, inoltre, gli enti locali potranno affidare in comodato d’uso gratuito «beni mobili e immobili di proprietà o confiscati per la rifunzionalizzazione e la finalizzazione per attività sociali e socioeducative». Per queste attività sarà sottoscritto un apposito protocollo con la Regione Ecclesiastica Puglia, «che comprende diocesi e province religiose, facendo emergere così un cammino comune di tutta la chiesa locale», spiega Barboni. La Regione Ecclesiastica Puglia, inoltre, parteciperà alla programmazione del piano triennale regionale delle politiche sociali. «Il beneficio principale della legge è che la Puglia si adegua alla legge nazionale », dice don Francesco Preite, direttore dell’oratorio 'Centro giovanile Redentore' dei salesiani di Bari, che ogni giorno impegna circa 250 ragazzi in attività ludiche, ricreative e di dopo-scuola. «La legge non solo riconosce gli oratori, ma gli permette di sedere ai tavoli dei piani sociali di zona e quindi delle politiche educative territoriali», continua. Prima non era così, «come se facessimo una cosa fuori dal mondo». Oggi finalmente «gli oratori possono contribuire al benessere dei cittadini e accedere ai finanziamenti pubblici». «Così si attua il principio di sussidiarietà, specie quella orizzontale, garantendo un dinamismo solidale e secondo giustizia», ha dichiarato l’assessore al Welfare, Salvatore Negro, che ha promosso l’iter della legge. «Esistono luoghi dove molte persone regalano il loro tempo agli altri», ha detto il Presidente della Regione Michele Emiliano. Il lavoro di attenzione condotto dalla chiesa locale non si ferma. «Abbiamo bisogno di capire quale modello di oratorio va bene per la Puglia, tanto che abbiamo avviato una piattaforma formativa per far circolare idee e valorizzare esperienze di oratorio in regione», conclude don Barboni.
Bari, Italia – maggio 2016 – Dal 13 al 16 maggio l’opera salesiana “Redentore” ha ospitato la “Quarto Savona Quindici”, l’auto apripista della scorta del giudice Giovanni Falcone, ucciso dalla mafia insieme alla moglie e ai membri della scorta, a Capaci, il 23 maggio 1992. Un fine settimana insolito per i ragazzi, i giovani e le famiglie del quartiere Libertà di Bari. La sera di venerdì 13 maggio è arrivata la teca con i resti dell’auto: “No alla mafia, Si alla vita” è stato il coro con cui i ragazzi del Redentore di Bari e le famiglie del quartiere Libertà l’hanno accolta. Nelle due giornate si sono susseguiti vari avvenimenti tra cui l’incontro con le scuole della città di Bari. Nell’occasione il direttore della casa salesiana, don Francesco Preite, ha citato una frase incisa sulla teca. "Vedere la forza distruttiva del male ci deve muovere a contrastare episodi di sopraffazione e di violenza con più coraggio e tenacia".
Bari, Italia – 16 aprile 2016 – Il 16 aprile, alla presenza di autorità civili, religiose e del mondo dello sport, è stata inaugurata presso l’Oratorio salesiano Redentore nel quartiere Libertà di Bari, una nuova sala multimediale. Si tratta di una sala cinema e polifunzionale, realizzata grazie alla “APS MARCOBALENO gli amici di Marco e Fabrizio Partipilo”. Con oltre duecento metri quadrati e con una capienza di circa 70 posti il nuovo spazio permetterà di realizzare percorsi educativi sul cinema, di avviare seminari di formazione per i giovani animatori, di realizzare laboratori di danza e di musica. L’Oratorio salesiano del Redentore di Bari, diretto da don Francesco Preite, SDB, accoglie quotidianamente centinaia di ragazzi che nel quartiere Libertà riconoscono l’Oratorio come spazio educativo di crescita e di gioia
L'altro volto. Il riscatto può partire dal Terzo settore
Giuseppe Matarazzo sabato 28 dicembre 2013 - avvenire.it
Ci sono numeri che sembrano inchiodare tutto il Sud a un destino amaro. Irreversibile. Di declino. Imprese che annaspano e giovani che fuggono. E poi ci sono storie che raccontano un Sud possibile. Che dimostrano che fare impresa è possibile anche lì. Giovani, associazioni, aziende che ci provano. E ci riescono. Che si guardano attorno e sfruttano le opportunità che ci sono. Fondi europei, ma anche i finanziamenti di enti privati che investono e sostengono progetti di riscatto. È il caso della Fondazione con il Sud, ente non profit privato nato nel 2006 dall’alleanza tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato, che ha sostenuto oltre 470 iniziative, coinvolgendo nelle partnership di progetto oltre 5.500 organizzazioni ed erogando oltre 104 milioni di euro. Con bandi che riguardano soprattutto le fasce deboli, i giovani, gli immigrati. Così ecco che a Palermo si bandisce un concorso di idee rivolto ai giovani neolaureati palermitani, «Progetti in cantiere» per rilanciare il settore turistico, la gestione dei beni monumentali e artistici e promuovere una nuova visione dell’artigianato fondata sull’utilizzo di materiali da riciclo e riuso (scadenza il 25 gennaio). A Bari, al quartiere Libertà, nascerà invece un polo della legalità: l’Istituto Salesiano SS. Redentore, promotore del progetto di sviluppo locale "Finis Terrae", ha ricevuto dal Comune un appartamento confiscato alla criminalità per trasformarlo in un centro servizi. In Basilicata, in provincia di Potenza, si è realizzato il polo lucano dell’accoglienza, della cultura e del turismo sociale: un progetto da 800mila euro per sviluppare iniziative basate sul messaggio sociale di San Gerardo Maiella e rivolte a valorizzare le caratteristiche culturali, naturalistiche e religiose del territorio.Esempi di un dinamismo che contagia. I primi di dicembre è stato lanciato il Bando volontariato 2013 (www.fondazioneconilsud.it) con finanziamenti per un totale di 10 milioni di euro. L’obiettivo – ha speigato il presidente Carlo Borgomeo – è «accrescere l’impatto sociale sulla comunità delle reti nazionali e ampliare l’offerta dei servizi ai cittadini». Borgomeo, autore di «L’equivoco del Sud» (Laterza), punta proprio sul gap sociale: «Il Sud è meno ricco del Nord, ma la distanza più grave è nei diritti di cittadinanza, nella scuola, nei servizi sociali, nella cultura della legalità. È da qui che bisogna ripartire convincendosi che la coesione sociale è una premessa, non un effetto dello sviluppo».
NUOVO UMANESIMO
I salesiani di Bari non lasciano e raddoppiano: dall’oratorio alla biblioteca di quartiere
18 febbraio 2016 - http://agensir.it
Dopo vent’anni rinasce a Bari la biblioteca “Don Bosco”, storico presidio culturale della parrocchia del Redentore, sede della congregazione dei Salesiani. Sarà un nuovo punto di riferimento per la crescita e lo sviluppo del quartiere Libertà, uno dei più difficili e con un livello di microcriminalità e di abbandono scolastico tra i più critici del capoluogo pugliese. L'iniziativa si deve al progetto “Cantieri di cittadinanza” del Comune di Bari, ma ha avuto anche il sostegno dei privati e ha potuto contare sulle donazioni offerte negli anni alla comunità dei Salesiani
Ci sono voluti vent’anni ma finalmente Bari si riprende la sua biblioteca “Don Bosco”, storico presidio culturale della parrocchia del Redentore, sede della congregazione dei Salesiani della città. Con più di quarantamila volumi a disposizione, sei locali immersi nel silenzio, wi-fi e una sala conferenze, la biblioteca diventa un nuovo punto di riferimento per la crescita e lo sviluppo di uno dei quartieri più difficili e con un livello di microcriminalità e di abbandono scolastico tra i più critici della città. La nuova struttura rinasce grazie al progetto “Cantieri di cittadinanza” del Comune di Bari ma soprattutto grazie all’iniziativa dei privati e delle donazioni giunte negli anni alla comunità dei Salesiani che ora gestirà, oltre alla parrocchia, ad un attivissimo oratorio e ad un comprensorio scolastico, anche una guida formativa unica in un rione che comprende più di 40mila abitanti. “Riapriamo la struttura con un modo nuovo, quello di quartiere, popolare”, dice don Pino Ruppi bibliotecario e presidente del Laboratorio don Bosco oggi. “Il nostro desiderio è che la biblioteca possa essere sempre più fruibile dal quartiere e in particolar modo dai giovani. Con questo vogliamo rispondere a quello che ci ha detto il convegno di Firenze della Chiesa italiana, ovvero “In Cristo un nuovo Umanesimo”.
Futuro per i ragazzi. Il progetto in questione, con un occhio verso i genitori, è tutto improntato sui giovani, sul loro futuro, tanto individuale quanto sociale.
“L’educazione alla lettura per noi – continua don Pino – è la convinzione di fondare con in nostri giovani un nuovo umanesimo che abbia sempre Cristo come punto di riferimento. Con la nuova biblioteca, infatti, si svilupperanno sempre più le collaborazioni con le scuole”.
E non si tratta solo di sogni e desideri perché i fatti danno una grossa mano: “Qualche giorno fa, per esempio, una scuola ci ha chiesto di far visitare la biblioteca ad un gruppo di studenti. Quando hanno visitato la biblioteca è stato lampante lo stupore, la meraviglia e la curiosità dei ragazzi. Abbiamo notato tanta voglia di capire chi fosse un autore piuttosto che un altro, perché un certo libro era rilegato in una maniera piuttosto che in un’altra, perché un testo era più prezioso di un altro. Questo ci ha aiutato a comprendere come ci dobbiamo muovere con loro”. E saranno proprio le attività dei prossimi mesi a tentare di smuovere qualcosa nei ragazzi: seminari, incontri, presentazioni di libri, laboratori di educazione alla lettura. Quasi una sfida contro il pensiero che leggere e studiare è una noia da evitare: “In questo il lavoro dell’oratorio, diretto da don Francesco Preite, ci è utile. Lì dove molti vengono solo per giocare con gli amici possiamo operare per portarli a informarsi e ad educarli. E lì possiamo capire con quali attività possiamo aprire dei sentieri importanti per la loro cultura. Il nostro lavoro è anche quello di incitare ad avere prospettive di futuro. E questo si fa anche favorendo la gestione stessa della biblioteca ai ragazzi stessi”.
Adulti e famiglia. Ma non si possono considerare i giovani come individui a sé stanti,. Sono esseri inseriti in una società, in una comunità, in una famiglia. La nuova biblioteca sarà un solido supporto per chi già studia: “I laureandi per esempio possono non solo consultare i testi utili per la loro tesi ma essere indirizzati e condotti verso la scelta dei tomi che possono essere più utili”. Ma fondamentale è il ruolo dei genitori, che devono educare e informare: “Non sempre è così. – conclude don Pino – Per questo qui dentro abbiamo organizzato dei laboratori dove le coppie genitoriali si confronteranno tra loro. Lo faranno in un ambiente che spingerà ad un certo aggiornamento pedagogico, dovendosi così documentare della propria ministerialità educativa. Siamo agli inizi e stiamo andando per tentativi. Non certo improvvisati ma studiati e razionalizzati. Ma sono esperimenti su tutto ciò che ci sembra fruibile e applicabile alla nostra struttura”.
Bari, fin dal 1895, ha un dono che è la casa salesiana. Un luogo che un quartiere duro come il Libertà custodisce e protegge.
E anche se chi è preposto, nella vita pubblica, a sostenere i suoi progetti a volte non compie a pieno il proprio dovere, questo non ferma la forza incontenibile di don Pino, don Francesco e dei loro fratelli e sorelle salesiani che continuano a percorrere strade nuove come quella della rinata biblioteca Don Bosco.
Sarà riaperta nelle prossime settimane al pubblico la storica biblioteca del Redentore, ricca di testi e volumi a disposizione dei cittadini: a sancire la collaborazione tra il Comune e l'istituzione dei Salesiani è stato il progetto 'Cantieri di Cittadinanza' con cui è stato possibile creare le condizioni per la riapertura di uno spazio importante per il quartiere Libertà: lunedì, infatti, cominceranno i colloqui per individuare i tirocinanti che affiancheranno la gestione della biblioteca nei sei mesi di durata del progetto: “Bari per bene non significa solo garantire pulizia e decoro - osserva l’assessora alle Politiche attive del Lavoro Paola Romano - ma anche e soprattutto attivare processi e strumenti che consentano ai cittadini di avere a disposizione luoghi in cui stare insieme e crescere. Per poterlo fare è indispensabile mantenere un dialogo costante con le realtà e i soggetti impegnati sul territorio, e in questo momento siamo particolarmente felici di poter affiancare uno dei presidi di cultura unanimemente riconosciuti sul quartiere Libertà, qual è il Redentore, per raggiungere un obiettivo che riteniamo strategico. In questa circostanza abbiamo scelto di utilizzare la misura dei Cantieri di cittadinanza per rispondere alla richiesta di aiuto dei salesiani che da tempo desideravano tornare ad offrire ai cittadini questo spazio di cultura e di conoscenza".
"L'opera salesiana del Redentore di Bari attraverso l'apertura della Biblioteca di quartiere "don Bosco" vuole dotare il quartiere Libertà di uno spazio culturale e di socialità - ha dichiarato don Francesco Preite, direttore Redentore Salesiani Bari - Grazie alla collaborazione e alla sintonia con l'amministrazione comunale, continuiamo a potenziare i servizi educativi in un'ottica di prevenzione e di formazione che certamente darà i suoi frutti". in un’altra aula, il teatro (alle ore 17.30), il giovedì lezioni di percussioni a partire dalle ore 17, il laboratorio di cartapesta si terrà ogni venerdì alle ore 17. Per arricchire l'o
fferta formativa ed educativa connotata dal sostegno scolastico pomeridiano, previsti anche laboratori sportivi di calcio, basket e pallavolo e gruppi di formazione.
Inoltre dal 18 marzo e per tutti i sabati fino a maggio, alle ore 17 in Oratorio, inizierà "Primavera ragazzi": un percorso di grandi giochi per i ragazzi e le ragazze dai sette ai tredici anni ispirato al film di animazione "I Robinson".
Le iscrizioni ai laboratori sono gratuite e possono essere effettuate ogni pomeriggio presso la segreteria dell'Orattanei, guidati da validi animatori".
Un invito ai residenti del quartiere Libertà ad "alzare la testa e ribellarsi", contro l'occupazione di luoghi pubblici da parte di chi continua a spacciare stupefacenti. Non usa mezze parole don Francesco Preite, il parroco del Redentore. "Non riesco a spiegarmi come le chiavi di un cancello di un bene pubblico come il giardino Mimmo Bucci, possano essere in possesso di alcuni che guarda caso continuano nello spaccio di stupefacenti - scrive il parroco coraggio sulla sua bacheca facebook - Vorrei chiedere spiegazioni alla Multiservizi, prima di denunciare la cosa alle autorità competenti. Ora basta!".
Il piccolo parchetto nel cuore del Libertà intitolato al cantante barese morto sul lungomare perché travolto da una moto, ha vissuto anni di abbandono e degrado dopo l'inaugurazione. Da qualche mese il chiosco interno è stato affidato -non a caso- dal Comune al vicino istituto Salesiano, che ha portato nell'area verde la sua battaglia per la legalità.
Proprio per garantire ordine e sicurezza, l'amministrazione ha anche studiato un'ordinanza sindacale per limitare e contrastare i comportamenti illeciti, a partire dalla circolazione di motorini tra i vialetti. "Ci sono stati numerosi interventi delle forze dell'ordine - conferma il parroco - ma la repressione non basta, è importante investire massicciamente sulla prevenzione e sulle politiche educative: di qui il mio ennesimo appello all'opinione pubblica".
Lo sfogo di don Francesco ha però riaccesso i riflettori sullo spaccio nel quartiere Libertà, che non risparmia neppure lo svago e i giochi dei bambini. Immediata la replica del sindaco, Antonio Decaro, che ha risposto subito tramite social network. "Ho fatto cambiare la serratura - ha promesso (e mantenuto l'impegno) il primo cittadino - Ho chiesto un'indagine interna alla Multiservizi. Non è bastato andare insieme l'altra sera. Torneremo. Staremo lì fino a quando non andranno via. Come quello con la bici nera che è volato via appena siamo entrati".